di svalvolman [user #23788] - pubblicato il 02 agosto 2011 ore 07:36
A tribute to S.R.V.
Amici di accordo,
eccomi nuovamente tra di voi. Come al solito piace presentarmi sempre con in mano qualcosa...e credo questo sia un' ottimo “presente”. A quanti piace il suono del mitico e compianto Stevie Ray Vaughan? Per molti in effetti è una chimera, il sogno della ricerca di un suono che, se realizzato, farebbe camminare sollevati di 3 metri sopra il cielo e, per qualcun altro, magari staccare pure un assegno con qualche zero in più...
Ebbene, nel link sottostante troverete uno schema che potrete scaricare e che potrebbe fare felici tutti i discepoli del succitato blues-hero. L' idea mi è venuta lavorando sul Davoli Custom di mehari. Dovrei ringraziarlo (grazie Paolo!). Avevo giusto in giro 2 valvole, qualche zoccolo volante...Eccolo qui.
Ho anche un sample “nudo e crudo”, che rende un pochino l' idea dei risultati, registrato col mio fedelissimo H2 durante la prova del prototipo sperimentale. Le modulazioni dinamiche sono date dalla sola forza di pennata. Suono io perciò vogliate perdonarmi in anticipo il folle sacrilegio. D' altro canto non sono un chitarrista: mi arrangio a fare poco più che tanto rumore molesto al mio vicinato. In sottofondo si sente anche un fastidioso sibilo che viene purtroppo prodotto ed irradiadiato da qualche ditta vicina a casa mia e che viene captato dai pick-up. Costui è un fattore inquinante, che sporca la dinamica e, ahimé, impedisce una corretta e approfondita valutazione delle qualità sonore dell' apparecchio.
Comunque sono convinto che, sibilo a parte, con una muta di corde “robusta”, una mano pesante al punto giusto (e sicuramente migliore della mia) ed una bella strato col selettore sulle posizioni intermedie, quanti proveranno a costruire l' apparecchio faranno un sorriso a dentatura completa. Perlomeno secondo la mia personale e modesta analisi dei risultati ottenuti alle prove.
Naturalmente ho pensato bene di poter costruire l' apparecchio in formato “pedale” (un po' grandicello, ma ancora accettabile per una pedal-board) e di farlo interamente valvolare oltre che true-bypass. Niente transistor o integrati, please! In più, visto che lo volevo a valvole al 100%, ho anche preteso che queste lavorassero bene e non a 9 volt, ma ad una tensione vera: 300-330 V, come negli amplificatori (a garanzia di grande sensibilità e dinamica) e in aggiunta ben filtrata. Il tutto, non rinunciando comunque ad una tensione di alimentazione esterna sicura (12 Volt alternati). Niente di più semplice: un piccolo trasformatore da 7,5 VA utilizzato alla rovescia!
Lo schema sembra complesso, ma in realtà non lo è più dello stretto necessario. Con un po' di pazienza possono davvero realizzarlo in molti.
Data la natura da “pedalino” dello stevie drive, ho previsto l' inserimento (del suo OUT) nel jack INPUT dell' amplificatore, che lo ospiterà nella nostra catena sonoro-chitarristica, proprio come si fa cogli effetti a pedale in generale. Ecco perciò a cosa servono il potenziometro “BALANCE EQ” ed il selettore S3. Nello specifico, il potenziometro sopracitato regola la profondità del taglio operato sulle frequenze più acute che entrano nel canale pulito del nostro amplificatore: tale operazione è quantomai necessaria perchè generalmente tutti gli ampli, a loro volta, operano una riequalizzazione del timbro della chitarra abbastanza forte e puntata verso l' enfatizzazione degli acuti, al fine di schiarire il suono dello strumento e renderlo piacevolmente cristallino. Si rende per cui assolutamente necessario correggere la curva di enfasi dell' amplificatore e renderla flat nei confronti delle armoniche prodotte dello stevie drive: come avrete sicuramente notato dal sample, il carattere sonico di quest' ultimo è particolare sugli armonici, molto chiaro e metallico (proprio come quello di SRV). Se lo si schiarisce ulteriormente, diventa tagliente e confusionale.
Particolare nota merita il selettore a 3 posizioni S3, denominato “RANGE”. Grazie ad esso possiamo disporre di ben 3 curve di taglio, da una più dolce ad una più chiusa, al fine di trovare quella che maggiormente si adatta al nostro amplificatore.
Sulle frequenze basse, fino a 200-250 Hz, c'è una piccola punta di circa 3 dB, utile mantenere corpo e “botta” al suono generato dal nostro stevie drive.
Il livello di uscita è di circa 0,8 Volt efficaci, più che autoritario, anche con gli amplificatori più duri.
Spero che questo dispettoso apparecchio possa essere stato una piacevole pulce nell' orecchio di ogni sperimentatore elettronico-chitarristico. Le sorprese non finiranno qui perchè ho in progetto altri “elettro-tributi”. Da tempo pensavo ad un “Dime Memorial”...Poi sto curando anche la realizzazione di una testata speciale, elettronica e lavorazione dello chassis compresa, che dedicherò a mia mamma...
Spero di poter trovare solo il tempo e la concentrazione necessari.