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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Costruiamo il "Mini Brazier"

di svalvolman [user #23788] - pubblicato il 18 gennaio 2013 ore 18:58
Ciao Ragazzi. 
La mia assenza è stata abbastanza lunga fra voi, ma comunque torno alla carica con una bella idea per
l' autocostruzione, molto utile e nello stesso tempo particolare nella sua forma. 
L' ho battezzata ironicamente "Brazier", ovvero Braciere...
Quella che vi propongo è la versione mini, semplicissima e funzionale.
Si tratta di un emulatore di cabinet che permette di suonare e registrare in diretta col vostro ampli preferito, sostituendo il carico dello speaker.
In pratica possiamo permetterci di saturare l' ampli e ottenere un bel suono valvolare, ma già "pronto" e valido per essere processato in eventi che richiedano un volume complessivo assolutamente controllato e una praticità immediata. 
Insomma: si spende poco e ci si suona un sacco subito. 
La particolarità di questo circuito (2 giorni di calcoli e prove) è quella di essere completamente passivo; non serve alimentazione alcuna. Il vantaggio primario è che non può modificare la struttura del suono e non introduce rumore proprio. Paragonato a tante proposte commerciali, non sfigura affatto, anzi, da diversi punti a tutti, specie se si paragonano anche i costi.
La realizzazione è davvero facile e poco impegnativa, per cui è alla portata di tutti quelli che sanno destreggiare un minimo saldatore e componenti. 
La curva di risposta scelta (come si può evincere dal grafico quì sotto) approssima bene uno speaker dalle belle caratteristiche vintage, mantenendo nel contempo una buona punta sulle frequenze medie e medio-alte a favore della presenza sonora, cosa molto apprezzata anche sui generi moderni. 
Nello schema è stata prevista una potenza massima di circa 10-15 Watt su 8 Ohm, ma nulla vieta di estenderla più in alto, adeguando la potenza dei resistori (fino a 100-120 Watt con 2 modelli corazzati da 100Watt cadauno).
Lo schema elettrico del "Mini Brazier" (quì è possibile scaricarlo http://www.mediafire.com/view/?ycljs9grxvp0n90)

. 
Ecco infine una foto del prototipo da me realizzato.

Ho affidato l' apparecchio ad un amico che ha uno studio di registrazione e a breve dovrebbe girami dei sample registrati in diretta con un Mesa Dual Rectifier....
appena ne sarò in possesso li condividerò con voi.
Potenza alla Musica, con anima, passione e fantasia
Alla prox

Ciao uàgliòoooooo!

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Loggati per commentare

Ben ritrovato, bello questo oggetto, ...
di aleck [user #22654]
commento del 18/01/2013 ore 19:02:11
Ben ritrovato, bello questo oggetto, molto utile!

Ma sbaglio o tempo fa avevi un geloso per le mani? Che ne hai fatto alla fine? :-)
Rispondi
Re: Ben ritrovato, bello questo oggetto, ...
di svalvolman [user #23788]
commento del 18/01/2013 ore 19:37:43
Ce l' ho ancora quì. Purtroppo ad un esame più attento ho constatato che il TU ha problemi sugli avvolgimenti. A tempo perso proverò a vedere cosa si può fare per rimediare. Peccato...volevo fare una sorpresa a mehari
Rispondi
Re: Ben ritrovato, bello questo oggetto, ...
di aleck [user #22654]
commento del 18/01/2013 ore 19:55:48
Davvero un peccato, è un così bell'ampli... Buona fortuna!

Intanto mi godo il mio Geloso del '69 anche se, dopo averlo fatto ruggire una volta all'aperto, mi duole il cuore a doverlo tenere a volumi moderati in casa, ma che ce vuoi fà, tira giù i muri!xD

PS. Su internet ormai (tendenza dell'ultimo anno, eh) i Geloso sono quasi inavvicinabili: ampli spesso mal messi su cui c'è da lavorare parecchio si trovano a 150/300, ampli manomessi (spesso senza troppa perizia nè attenzione per la correttezza ''filologica'' degli interventi) e snaturati in tutto e per tutto sono venduti anche a 400/500 euro, uno sproposito!
Rispondi
Ciao Svalvo, gran bel lavoro ...
di Pinus [user #2413]
commento del 18/01/2013 ore 21:25:43
Ciao Svalvo, gran bel lavoro che hai fatto, e ben documentato! Io ne ho costruito uno da 100wattt, ma solo load box e lineout senza simulatore di cassa! Mettere invece 4 res. da 50 watt al posto delle due da 10watt? Chiaramwnte in un box adeguato creerebbe qualche problema?
Rispondi
Re: Ciao Svalvo, gran bel lavoro ...
di svalvolman [user #23788]
commento del 18/01/2013 ore 22:01:2
Ciao Pinus!
No, assolutamente. Come puoi notare nelle foto io ho usato molte resistenze. Per la precisione 8 da 68 Ohm 17Watt. Nello schema ne ho proposto 2 per motivi di spazio e di praticità. Le resistenze corazzate (per le potenze più alte) sono preferibili perchè molto robuste e sopportano maltrattamenti in modo magnifico.
Tu puoi usarne 2, 4 oppure quante vuoi; la resistenza totale del parallelo deve essere quella nominale di uscita dell' ampli e la potenza delle stesse dev' essere adeguata. Riguardo a quest' ultimo parametro, per motivi di temperatura, affidabilità totale e sicurezza, consiglio di mantenersi alla metà o max 70% della potenza dichiarata dal costruttore.
Per esempio, se si utilizzeranno 4 resistenze da 33 Ohm 20Watt, consiglio di mantenersi con la potenza dell' ampli a 40-55Watt max.
Ricordo che le resistenze dovranno dissipare tutta la potenza dell' ampli, quindi scalderanno molto.
Bisogna sempre fare in modo da permettere una perfetta areazione.

Nel tuo caso specifico, per una potenza nominale di 100-120 Watt RMS, potresti usare 4 resistenze da 33 Ohm 50W corazzate (per 8 Ohm), oppure 4 da 68 Ohm 50W (per 16 Ohm), montandole su un' aletta di raffreddamento di dimensioni adeguate e prevedendo un efficiente areazione/scambio di calore con l' aria.
Rispondi
geniale, come sempre questa ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 19/01/2013 ore 00:33:37
geniale, come sempre

questa sera non ho tempo e l'ho solamente guardato ma mi riservo di studiarlo a fondo e di chiederti ragguagli

ciao magnifico pensatore
Rispondi
Re: geniale, come sempre questa ...
di svalvolman [user #23788]
commento del 19/01/2013 ore 01:55:07
Rispondo solo con un:
Onoratissimo!

Un abbraccio grande, o Platone termoionico
Rispondi
Abbiate rispetto per i "vecchi del mestiere"
di FBASS [user #22255]
commento del 19/01/2013 ore 15:29:34
Io ci bazzico dentro dal lontano 1966 ( a proposito a te e a Gwynnett, ho tutti i file in PDF delle riviste di quegli anni, Quattro Cose Illustrate e Costruire Diverte con i missili compreso, posso farvene un DVD appena ne ho il tempo, promessa seriosa da Ciccio lo Smanettone), io di Geloso, dopo averne resuscitati parecchi ( ma anche Farfisa, Davoli, EchoSonic e Meazzi ecc.ecc, ma gli Echorec Binson sono in stragrande maggioranza, ho avuto e regalato uno dei primi Montarbo a valiggetta blu con echo a campana a valvole e due finali al Germanio con gli AD 149), ne ho ricevuto in regalo da un attivista di un partito e non dico quale, uno di qelli con l'alimentazione anche a 12 Vcc, modello G 221/12 con valvole finali 2 X 6V6, più una ECC83 come invertitrice di fase ed una 12AT7 come ingresso, più il "survoltore a Vibratore", mi fa il difetto che una sola 6V6 diventa viola e l'atra no, certamente è dovuto al fatto che manca una tensione sulla griglia controllo, tramite un partitore di resistenze che a vuoto sembrerebbero buone, ho cambiato tutti gli elettrolitici ed il ponte al selenio con 4 X BY127, ho poco tempo però, ma un accrocco simile lo realizzai nel 1972, più semplice e per usare una cuffia Koss su un McIntoshs anni 60's, con 4 + 4 KT88, quello con i Vmeter da 15x15cm, Ciccio il Napoletano.
Rispondi
Ciao Svalvo, leggo questo articolo ...
di TidalRace [user #16055]
commento del 19/10/2013 ore 13:28:48
Ciao Svalvo, leggo questo articolo in tremendo ritardo, ma analizzando lo schema elettrico mi domandavo il perché di quattro induttanze in serie. C'è un motivo preciso?
Rispondi
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