La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno: Andy Timmons effettuerà una clinic nel negozio di musica a 15 minuti da casa mia!
I giorni passano in fretta, e mi ritrovo già dalle 16:00 (la clinic era alle 17:00) davanti al palco allestito per l'occasione, ad assistere al soundcheck del talentuoso chitarrista texano. Dietro di lui torreggiano tre imponenti stack Mesa: una testata Lonestar con due cabinet 2x12'', una Stiletto (di Stefano Sebo Xotta, presente come interprete) pitonata con la sua bella 4x12'' e in via del tutto eccezionale una Transatlantic, utilizzata per il brano She's Leaving Home, dal suo ultimo lavoro.
La pedaliera era disposta nel seguente modo: entra in un Peterson Strobe Tuner, poi un Budda Wah e l'Xotic BB preamp. A seguire un Octa Fuzz, un compressore Carl Martin, un Tube Driver e poi uno switcher della Radial per passare attraverso le testate. Nel S/R di ogni testa era presente un chorus e ben due Memory Man, uno con ritardo corto e uno con ritardo lungo.
La clinic inizia puntualissima: nonostante il freddo del tardo pomeriggio (avevo le mani ghiacciate!) parte pulitissimo con i primi brani. Suona per circa tre quarti d'ora, presentando verso la fine il nuovo cd: Andy Timmons Band Plays Sgt. Pepper: una rivisitazione in chiave power-trio del celeberrimo album del quartetto più famoso di Liverpool.
Solita parentesi di domande e risposte, dove ha risposto con molta disponibilità a tantissime curiosità e dubbi dei presenti, dimostrandosi un chitarrista appassionato piuttosto che una montatissima superstar.
Per concludere, quando la sera iniziava a scendere, ci delizia con Cry For You e Groove or Die, leggermente sporcate a cause dell'insensibilità delle dita.
Sono tornato a casa con il suo nuovo cd autografato, e doppiamente contento: non solo ho assistito a una grandissima esibizione di uno dei migliori chitarristi in giro al momento, ma ho avuto la dimostrazione che nonostante tutto il successo e la fama Andy si sente ancora uno di "noi", non disdegna una battutina con chi si avvicina per una foto, non esita nel fermarsi a chiacchierare con chi lo ferma, dimostrando una gentilezza e un'umiltà che vanno di pari passo col talento e l'entusiasmo che l'hanno portato dove si trova ora.