Sfrutto l'invito di robertobabbilonia riguardante gli sfoghi..
Presupposti: lavoro in un laboratorio gestito come dico io "col buco del culo", a metà tra privato e pubblica amministrazione, più verso la pubblica amministrazione con i conseguenti luoghi comuni ben espletati. Ho un contratto a tempo determinato, sono un "co.co.co[glione]", con teoricamente piena libertà decisionale nel proprio lavoro di collaborazione.
Detto questo racconto l'ultima che mi ha veramente ucciso: venerdì uno che lavora nella struttura annessa al laboratorio mi dice che in mattinata vado con lui in sede a parlare con uno di quelli che segue il progetto per cui sono stato assunto. Ottimo, così mi faccio un giretto con lui e mettiamo un pochetto le cose in chiaro per alcuni aspetti del progetto, sopratutto visto che al venerdì come lunedì e martedì non ho un emerito membro da fare (per contratto) ma mi tocca stare in laboratorio (chissà perchè poi, visto che non ho obblighi a riguardo......). Questo il mio pensiero.. Ok, siccome godo di nulli diritti in quel posto mando avanti il suddetto personaggio, molto più "credibile" di me, anche su consiglio del mio uniico vero collega buono.. Bene, il responsabile del lab e il suo "vice" erano impegnatisssssssimi (?) per delle questioni, lui chiede al responsabile se posso andare via e il responsabile nega tale concessione. Bene, caro responsabile anche per oggi mi hai svangato la giornata, complimenti, mai come prima d'ora!
Perchè? Perchè ha detto "no non può venire via con te perchè ci serve in laboratorio, c'è troppo da fare".
Ora veniamo al perchè mi son sentito da cani per tutto il giorno poi:
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Chiederai a ME se ho da fare, o no?
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Chiederai al collega buono, al massimo, se ho da fare, o no?
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Perchè mai bisogna passare per te per queste cose visto che io sono un collaboratore a progetto e dovrei potermi gestire in piena autonomia?
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Se c'era così tanto da fare, perchè non mi hai assegnato una mansione che fosse una per il resto della giornata?
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Tu "vice", che oltre ad essere un "collega" sei anche un "sindacalista" molto "attivo", perchè hai taciuto senza proferir parola nonostante sapessi che il tuo "capo" dicesse cazzate?
Ecco, cazzate insomma, ma dopo 6 mesi di situazioni un poco sciocche anche queste cose ti riducono a uno straccio vivente.. effettivamente ho passato il resto della giornata a non fare niente, visto che niente c'era da fare e niente potevo fare, per contratto..
Il problema principale è che ho solo 20 anni, il laboratorio è relativamente importante, e una loro cattiva parola mi rovinerebbe la "carriera" in altri laboratori della zona, e quindi non posso reagire ma solo subire, senza che il "sindacalista" dica mai una parola per difendere un giovane, categoria a lui cara, si, come a me è caro un sacco di letame per concimare.