Questa storia è la prova a confermare la regola secondo il quale non siamo noi a scegliere gli ampli, ma loro a scegliere noi.Da molto tempo volevo un Vox Valvetronix, che sono riuscito a trovare appena 20 giorni fa. L'avrei preso subito, ma mio padre (purtroppo finanzia tutto lui) mi ha costretto ad aspettare, sia per vedere se c'erano buone offerte su internet che per non portare un valvolare in mano mentre mia madre andava a fare spese folli. Eh, sante donne...
Tornando a noi, mio padre è dovuto partire per lavoro per tre settimane, in cui ho pensato e ripensato a quell'amplificatore...
che cosa sarà quel ronzio di fondo? E' solo un venti watt in fondo, dovrei prendere la versione più potente?
Dopo vari percorsi mentali, degni di un guru spirituale, finalmente mio padre è tornato. La prima cosa a cui ho pensato è stato che dovevamo andare a prendere quel dannato amplificatore. Quindi passati due giorni ci siamo recati nello stesso negozio e, intenzionati a prendere l'amplificatore senza nemmeno provarlo, siamo andati alla cassa. "Vorremo comprare un Valvetronix da 20 watt", ma la risposta fu un secco "Mi dispiace, li abbiamo venduti tutti". Diamine, lo sapevo che dovevo comprarlo prima! Ma oramai il danno era fatto e, mentre mio padre stava per ordinarne uno apposta, finché una visione non mi ha quasi abbagliato.
Mi giro, c'era un Fender Mustang li, messo a dire "provami, prooovami". Dico a mio padre di fermarsi e chiedo al commesso di provare quello. Ci attacco una chitarra simil Les Paul (una strana chitarra con i pickup splittabili che mi interessa un pochino... non mi ricordo la marca ma tanto sta li da un paio d'anni), inizio a suonare qualcosa del mio repertorio e subito è amore. Il Twin è pulitissimo, il Metal 2000 spìnge l'ampli al massimo, ma in ogni caso non c'è alcun tipo di ronzio di fondo o problemi legati alla realizzazione. In poche parole è perfetto, ed avevo già sentito di parlare delle sue molteplici (e utilissime per quello che faccio io) funzioni: connessione al computer tramite usb per registrare e modificare i presets, 40 watt e comandi on board per cambiare effetti e salvarli (anche se sul computer ci sono molti più controlli. Questo amplificatore simula alla perfezione alcuni degli ampli più importanti della casa Fender (vedi Twin, Bassman, '57 Deluxe). Insomma, sono convinto: addio Valvetronix, nel mio cuore non c'è più spazio per te. Dico a mio padre di prendere il Fender e lui, anche se un po titubante, si avvicina alla cassa e finalmente fa l'acquisto. 170 euro tondi tondi. Velocemente ficchiamo l'amplificatore in macchina e iniziamo ad andare verso la casa di alcuni amici di papà con cui avevamo appuntamento. Mentre mangiavamo una buona pizza io potevo pensare solo ad una cosa, potete ben immaginare quale. Mio padre l'aveva capito e, senza pensare al fatto che non avevamo una chitarra nel raggio di decine di miglia, mi passò le chiavi. "Su, portalo qui e vediamolo tutti", disse lui. Lo portai dentro e subito lo uscì, facendo attenzione ad ogni piccolo pezzo di cartone, ogni manuale. Non avendo la chitarra avevo un solo modo di provarlo: attaccando il telefono. Per fortuna l'ampli tra le sue mille funzioni ha un'entrata per mp3 quindi, dopo aver trovato il cavo giusto ho collegato. Tralasciando l'epocale figura di... sapete cosa... causata dal fatto che avevo regolato il VOLUME e non il MASTER, e quindi si è sentito un rumore orribile che mi ha lasciato quasi senza orecchie, visto che ero il più vicino. Velocemente spengo l'ampli e lo accendo con il volume giusto... ed è di nuovo amore. Si esatto, anche con la musica soft (sapete, quelle che si usavano all'età della pietra per rimorchiare) suonava che è una meraviglia. Purtroppo non potevo provare ne presets ne i controlli di tono, ma suonava una meraviglia.
Finalmente tornammo a casa, ma non era assolutamente orario di suonare; erano le due di notte e per quanto io fossi voglioso di suonare i vecchietti di casa mi avrebbero sparato nelle parti basse al minimo rumore. Ma io non riuscivo a dormire quindi iniziai a installare i vari programmi. Sono veramente molti: Amplitube Fender LE, Ableton Live (con codice) e Fender Fuse. Tutti e tre ottimi programmi, anche se Ableton non mi convince, qualcuno conosce un programma migliore? Finalmente me ne vado pure io a dormire e la mattina dopo senza nemmeno fare colazione o una doccia inizio a suonare.
Si, finalmente un ampli che risalta le poche qualità della mia Ibanez Gio (eh ragazzi, sono alle prime spese io). Suonava, e suonava veramente bene. Oltretutto secondo me quello non è un 40 watt, arriverà benissimo a 50. Il suono era pulito quando doveva esserlo, ma era molto sensibile alla manopolina del gain, quindi ho iniziato da subito a smanettare sui controlli.
In poche parole, con questo ampli si possono avere tutti i suoi che si desiderano, e con l'aggiunta di qualche pedalino si ha veramente l'impressione di suonare con un Fender valvolare. Si, valvolare; questo ampli ha una dinamica a dir poco pazzesca per il suo prezzo. Connesso al computer manca solo che ti prepara il caffè, visto che ci si può fare veramente di tutto!
Purtroppo non ho avuto modo di provarlo attentamente, ma le mie prove sul pulito hanno avuto tutte fantastico esito, e quelle poche canzoncine (Dry County canzoncina, scusami Mr. Bluesman) che ho suonato sul distorto sono venute abbastanza bene. Abbastanza perché non avevo regolato bene il suono, ma dopo aver scaricato un preset da internet a ricordare i mitici '80, tutto il repertorio dei Bon Jovi suonava una meraviglia.
A conclusione, credo che questo ampli sia veramente ottimo per chi non vuole spendere molto ma vuole un buon amplificatore ed ha una conoscenza medio-bassa dello strumento (primi approcci agli assoli e alle scale nel mio caso). Se si suona solo in casa quello da 20 watt va più che bene, ma per le prove quello da 40 watt riuscirà a superare senza problemi voce, batteria e amplificatori più blasonati (il Marshall del padre del batterista, eheheh).
Questa è la mia storia, passo la linea allo studio e buon proseguimento!