Ancora una volta, la prepotenza di chi ha le spalle politicamente coperte, associata alla pusillanime mancanza di spina dorsale di un'amministrazione comunale, vince. In seguito alle reiterate proteste, minacce di denuncia, lettere di avvocati di UN' unica persona, forte della propria influenza politica (ex sindaco), un piccolo locale di un piccolo paese della provincia di Udine, unico punto di ritrovo per i giovani in un luogo dove l'amministrazione pubblica non si cura minimamente di loro (non c'è NIENTE!), si vede costretto a chiudere i battenti. La dinamica e coraggiosa gestione che, per pura passione e spessissimo in perdita, ha favorito e incoraggiato i gruppi locali, in particolare i più giovani, ha dovuto mollare. Pur avendo ragione, come spesso succede in questi casi, sono pochissimi quelli che hanno la forza, il tempo e i soldi necessari ad intraprendere azioni legali, dai tempi e dagli esiti sempre incerti, anche quando si è nel giusto. E' su questo che gli arroganti si fanno forti. E così, con settembre il confortevole "Cantuccio" finisce la sua storia, chiudendo con una serie di concerti di addio. Ieri sera è stata la volta dei miei ragazzi, che ringraziano ancora Stefania e Laura per la fiducia e per l'amichevole e allegra ospitalità, nonostante i problemi. Anche se sarà difficile, speriamo che sia solo un arrivederci.
Ora l'attenzione del simpaticissimo, alacre cittadino, si rivolgerà alle vicine sale prova. Peccato che, con tanta gente che lavora e si fa il mazzo, ci sia qualcuno che ha talmente poco da fare nella vita da utilizzare il proprio tempo per rompere le palle agli altri (e più sono, meglio è).
Complimenti vivissimi agli arroganti e ai quaqquaraqquà, di cui non sentiremmo assolutamente bisogno e di cui, qualora ci facessero l'impagabile regalo di togliersi dagli zebedei, non sentiremmo affatto la mancanza.
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