Per chi non sapesse cosa sia lo zero fret dico che si tratta di quella barretta posizionata subito dopo il capotasto, caratteristica ritrovabile in alcuni modelli di acustiche, elettriche e bassi di marche note e meno note. Ne cito alcune: Gretsch, Rickenbacker, Framus, Hofner, Selmer, Maton, Veillette-Citron, Epiphone, Vigier, Turner, Leach, Mosrite, Supro, Airline, Eko, Burns e via discorrendo.
In tempi recenti si nota un uso meno ricorrente dello zero fret ma c’è stato un periodo nella seconda metà del secolo scorso in cui tale consuetudine costruttiva era decisamente più diffusa.
I "corvi", quelli cioè che vedono sempre e solo gli aspetti negativi delle cose, interpretano il ricorso allo zero fret come la poca voglia del costruttore di rompersi le scatole nel realizzare alla giusta altezza i canaletti del capotasto. Evitando di svolazzare accanto a questi denigratori, in parte concordo che è realmente comodo non doversi curare di questo settaggio, anche se velocissimo e di facile attuazione, ma devo dire che c’è più di una ragione ben condivisibile per sostenere l’adozione di questa caratteristica costruttiva.
La prima, e la più comprensibile, è che con la presenza del tasto zero le corde libere suonano come le corde frettate perché il punto di appoggio della corda è fatto dello stesso materiale.
La seconda ragione è, come già riferito, la comodità di non doversi curare dell’altezza dei canaletti del capotasto.
La terza, che il capotasto viene sgravato della pressione della corda e la sua funzione si riduce a determinare la spaziatura con quasi totale assenza di usura generalmente procurata dai bending, dall’uso di un dispositivo di vibrato, dalla stessa frequente accordatura.
I pignoli sostengono, trovando il pelo nell’uovo, che durante le situazioni appena esposte l’andar su e giù della corda su di un materiale duro come quello della barretta la deteriora maggiormente. Un altro vantaggio è che la corda risulta leggermente più morbida al primo tasto per cui l’esecuzione del barrè e comunque la premitura della corda è un po’ meno faticosa. Uno svantaggio è sicuramente costituito dal fatto che cambiare un capotasto è certo più facile dell’estrazione di una barretta.
Curiosità. In alcuni casi qualcuno ha eliminato il capotasto e ha fatto fare questa funzione allo zero fret scavandoci i canaletti per determinare la spaziatura. Il tasto usato per questa doppia funzione zero fret/capotasto è più alto rispetto agli altri tasti. Esitono zero fret compensati e si è notato anche l’uso di una doppia barretta: una con funzione di capotasto e l’altra di tasto zero.