di redazione [user #116] - pubblicato il 28 aprile 2013 ore 08:00
Il viaggio insieme a Paolo Pilo attraverso le sonorità classiche napoletane continua con una canzone che, in più di sessant'anni d'esistenza, ha superato i confini delle nazioni e delle barriere linguistiche venendo interpretata da una gran quantità di artisti e tradotta in ben 42 tra lingue e dialetti. Scritta da Vincenzo De Crescenzo e Antonio Vian per il Festival di Piedigrotta del 1950, la canzone è "Luna Rossa".
Il viaggio insieme a Paolo Pilo attraverso le sonorità classiche napoletane continua con una canzone che, in più di sessant'anni d'esistenza, ha superato i confini delle nazioni e delle barriere linguistiche venendo interpretata da una gran quantità di artisti e tradotta in ben 42 tra lingue e dialetti. Scritta da Vincenzo De Crescenzo e Antonio Vian per il Festival di Piedigrotta del 1950, la canzone è "Luna Rossa".
Dalla versione originale affidata alla voce di Giorgio Consolini, "Luna Rossa" è stata adottata da moltissimi cantanti, i quali hanno più volte dimostrato la capacità di alterarne sonorità e carattere, cucendosela addosso e adattandola ai tempi e ai contesti più disparati. Indimenticabile è la versione di Claudio Villa, ma non meno importante è "Blushing Moon", tradotta in inglese e incisa da Frank Sinatra.
Tra gli interpreti italiani è da segnalare Renzo Arbore, vero ponte tra la tradizione mediterranea e il gusto moderno. Come per molti altri brani classici napoletani, Renzo ha contribuito a conservare la memoria di questa romantica canzone aggiungendovi il suo forte carattere per renderla più vivace e al passo coi tempi. È da questa versione che Paolo Pilo parte per costruire un suo arrangiamento, più dolce, con un interesse particolare in direzione dei ritmi latini.