Curiosando tra i diari di Accordo è facile imbattersi in piccoli e grandi quesiti di carattere tecnico che affliggono i poveri musicisti sia per quanto riguarda la pura liuteria sia l'amplificazione e per quest'ultima inviterei a non cedere facilmente consigli e soluzioni senza le opportune cognizioni di causa sopratutto in considerazione delle regole ferree e delle inderogabili leggi che regolano questa disciplina.
Personalmente amo le valvole spompe, ne apprezzo la voce e la debole incrinatura di espressione, ma sono quasi esauriti i tubi o è qualche condensatore che è decaduto in capacità e non eroga la corrente necessaria? questo il sedicente tecnico non lo dice mai, probabilmente perché non ne è a conoscenza.
Il bias è considerato come un circuito dall'umore molto variabile, oggi lavora a - 42 volts e domani a -47, probabilmente perché non ha gradito il primo caffè o perché ha litigato con la consorte.
Il trasformatore di uscita è un magnetico che non ha null'altro da fare che andare in corto e lo fa quasi quotidianamente, preferendo la serata del concerto.
Quanti distributori di buoni consigli sono a conoscenza che anche le valvole di pre hanno un bias e che la loro durata può essere uguale o quasi a quella delle finali?
il problema è che il loro bias non può essere regolato da un trimmer, anzi può esserlo, ma nessun apparecchio per chitarra lo prevede di serie
il passaggio di corrente è determinato dal rapporto tra le resistenze di anodo e di catodo e da altri fattori come il condensatore di disaccoppiamento catodico e l'intensità del segnale in griglia.
Ho scelto di esprimermi in termini generici e con frasi ridanciane cercando di evitare allusioni specifiche ma invito chi non è in grado a non elargire consigli gratuiti e privi di fondamento e mi permetto di consigliare l'analisi di un vero tecnico a coloro i quali si trovassero in difficoltà per guasti o malfunzionamento sui propri apparecchi.