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Custom Muff: Dark Side of Costalab
Custom Muff: Dark Side of Costalab
di [user #16167] - pubblicato il

Sul Big Muff è stato detto e fatto più o meno tutto e assieme al TS9 è diventato una sorta di base su cui sperimentar ogni sorta di modifica. In Costalab la sanno lunga e quindi hanno puntato sul rendere questo progetto solido e conosciutissimo una vera arma per bucare ogni mix.
Sul Big Muff è stato detto e fatto più o meno tutto e assieme al TS9 è diventato una sorta di base su cui sperimentar ogni sorta di modifica. In Costalab la sanno lunga e quindi hanno puntato sul rendere questo progetto solido e conosciutissimo una vera arma per bucare ogni mix. Quando si parla di fuzz poi il nostro Michele Quaini è un vero amatore, ed ecco cosa ha da dirci questo stompbox.

Ogni volta che un chitarrista accende un Muff sul pianeta a David Gilmour fischiano le orecchie, soprattuto se il fuzz in questione è completamente nero e attraversato da un arcobaleno. Il Custom Muff, realizzato completamente a mano nei laboratori di Costantino Amici, patron di Costalab è un pedale che si rifà al classico circuito Big Muff, ma con delle significative variazioni, finalizzate a migliorarne la resa sonora ma senza snaturarne completamente la pasta.

Della colorazione abbiamo già parlato, restano da citare le tre manopole rosse che rappresentano i tra classici controlli di tono, gain e volume. Gli ultimi due controllano, come facilmente si può intuire, il livello d’uscita e il guadagno. Il tono invece, come si può leggere sul sito del produttore, ha un circuito a bilancia. Dall’utilizzo si intuisce che non si limita ad aggiungere o togliere basse o alte ma agisce in maniera più controllata permettendo sempre di trovare il sound desiderato con qualsiasi settaggio. Inutile spingersi oltre con la descrizione perché altre parole sarebbero inutili, molto meglio armarsi di due jack, una Strat e un bel valvolare dal suono clean al top come la Lazzarus 60.

Custom Muff: Dark Side of Costalab

Come vedrete dal video in fondo alla recensione abbiamo scelto di mostrarvi tre settaggi differenti, in un crescendo di gain e godimento. La cosa che lascia piacevolmente colpiti è l’estrema dinamica mostrata dal Custom Muff. Ancora prima di giocare con i controlli ci stupisce come cambiando modo di suonare, potenza nella pennata o volume con la chitarra, con facilità si possa tornare a un clean giusto leggermente leggermente sporcato. In un attimo ci ha già conquistati, ma è tempo di cominciare a spippolare. Giù il gain, tono e volume a ore dodici o quasi. Il suono che esce dalla 2x12 è un crunch già spinto, bello ciccio sulle basse ma per niente inscatolato. Uno dei punti di forza, leggendo la descrizione fatta sul sito, è proprio la migliorata definizione e ricchezza sulle medie senza che le basse diventino intubate e roboanti, riprendendo proprio le parole di Costantino.

Alziamo leggermente il guadagno e ci accorgiamo che la riserva di cattiveria di questo pedale è enorme. Basta poco per trasformare il gradevole crunch di prima in un fuzz davvero incazzato, con un sustain pazzesco, in grado di darci man forte anche negli assolo. I powerchord, non serve nemmeno dirlo, sono sempre belli pieni e aggressivi quanto basta, sempre con la possibilità di suonare puliti con un semplice intervento sulla manopola del volume sulla chitarra.

Alziamo nuovamente il gain e il Custom Muff sfodera tutta la sua potenza. Con un paio di pennate capiamo subito che questo fuzz è fatto non per bucare il mix ma per bucare tutto quello che gli si para davanti. Il sustain è mostruoso, il sound aggressivo e cattivo quanto basta. A differenza del Muff originale che ad alti livelli di gain tende ad avere delle basse che sembrano incespicare l’una sull’altra con il Custom Muff questo non succede, anzi il suono rimane sempre intellegibile e chiaro. Questo permette di avere il giusto timbro rock senza sparire nel mix. Un connubio devastante non solo per i fan dei Pink Floyd!


In definitiva il Custom Muff è davvero un pedale che ci ha stupido, una dinamica pazzesca, un timbro accattivante e una colorazione degna di nota. Il prezzo di 145 euro poi, non appare troppo elevato vista la qualità messa in gioco. Certo l’originale si trova per molto meno, soprattutto sul mercato dell’usato, ma qui non si sta parlando di un clone ma di un progetto creato sulla base di un altro con l’obbiettivo, decisamente centrato, di migliorarlo e renderlo perfetto.

Per maggiori info clicca qui.

Custom Muff: Dark Side of Costalab
costalab custom muff effetti e processori
Link utili
Costalab
Custom Muff su Spaghetti Guitar Tools
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Insostituibile
di emaonguitar [user #34338]
commento del 07/01/2014 ore 22:29:19
lo possiedo e non lo cambierei con niente al mondo !!!
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idem!
di xstellamayfairx [user #20604]
commento del 08/01/2014 ore 15:16:31
pedale fantastico, viva il made in italy!
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Fantastico anche con Humbucker
di SalaAndrea [user #31297]
commento del 08/01/2014 ore 19:02:39
Nel video viene usata una strato con singol coil, ma ha un suono stupendo anche sugli Humbucker (io ho una Gibson Les Paul), soprattutto per i soli!!
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Stupendo!!!! ...
di DarthFeder [user #33685]
commento del 09/01/2014 ore 18:50:31
Stupendo!!!!
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Bello ma domato
di mulinez [user #18305]
commento del 09/01/2014 ore 21:56:13
L'ho avuto per pochi mesi, molto bello, l'ho trovato dinamico e silenzioso.
Perfetto per suoni Gilmour e utilizzabile anche in altri contesti.
Manca la parte "selvaggia" del Big Muff, quella poco controllabile, ma tutto dipende dall'uso che se ne vuol fare.
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Io possiedo un Jam Red Muck..
di GURU1979 [user #6405]
commento del 10/01/2014 ore 10:59:52
e devo dire che sono entrambi bellissimi pedali..
ovviamente un chitarrista pensa sempre all'erba del vicino..e un po anche io devo ammetterlo!
Sono due pedali molto simili nelle sonorità, e molto diversi da un comune big muff..russo od americano che sia.
Il red muck è un ottimo big muff con più medi e meno zanzaroso sugli alti, molto meno rumoroso e con meno gain, insomma molto più educato.
Il custom muff è molto simile nelle sonorità..ma quando si abbassa il volume della chitarra mette in evidenza, a mio parere, un po di più la distorsione dei transistor che dei diodi, oppure si tratta semplicemente di un diverso modo di far saturare i diodi..e questo gli consente (sempre a volume della chitarra un po abbassato), un pochino in più di trasparenza e di acuti..in modo da agire un po più come un overdrive!
Il livello di gain è notevolmente superiore al Red Muck ed infatti il Custom Muff con il gain a fine corsa è in grado anche di fare una buona imitazione di un fuzz face al silicio con gain al massimo..per gli amanti dei pink Floyd diciamo il suono di Echoes nel live a Pompei e quello del solo di Time in Darsk Side of the Moon.

Certo un amante del Big Muff può non gradire il suono ipersaturo che si ottiene con il gain a fine corsa..ma questa è una questione di gusti.

Io purtroppo ho potuto scegliere basandomi solo sulle prove trovabili su youtube..ma come si sa..su youtube tutto è un po diverso dalla realtà..ed ognuno tira fuori un suo suono..

In questa prova per esempio mi piace moltissimo..e sicuramente quando potrò economicamente un pensierino ce lo farò, o per lo meno cercherò di fare un confronto con il mio Red Muck per vedere effettivamente cosa si accosta di più alle mie corde!
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Bellissimissimo!!!
di kithara [user #24622]
commento del 06/10/2014 ore 13:14:54
Acquistato ieri pomeriggio ad Elettrika a Roma, ieri sera la mia compagna (donna estremamente paziente) mi ha minacciato di andare più spesso dal parrucchiere se non avessi staccato subito!
Ragazzi, da non credere la gioia di poter eseguire un poweròne della madonna anche su un 1x8" e sentirlo vibrare come se stesse andando in frantumi!!! Un pedale veramente validissimo, che lascia libera la fantasia e da' possibilità di creazione a livelli alti. Bravo Costa!!!!!
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