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Michael Angelo: paura e delirio in alternata
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
di [user #116] - pubblicato il

Abbiamo chiesto a Michael Angelo qualche esercizio avanzato di pennata alternata. E si è scatenato l'inferno: un delirio ginnico melodico tra salti di corda, stretching e sonorità diminuite. Una lezione dedicata ai chitarristi intenzionati a esplorare alcune delle massime possibilità esecutive della chitarra moderna.
 
In questa lezione Michael Angelo offre alcuni spunti di studio per ottimizzare la pennata alternata e allo stesso tempo qualche idea per velocizzare sequenze scalari eseguite con questa tecnica. Il carattere marcatamente meccanico di questo approccio di plettrata favorisce l’esecuzione su sequenze di scale lineari che però, spesso, finisco per suonare troppo simili a esercizi più che a frasi musicali. Il suggerimento di Angelo è stato quello di rompere la linearità di una scala o un arpeggio eseguiti in pennata alternata, inserendo dei salti di corda. In questa maniera si romperà l’andamento a gradi congiunti della scala e si metteranno in gioco intervalli ampi che porteranno una certa modernità e freschezza al fraseggio. 
La prima idea è applicata a una scala di Em dorico (E, F#, G, A, B, C#, D) sviluppata a tre note per corde.
 
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
 
L’idea di partenza è semplicemente  suonare in sequenza ripetuta le note sulla corda di G e quelle sulla corda di E cantino, saltando a piè pari la corda di B.
Es. 1)
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
 
Per dare un senso ritmicamente finito a questo pattern una divisione a gruppi irregolari di cinque note permette di creare un vero e proprio lick da suonare ritornellato.
Es. 2)
 
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
Lo stesso criterio può quindi essere applicato a tutta lascala dorica.
 
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
 
Es.3)
 
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
 
Con lo string skipping si possono trovare diteggiature e possibilità esecutive interessanti anche su scale e arpeggi meno praticati come quelli diminuiti.
Ecco, per esempio, un lick decisamente estremo sviluppato sulla scala diminuita Semitono-tono di A (A, Bb, B#, C#, D#, E, F#, G).
L’unico aggettivo che ci è uscito per descrivere questo passaggio è: infernale!
 
Es. 4)
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
 
Oppure, limitandosi all’arpeggio diminuito, in questo caso di G# (G#, B, D, F), Angelo ricorre a una diteggiatura circoscritta alle sole corde di E cantino e G e ne sfrutta la natura simmetrica creando un pattern che si ripete uguale ogni tre tasti. Per ingabbiare in un pattern ritornellato questo passaggio siamo ricorsi a una scrittura ritmica coraggiosa. Pensiamolo in due quarti e schiacciamo in due pulsazioni ritmiche, - dove normalmente faremo stare otto note per battito – tutte le 23 note che lo compongono. In sostanza, nello spazio di sedici note, ce ne facciamo stare 23.
 
Es. 5)
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
 
Quindi, lo stesso arpeggio, è suonato spingendone lo sviluppo un’ottava sotto e integrandolo anche con un passaggio sulla corda di A.
Es.6)
Michael Angelo: paura e delirio in alternata
 
lezioni michael angelo batio
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ma come cazzo fa ah ...
di coldshot [user #15902]
commento del 12/05/2014 ore 19:36:58
ma come ca..o fa ah ah, è bestiale
Rispondi
Re: ma come cazzo fa ah ...
di Carrera [user #31493]
commento del 13/05/2014 ore 09:33:49
Articolazione e meccanica disumana...
Rispondi
Mizzica ma è disumano...mister Batio ...
di helloween [user #27122]
commento del 13/05/2014 ore 00:41:35
Mizzica ma è disumano...mister Batio sei una macchina ambulante! Quanto è preciso oh! Una mitraglia!
Rispondi
forse
di uallarone [user #36443]
commento del 13/05/2014 ore 08:27:36
forse sono io ad essere limitato, ma per me questi SONO E RESTANO esercizi...come si può umanamente credere di poter inserire 'sta roba in una canzone?
Rispondi
Re: forse
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 13/05/2014 ore 09:41:1
Non è questione di limiti. Probabilmente queste cose non ti piacciono e non ti interessano (...anche se nel profondo, credo che morbosamente ti attizzino visto che non manchi mai di commentare una lezione di shred!) ;-)
E' questione di coerenza stilistica. Hai ragione: fraseggi come questi in un contesto musicale non adeguato (pop, blues...) ovviamente suonerebbero grotteschi. Sono inutilizzabili.
Ma non meno di quanto sarebbe ridicola una svisa bluesy tutta feeling e vibrati in un pezzo Death metal in fullblast...
Anche se, perchè porre tante regole e paletti? Studiamo e suoniamo quello che ci piace.
Io impazzirei a sentire un pezzo di Katy Perry con un assolo di Michael Angelo! ;-)
Rispondi
Re: forse
di Tubes [user #15838]
commento del 13/05/2014 ore 20:33:
Ciao Gianni,
la tua è una risposta intelligente a un commento altrettanto lecito e,quando non si utilizza un linguaggio fuori luogo,sconveniente e/o scurrile, del tutto pertinente perché pubblicando una lezione di shred o comunque di queste tecniche iperveloci si va comunque incontro a posizioni di chi non ama per niente questi stili e magari ha piacere nel rimarcarlo,forse troppo piacere, a volte. Accordo è una vetrina troppo frequentata perché non si corra il rischio di scontrarsi tra chitarristi . Detto questo , anche io sinceramente non apprezzo il genere . Trovo questi suoni troppo taglienti, gli amplificatori con tonnellate di gain, e queste chitarre ( ancorché un po' troppo sopra le righe,diciamocelo..) poi le immagino con una tastiera superflat,con pickup pompatissimi che captano il minimo segnale,insomma tarate al massimo per sfrecciare a mille . Mi dite che così gli errori potrebbero essere ancora più evidenti ? Certo, però proviamo a farle con una Strato vintage,'ste cose, e poi ne riparliamo . Là dove non mi trovo d'accordo, è nelle iperboli che accompagnano i commenti di chi invece stravede per il genere . Voglio dire, la musica,il pezzo solista è tecnica,è ritmica, è coordinamento della mani ma anche e soprattutto musicalità , qualità questa che non riesco a trovare ogni qualvolta ascolto un pezzo metal,shred o altro : perdonatemi se non trovo bene le parole per definire meglio questi stili chitarristici che sono culturalmente diversi dalle mie predilezioni . Non farò nomi dei miei beniamini, perché così ricadrei nella trappola di chi dice che è più bello il suo giardino, però nella mia scala di valori al primo posto metto la scelta delle note, la complessità della costruzione musicale, la linea melodica degli accordi che non può,mai, essere banale se vogliamo che un pezzo sia ricordato e passi come un'opera d'arte . Subito dopo,il virtuosismo . Non possiamo essere considerati bravi calciatori se sappiamo tirare bene le punizioni ma nel dribbling non saltiamo mai l'avversario . Rimanendo dentro Accordo, ascolterei ore Quaini mentre al simpatico Batio dedicherei pochi secondi . Ma,per favore, nessuno tocchi gli shredder !
Saluti a tutti
Rispondi
Re: forse
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 14/05/2014 ore 14:46:43
"però nella mia scala di valori al primo posto metto la scelta delle note, la complessità della costruzione musicale, la linea melodica degli accordi che non può,mai, essere banale se vogliamo che un pezzo sia ricordato e passi come un'opera d'arte ."

Ti cito perché è un buono spunto, non per polemizzare.

Quando ci si trova di fronte all'eterna lotta rock-blues/shred ci sono caratteristiche che nei discorsi vengono attribuite all'uno o all'altro genere per partito preso senza ragionare.

Sembra che "scelta delle note" e "costruzione musicale" siano propri del blues mentre nello shred metal ci siano migliaia di note casualmente ripetute in pattern ritmici a velocità siderali. L'esatto opposto di quello che è nella realtà. I brani metal spesso racchiudono complessità melodiche che il blues (fortunatamente) non ha. Esiste poco nella musica a mio avviso che sia più semplice e diretto del blues, caratteristica che lo rende una tra le cose più belle mai apparse sul pianeta, ma chissà come mai nei discorsi si finisce sempre a dargli una connotazione di complessità e ricercatezza che non gli competono, arrivando a confondere la profondità del messaggio con la costruzione e la struttura.
Rispondi
Re: forse
di Tubes [user #15838]
commento del 14/05/2014 ore 20:11:15
Ciao Burats,
in effetti quando parlo di musicalità,mi rifaccio più che al blues al jazz,direi, soprattutto quello moderno così contaminato da tanti altri generi . Sono partito dalla chitarra classica tantissimi anni fa approdando poi al jazz,appunto, e ormai penso che il mio orientamento musicale nelle sonorità sia bello e compiuto . E' per questo che percepisco come estraneo alla mia cultura musicale il movimento shred . Ma,attenzione, se dico estraneo intendo diverso da me,dal mio sentire e comunque mai nemico,ci mancherebbe, ma anzi lo vedo un'idea a cui guardare per ampliare le prospettive,pur non desiderando entrarci nel merito . Anche perché mi insegnerai che si fatica già una vita a diventare che so,un buon chitarrista acustico, o blues, o jazz ; figuriamoci a spaziare con virtuosismo tra più generi diversi tra loro ! Solo Govan ci riesce, e infatti lui è forse uno dei più eclettici strumentisti in circolazione . Mi dici delle complessità melodiche del metal e non faccio fatica a crederti ; se io non le ho rilevate è perché,probabilmente,non ho dedicato sufficiente attenzione al genere . Non trovi anche tu che a volte è la superficialità nei giudizi la grande nemica nella crescita culturale di una persona ?
Saluti a tutti ,io intanto mi leggo di tutto su Accordo,che sia metal,blues,jazz,liscio o mazurka !
Rispondi
Re: forse
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 14/05/2014 ore 21:15:57
" Non trovi anche tu che a volte è la superficialità nei giudizi la grande nemica nella crescita culturale di una persona ?"

era esattamente quello che volevo dire. Spesso si parla per partito preso senza ragionare bene su quello che si sta dicendo. ;-)

Ovvio poi che non si può generalizzare, ci sono blues armonicamente molto complessi e altrettanti bluesman che shreddano a palla... ;-)
Rispondi
Re: forse
di Rothko61 [user #32606]
commento del 13/05/2014 ore 10:26:09
Il tuo intervento è davvero gratuitamente polemico.
Nell'articolo si parla chiaramente di "lezione" e di "esercizi", di "spunti di studio per ottimizzare la pennata alternata e allo stesso tempo qualche idea per velocizzare sequenze scalari".
Dove hai letto che Baito propone di inserirli in qualche canzone?
Caro Uallarone, mi sa che stavolta hai azzeccato solo il tuo nickname...
Rispondi
Re: forse
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 13/05/2014 ore 14:00:00
Sono perfettamente d 'accordo con te ! E penso che non ci sia nulla di male nel esprimere il proprio parere su questi articoli ... Mi riferisco a chi ti ha dato del polemico ... Io penso che questo tipo di esercizi servano soprattutto a fare ginnastica alle mani ma per farci musica proprio a niente e questo e' come la penso io poi magari mi sbaglio pero' e' cio che penso e lo dico si puo' ? Grazie ciao
Rispondi
Re: forse
di Rothko61 [user #32606]
commento del 13/05/2014 ore 14:21:41
Ribadisco che la vis polemica é evidente.
Che si tratti di "ginnastica per le dita" é dichiarato nello stesso articolo. Nessuno sta proponendo linee melodiche per canzoni. Sono esercizi e basta.
Potete dire tranquillamente, sia tu che Uallarone, che quanto proposto non lo mettereste mai in una canzone (nemmeno io) ma mi pare non fosse nemmeno nelle intenzioni del redattore.
Guarda caso, a dirlo siete stati voi due, che mai vi fate sfuggire una'occasione... anche quando l'occasione non c'é.
Rispondi
Re: forse
di uallarone [user #36443]
commento del 13/05/2014 ore 14:55:31
Rothko61, fratello caro..stai sciolto.
possibile mai che una voce fuori dal coro debba sempre provocare crisi epilettiche?
rojatti è stato come sempre pacato, e attento a non creare contrasti inutilmente polemici.
ribadisco il mio commento, che francamente non reputo polemico
Rispondi
Se suoni un pezzo di ...
di Carrera [user #31493]
commento del 13/05/2014 ore 09:33:03
Se suoni un pezzo di Justin Bieber o di Emma Maroni, no di sicuro!
Ma se suoni del prog metal cazzuto alla Dream Theater, Animals As Leaders o Symhony X ste cose suonano alla grande.
Che sfornuta non riuscire a vedere il mondo al di là da un palmo della pentatonica minore...
Rispondi
Una sola parola: MOSTRUOSO!!!!!,! ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 13/05/2014 ore 10:35:29
Una sola parola: MOSTRUOSO!!!!!,!
Rispondi
Tecnica questa sconosciuta
di CANDELARESI1981 [user #35552]
commento del 13/05/2014 ore 11:09:28
Secondo me non sara' il massimo della musicalita' ma puo' essere un bagaglio da usare in tutte le situazioni. Per esempio cambiare il ritmo all' improvvisazione suonando in sedicesimi per un breve tratto. Io chiedo mi chiedo sempre come devono essere la posizione della mano e del polso ma vedendo lui alla fine credo non sia tanto importante. Forse e solo una questione di tempo e TIGNA come si dice dalle mie parti. Un saluto a tutti
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 13/05/2014 ore 11:30:55
Attento Candelares perchè è proprio il contrario. L'impostazione della mano è proprio la cosa secondo Michael più importante!
Leggi e guarda qua...

vai al link
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di Rothko61 [user #32606]
commento del 13/05/2014 ore 11:49:
E' vero, ma l'utilizzo della mano destra alla Batio è replicabile?
Conosci altri che plettrano così?
Per me è da tendinite assicurata...
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di powerfuran utente non più registrato
commento del 14/05/2014 ore 14:44:41
Sì, il chitarrista Teru dei giapponesi Jupiter usa una impostazione della mano destra praticamente identica a quella di Batio, da cui è chiaramente ispirato. Vi lascio cercare da soli su youtube----
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di Rothko61 [user #32606]
commento del 14/05/2014 ore 15:01:15
Non lo conosco. Grazie per l'informazione. Adesso me lo cerco sul tubo...
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di JasonB [user #4206]
commento del 14/05/2014 ore 22:03:4
Ma questi qua?

Sono tutti maschi?!
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di JasonB [user #4206]
commento del 14/05/2014 ore 22:06:03
vai al link
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 15/05/2014 ore 09:14:22
Santoddio...avrò bisogno di ascoltare i Clash per tre giorni di fila per riprendermi da questa baroccata.
E' stato un colpo basso! ;-)
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di CANDELARESI1981 [user #35552]
commento del 13/05/2014 ore 11:54:03
Ciao Gianni

Effettivamente hai ragione ma io mi riferivo Implicitamente al fatto che Gilbert, Petrucci, Johnson hanno impostazioni di mano diverse ma riescono lo stesso ad andar come le schegge. Il fatto che lui si fissa con le dita sotto il pick up non e' da cosiderarsi non giusto? Inoltre non so se su accordo c'e' ma su youtube c'e' Marco Buracchi un ragazzo di Milano o li vicino che e' veramente bravo e quando plettra sembra (alcune volte) roteare un po il pollice e l' Indice tipo Malsteem e la mano di Marco e' chiusa e non si appoggia con le dita a nessun pick up.
Perdona la mia lunghezza ma questo Argomento mi piace un sacco e la velocita' mi ha sempre affascinato.

Un saluto dalla Scozia a tutti
Rispondi
Re: Tecnica questa sconosciuta
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 13/05/2014 ore 12:28:30
Petrucci, Batio, Gilbert, Malmsteen...
la plettrata dell'uno sembra la negazione dell'impostazione di quella del precedente.
Prova del fatto che con tanto duro lavoro serve trovare quella che asseconda di più il nostro playing. Questa credo sia l'nica regola..

Rispondi
L'impostazione della mano destra è ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 13/05/2014 ore 15:37:29
L'impostazione della mano destra è mostruosa. Sembra una macchina!
Rispondi
Penso non arriverò mai ad ...
di davo [user #31664]
commento del 13/05/2014 ore 16:00:21
Penso non arriverò mai ad avvicinarmi minimamente a questo tipo di "efficienza meccanica" e scioltezza nel suonare, forse perchè non la cerco nemmeno. La plettrata alternata non mi piace proprio.
Tuttavia credo che abbia ragione Rojatti: morbosamente attira, anche perchè è sempre interessante vedere i diversi utilizzi e approcci allo strumento che si suona.

Batio poi è impressionante e anche un po' scoraggiante, a volte, vista la facilità e naturalità con cui esegue ogni cosa.

Se poi devo proprio rimanere impressionato da qualcuno che mi è più vicino stilisticamente mi guardo un video di Danny Gatton ma, in ogni caso, complimenti per la lezione e la possibilità di approfondire; questri sono articoli che meritano comunque una lettura, rispetto alla quarantesima disquisizione Fender o Gibson.

:-)
Rispondi
Comunque Tommy Emmanuel usa un'impostazione ...
di powerfuran utente non più registrato
commento del 14/05/2014 ore 16:09:57
Comunque Tommy Emmanuel usa un'impostazione molto ma molto simile quando decide di correre... vai al link
Rispondi
premesso che...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 16/05/2014 ore 10:45:08
...chi "non ama" lo shred è, in realtà, colui che non ci può arrivare a farlo per cui ha un'invidia più o meno consapevole(!), vorrei dire quanto segue. qualcuno dice che questi esercizi non troverebbero collocazione in dei pezzi. la trovo una visione alquanto limitata della musica, perchè con le 12 note -contando anche i diesis e i bemolle- si possono costruire scale, accordi e frasi per tutti i gusti. la musica è un vero e proprio discorso il cui alfabeto sono le note, il pentagramma e tutte le regole necessarie. come un qualsiasi altro discorso, quello musicale è composto da frasi. un discorso possiamo decidere di farlo semplice o anche più complesso, con "vocaboli" che non tutti conoscono ma pur sempre esistenti! dopo la conoscenza, la fantasia sarà il fattore principale per far parlare la musica con delle frasi apparentemente "non piazzabili" come ipotizzato da qualcuno nel caso degli esercizi proposti. sicuramente la velocità non è tutto, perchè prima viene la precisione, ma quando le due cose viaggiano insieme perchè c'è qualcuno capace come michael angelo -che piaccia o meno il suo genere- beh, allora bisogna rivedere un po' certe errate convinzioni...
Rispondi
Re: premesso che...
di drfella [user #33044]
commento del 16/05/2014 ore 20:22:25
Ma la differenza la fa sempre la musicalitá...non sono un fan, ma dovendo fare scale a 2000
Preferisco sentire quelle di Malmsteen, che non sono mai pattern di 4 note ripetute 1000 volte,
Ma hanno un timing sempre diverso e "impreciso", umano. Poi che tutto faccia brodo e che la tecnica fa solo bene, va da se...per me giá gilbert era borderline ai tempi del guitar heroing...e infatti
Ha fatto abiura e colorato con altre cose il suo stile attuale...certo ha fatto anche cose ipertecniche
E bellissime....ma il talento sta proprio lí...metti ste cose in mano a Stive Vai e la musicalitá ne trae solo vantaggio...in mano ad altri...non è la stessa cosa...
Rispondi
Re: premesso che...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 16/05/2014 ore 20:58:49
in pratica stai dicendo che è questione di stile e sono più che d'accordo. riguardo al resto è un fatto puramente di gusto tenendo presente che a quei livelli un gilbert può suonare un malmsteen o un angelo batio e viceversa...
Rispondi
Tutto fà brodo per migliorare ...
di Kata_ts [user #2290]
commento del 19/05/2014 ore 09:58:37
Tutto fà brodo per migliorare la tecnica ;)

Poi per suonare la musica .... forse tanta tecnica non serve ma tanto ... male non fà !
LOL
hahahhahahha

WiWa!
Rispondi
Re: Tutto fà brodo per migliorare ...
di drfella [user #33044]
commento del 19/05/2014 ore 11:38:32
quoto :)
non mi andava di riprendere per l'ennesima volta il concetto dell'assolo di gilmour e di quanto
gliene possa fregare di fare scale veloci, quando ha scritto pezzi immortali di rock con 3 note
e una diteggiatura...ma non tutti siamo gilmour e ad alcuni la tecnica serve per esprimersi....
volevo solo dire che per trasmettere qualcosa con 1000 note al secondo devi avere davvero TALENTO...
e quello che fai non supera in musicalità BB king...
Rispondi
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