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Suonare gli intervalli di sesta
Suonare gli intervalli di sesta
di [user #116] - pubblicato il

Esercitarsi con gli intervalli porta con se enormi vantaggi per la tecnica e il fraseggio chitarristico: permette di metabolizzare a fondo la sonorità di una scala e aiuta a impararne in maniera consapevole la disposizione delle note sulla tastiera. Lavoriamo con gli intervalli di sesta: esercizi, diteggiature e lick.
Lavorare ed esercitarsi con gli intervalli porta con se enormi vantaggi per la tecnica e il fraseggio chitarristico: permette di metabolizzare a fondo la sonorità di una scala e aiuta a impararne in maniera consapevole la disposizione delle note sulla tastiera.

Inoltre, suonando con gli intervalli e quindi svincolati da una esecuzione delle scale a gradi congiunti, si apprezzeranno possibilità melodiche meno battute, se non addirittura inedite per i meno esperti. 
Ci concentreremo sugli intervalli di sesta cercando di fornire qualche spunto per impostare uno studio spendibile poi su tutti gli altri intervalli.
Scegliamo gli intervalli di sesta sia perché particolarmente delicati e melodici nella sonorità, sia perché sviluppabili con diteggiature che conciliano varie tecniche e sonorità chitarristiche.
Lavoriamo in tonalità di A maggiore: A, B, C#, D, E, F#, G#.
Affianchiamo a ognuna delle note delle scala il suo intervallo di sesta.
A F# - B G#- C#A - DB – EC# - F#D – G#E
(Osserviamo che gli intervalli di sesta sono il rivolto di quelli di terza: F#A è, per esempio, un intervallo di terza minore. Capovolgendolo come A, F# diventa un intervallo di sesta maggiore).
Per prima cosa impariamo la scala di A per intervalli di sesta e sviluppata in senso orizzontale sulle corde di G e E cantino.

Suonare gli intervalli di sesta

Suonare gli intervalli di sesta

Proviamo a suonarla con un’esecuzione nella quale, per scivolare da una posizione all’altra, eseguiamo una volta lo slide sulla corda di G e la volta successiva su quella di E.

Suonare gli intervalli di sesta

Usciamo dalla linearità della scala utilizzando le triadi. Prendiamo una triade di A (A, C#, E).
Sulla corda di G suoneremo le note della triade e sul E cantino le rispettive seste. Capito il meccanismo sviluppiamo con lo stesso procedimento un Bm.

Suonare gli intervalli di sesta

Applichiamo gli intervalli di sesta in un contesto solistico e improvvisativo. In questo caso abbinandole a un fraseggio blues pentatonica.

Suonare gli intervalli di sesta

Suonare gli intervalli di sesta

Ancora pentatonica e intervalli di sesta ma questa volta arricchiti con le corde a vuoto.

Suonare gli intervalli di sesta

Quanto visto in questi esempi può, ovviamente essere trasportato su tutte le altre coppie di corde. Un piccolo lick sulle corde di D e B con l'utilizzo del D a vuoto.

Suonare gli intervalli di sesta

Ora serviamoci degli intervalli di sesta per creare degli arpeggi. Per farlo integriamo all’esecuzione delle seste l’utilizzo delle corde a vuoto. Faremo risuonare le corde di A e E, tonica e quinta giusta della tonalità in cui stiamo lavorando.

Suonare gli intervalli di sesta

Di nuovo utilizzo delle corde a vuoto. Questa volta usiamo oltre al A al basso anche il B. Ecco un piccolo passaggio dal sapore pop.

Suonare gli intervalli di sesta

Mettendo al basso la corda a vuoto di D, costruiamo con gli intervalli di sesta un piccolo arpeggio dal sapore lidio.

Suonare gli intervalli di sesta
Suonare gli intervalli di sesta
lezioni
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è lo studio delle scale...
di adagio [user #13118]
commento del 06/09/2014 ore 18:40:30
...più interessante.
Procedere per quinte, quarte, intervalli di seconda e terza e via dicendo.
E' vero, si esercita moltissimo l'orecchio, ed è molto più stimolante iniziare a studiarle in questo modo. C'è un libro di Umberto Fiorentino che aveva una sezione dedicata alla diteggiature delle scale suddivise per gradi, lo consiglio a chi volesse approfondire.
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Molto utile. Molte delle sonorità ...
di roccog [user #30468]
commento del 06/09/2014 ore 20:38:11
Molto utile.
Molte delle sonorità di questi esercizi x me sono nuove. O comunque non era chiaro come ricavarle in maniera ordinata. C'è da lavorare.
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Una mia lacuna che volevo ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 07/09/2014 ore 08:32:07
Una mia lacuna che volevo da tempo colmare, grazie dello spunto..
Rispondi
Nice!
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 07/09/2014 ore 09:04:08
Eccellente stimolo allo studio, che fa sempre bene. Un solo dubbio: è necessario studiarle sulla Telecaster?
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Re: Nice!
di Azonic [user #34905]
commento del 07/09/2014 ore 13:56:06
Va bene anche un'altra chitarra, basta che sia reliccata!

Comunque ottimi gli esercizi.
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grazie
di bios [user #37733]
commento del 07/09/2014 ore 17:44:37
Rispondi
Varini
di f.n [user #3760]
commento del 08/09/2014 ore 09:59:55
C'erano interessanti esercizi sul libro di Varini "chitarra solista 1", nonché su alcuni manuali di classica che ora non ricordo...
Federico
Rispondi
Bello. Vedi Monk!
di robipell [user #4882]
commento del 13/09/2014 ore 18:20:36
Interessante.
Quando ho provato ho realizzato che un brano di Monk molto bello è un blues basato esattamente su progressioni di intervalli di VI. Il brano è "Mysterioso" eil tema viene bene anche con la chitarra.
Rispondi
Domanda
di dechiara65 [user #39795]
commento del 22/09/2014 ore 22:11:27
Sui licks pentatonici blues non riesco a capire di che scala pentatonica si tratta. Mi potete aiutare? La tonalità e' E?
Rispondi
Re: Domanda
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 30/09/2014 ore 15:49:28
Ciao!
In entrambi i casi si tratta di una pentatonica di A Major arricchita (nel primo dei due esempi) dalla blue note, la b3, il C.
Le note sono: A, B, C#, E, F#.

Rispondi
Re: Domanda
di dechiara65 [user #39795]
commento del 30/09/2014 ore 22:41:09
Grazie mille per la tua risposta.
Rispondi
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