di ares [user #1335] - pubblicato il 27 novembre 2014 ore 00:10
Penso sia capitato anche a qualcuno di voi. Girovagavo sul noto sito che, in cambio di libri, ebook, cd, dvd e varie altre categorie merceologiche, attinge alla mia carta di credito. Ho visto che, anche nella sezione italiana, è comparsa la voce "Strumenti Musicali" e, durante l'esplorazione mi sono imbattuto nella Danelectro DC 59 12 corde. Senza neanche pensarci l'ho messa sul carrello e dopo tre giorni era a casa. Che meraviglia: un divertimento imbracciarla, leggerissima com'è; brividi nel sentire il suono tintinnante provando l'arpeggio di Ticket to Ride o di Mr Tambourine Man (versione Byrds, ovviamente), tastiera stretta e suonabile meglio delle mie altre più "importanti" 6 corde elettriche, per non dire della E-ROS acustica 12 corde. Un solo rammarico: non averla comprata prima . E un bieco proposito: prendere anche la versione 6 corde della Danelectro.
Essendo stato un atto di impulso, non ho fatto nessuna indagine preliminare sulla provenienza, la data di produzione, sul materiale del manico e della tastiera (il corpo credo sia sicuramente masonite, visto che di peggio c'è solo il cartone pressato) e altre informazioni che le persone dabbene cercano di reperire prima di fare un acquisto. Solo quando l'ho tolta dal pacco ho scoperto sul retro della paletta una etichetta con scritto "Made in Korea" e un S/N di 6 cifre.
A posteriori ho fatto qualche indagine su Accordo e ho trovato questa recensione, che a suo tempo probabilmente mi era sfuggita, con molte informazioni e pareri interessanti: http://chitarra.accordo.it/article.do?id=5358 Secondo voi, quella che ho acquistato io è una reissue, una copia coreana o chissà che altro? Resta il fatto che sono pienamente soddisfatto dell'acquisto...