E' un talento normale.
Nel senso che il buon Cory Wong è il tipico amico che suona la chitarra, ma più che sul suonare la chitarra l'attenzione nei suoi confronti ricade proprio sull'amicizia.
Si comporta sul palco in maniera sempre rispettosa degli altri strumentisti, non ruba mai la scena pur potendolo fare senza problemi.
E' un chitarrista ritmico, che un po' come Nile Rodgers dice chiaro e tondo quanto la chitarra ritmica sia importante e struttura portante di brani altrimenti poveri, zoppi.
Per capire questo porterei ad esempio la canzone "Cory Wong" dei Vulfpeck.
La canzone si chiama come lui, eppure è formata da un amalgama ben pesato di tutte le componenti della band.
Cory, oltre a suonare con questo gruppo, è anche membro di altre band mica da ridere, come i Fearless Flyers (nei quali milita anche il signor Joe Dart, un bassista con un carisma grande quanto un palazzo):
Su Youtube ci sono anche video dei Fearless Flyers dal vivo, e possono anche suonare più veloci di così.
Il buon Cory ha anche prodotto dei dischi come solista, e per chi potrà andarci segnalo il concerto al Blue Note di Milano il 21 ottobre.
Ciò che mi piace tantissimo è che si emoziona sul palco e sorride sui momenti più impegnativi, come faceva Eddie Van Halen agli inizi della sua carriera.
Come Nile Rodgers porta in giro per il mondo il verbo del funk, ma senza ostentare, facendo passare per normali e semplici pezzi in realtà molto complessi. Insomma, da bravo ragazzo. |