Un saluto a tutti gli accordiani e un ringraziamento ai curatori del sito, per l'opera meritoria, ormai svolta da anni. Se volessimo tracciare un profilo psicologico del chitarrista-tipo, potremmo sicuramente affermare che si tratta di una persona paralizzata dai dubbi (ampli valvolare o solid state; wattaggio basso o alto; coni da 8, 10, 12, 15; effetti analogici o digitali; emulatori di ampli o ampli fisici; riserva di volume a sufficienza con un pulito che più pulito non si può o quel pulito leggermente sporco che non guasta, soprattutto nel blues....e poi pasta sonora e suono cremoso ......una pasticceria basterebbe e costerebbe di meno....vintage o moderno....sperimentazione o riproposizione nostalgica del vecchio suono che non muore mai......single coil o humbucker....palissandro, ontano,mogano,acero, castagno, sicomoro e melograno....ponte fisso o mobile, come dal dentista ) ed incline a sviluppare dipendenze (una parola per tutte: GAS). Vengo al dunque, suono per lo più, blues, funk, rock e sto valutando due diverse ipotesi di acquisto: Boss Katana 100 con l'utilizzo degli effetti presenti nell'ampli o l'accoppiata DV Mark Jazz 12 e Multieffetto Line 6 HX. La prima soluzione non mi convince per gli effetti (forse non il massimo, ascoltando qualche prova su YouTube) anche se mi piace, per la versatilità dell'ampli; la seconda mi alletta per la Helix e le varie possibilità di combinazione degli effetti, nonché per la qualità degli stessi, ma non mi convince fino in fondo per via dell'ampli, forse troppo vocato al jazz e con bassi eccessivamente presenti (questo, almeno, leggo dalle recensioni), anche se la "leggerezza" dei coni al neodimio, mi tenta alquanto. Suono una Fender Stratocaster S-S-H. Il sogno è quello di ridurre al massimo l'armamentario, per dar voce alla propria chitarra e concentrarsi unicamente sull'amata 6corde. Lo so, le variabili che incidono sul suono, sono infinite; rassegniamoci, non potremo mai controllarle tutte e basterebbe l'arredamento o i materiali usati nel posto in cui si suona (per non parlare delle dimensioni), per rimettere in discussione tutto o buona parte dei settaggi, faticosamente costruiti. Con questo non voglio dire che non bisogna curare il suono, anzi!!! Le competenze di un chitarrista sono inadeguate (nessuna scuola di musica insegna a curare il suono) e dovrebbero essere ampliate, ma si rischia di togliere tempo allo studio dello strumento e alla crescita personale, obiettivi prioritari, secondo il mio modo di vedere, soprattutto quando si ha a che fare con una risorsa scarsa, come è quella del tempo, per molti come me. Oltre al quesito già posto, potete consigliarmi qualche risorsa (libri, video, internet) che consente di avere una infarinatura base, sul suono del chitarrista (quello che un chitarrista dovrebbe sapere , senza troppi ed inutili approfondimenti) ? In attesa di provare le soluzioni prospettate, dal vivo, accetto con piacere i vostri consigli e vi ringrazio in anticipo. |