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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Boss Nextone Stage

di vandergraaf [user #24385] - pubblicato il 18 giugno 2020 ore 12:54
A fine aprile avevo pubblicato un post in cui chiedevo consigli per l'acquisto di un nuovo ampli valvolare. Innanzitutto ringrazio chi ha voluto aiutarmi nella scelta, anche se sono andato in altra direzione. Gli ampli in lizza erano : Cicognani 6v6 jazz&blues 2x10, Laney Lionheart 2x10, Peavey classic. Dal rivenditore di fiducia ho potuto provare il Cicognani e il Paeavey. Se avessi voluto provare il Laney avrei dovuto sciropparmi altri 200 km oltre i 120 già messi a budget.
Ma veniamo al dunque. La prova è stata fatta con le mie due chitarre (Guild Bluesbird e Ibanez AZ 224) ed un TS 808 in stanza insonorizzata.  Il Cicognani proprio mi ha deluso. Forse le mie aspettative erano alte e la delusione di conseguenza. Duro come la pietra, poco dinamico, alti vetrosi al limite del fastidio, crunch praticamente a zero anche tirato a palla. Passo al Peavey: pulito buono, anzi, più che buono. Crunch interessante. Distorto non bello. Lì davanti mi vedo il Boss Nextone. Così, per pura curiosità, chiedo di provarlo. Illuminazione. Due canali, 40 watt, selezione a 0.5 w, mezza potenza, potenza piena. Finale che simula 6v6,6L6,EL84,EL34. Lo provo e mi ci ritrovo. Veramente convincente con entrambe le chitarre,su entrambi i canali e con tutte quattro le simulazioni di valvole. Chiamo il commesso e mi faccio spiegare qualcosa di più: c'è anche il boost, il riverbero e il delay. Possibilità di comandare tutto tramite pedaliera dedicata. Provo anche quella e compro sia ampli che pedaliera con l'intento di disfarmi in futuro dei miei pedali. Un cavo e basta. Porto tutto a casa e provo e riprovo: la modalità 0.5 w è ottima per suonare senza disturbare troppo sennò c'è anche l'ingresso per le cuffie. Tramite presa usb lo collego al pc e, con il software dedicato, mi faccio un preset per la Ibanez. Il preset di base è ottimo con la Guild. Lunedì scorso e l'altro ieri l'ho portato in sala prove. La prima sera l'ho usato normalmente ma, con 40 w, un pò di fatica la faceva. L'altra sera, tramite l'uscita line out, l'ho collegato al P.A. . Ottimo: il combo mi fa da spia e la qualità del suono nell'impianto è buona. Per ciò che riguarda i suoni sono molto soddisfatto poichè, facendo cover che spaziano dagli Eagles agli Oasis, avere la possibilità di suonare un pezzo in clean con le 6v6 e passare al pezzo successivo in crunch con le el 84 è una manna. Il tutto con una buona dinamica, reattività al tocco e sensibilità al variare dei potenziometri di volume e tono della chitarra, suoni molto convincenti, effetti più che dignitosi, peso, ingombri e immediatezza d'uso impagabili. E, tutto sommato, è anche bellino.

Dello stesso autore
ampli nuovo
un lungo , lunghissimo inverno
Vi cheido ancora aiuto. Mi ...
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 18/06/2020 ore 14:17:49
Grazie per la recensione, mi ha sempre incuriosito, appena possibile lo provo, ma a me serviranno 80w con batterista-figlio-di-Thor e altro chitarrista con stack Marshall....
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 18/06/2020 ore 14:23:12
Al nostro batterista stiamo pensando di bruciare tutte le bacchette e sostituirle con matite o al massimo con bacchette cinesi da tavola.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 18/06/2020 ore 17:39:16
Io l'ho avuto un Cicognani 6v6 JazzBlues e non era nemmeno lontano parente della descrizione che hai fatto tu,ma ognuno ha le proprie sensazioni ovviamente.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 18/06/2020 ore 19:54:07
Ero andato un negozio proprio per quello che, tra l'altro, aveva un prezzo ridicolo per il tipo di ampli: 295 € . Sono rimasto veramente male...
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 19/06/2020 ore 00:21:0
A quel prezzo immagino usato. Forse era quello il problema, magari andavano cambiate le valvole o revisionato. In ogni caso hai fatto bene a non prenderlo se non ti convinceva. Non conoscevo il Boss Nextone e dopo aver letto il tuo post mi sono andato a guardare un po' di demo online. Sembra un prodotto interessante, però lo vedo un po' tirato effettivamente per l'uso con una band, se non appunto come hai fatto poi tu utilizzandolo come spia e collegandolo all'impianto PA.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 19/06/2020 ore 08:31:00
No, assolutamente nuovo. Sul sito del rivenditore l'avevo visto a 385 euro. Quando ci sono andato il prezzo era sceso a 295. Il commesso mi ha spiegato che avevano ritirato, tempo fa, gli ultimi stock di magazzino da Cicognani a prezzi irrisori. L'ulteriore abbassamento di prezzo era dovuto a loro politica commerciale per rilanciare le vendite post-covid. Su altri siti l'avevo visto a 699, mi pare.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 19/06/2020 ore 12:23:30
Cicognani ha venduto il marchio a FBT da tempo,fanno tutto in Cina e non sono più al livello di una volta (ecco spiegato anche il prezzo),per cui se tu provassi un JazBlues 6v6 dell'era di Guglielmo potresti capire la differenza.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 19/06/2020 ore 17:12:39
Boh.. non saprei. Sul sito FBT non ho trovato nulla che riconducesse a Cicognani. Sul sito Cicognani ho trovato, come ampli, solo due teste : Brutus e CPS (rispettivamente 1.290 e 1.390 euro). Dichiarano prodotto italiano. Su Mercatino l'unico nuovo che ho trovato ce l'ha Guitarsland di Lecce a 629.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 19/06/2020 ore 18:54:21
Perchè FBT ha comprato il "brand Cicognani" e ovviamente avrà mantenuto il listino sul sito Cicognani,Guglielmo ha ancora il suo laboratorio fa riparazioni/costruzioni collabora con Gurus Amps credo.Quello che dichiarano lascia il tempo che trova. Comunque l'ampli deve piacere a te ovviamente ma credimi il vecchio JazzBlues era davvero tanta roba.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 20/06/2020 ore 08:25:26
"Cicognani engineering is an Italian tube amps, pedals and accessories manufacturer owned by Guglielmo Cicognani and Andrea Cicognani. It has founded Cicognani, Brutus and Gurus brands, that today are known in many countries in the world. Our products have been chosen and promoted by important artists and recording studios. With Cicognani products, a look at historical sounds of the past to make best and more practical those of the future. Respect, passion and hard work it’s our way." Questo è quanto c'è sul sito Cicognani Engineering.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 20/06/2020 ore 11:19:04
Ovvio mica possono scrivere "abbiamo il brand e facciamo tutto in Cina" 😉
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 20/06/2020 ore 11:52:4
"Grazie per l’acquisto di questo prodotto. La Cicognani Engineering offre
mediante la propria ricerca, sperimentazione, esperienza, un prodotto di alta
qualità pensato, disegnato e costruito in Italia. I prodotti sono costruiti in
modo artigianale con componentistica “no compromise” al fine di offrire
grandi suoni di chitarra." Dal manuale d'uso della testata CPS 100 watt. Quindi parrebbe che costruiscono ancora in Italia. Il prezzo della testa sul sito è 1.390.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 20/06/2020 ore 18:56:59
Beh come preferisci 😉
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 19/06/2020 ore 15:48:30
Ah, nuovo però... Giusto ora mi sto ricordando che effettivamente avevo letto che Cicognani non produca più ampli, per cui può ben essere spiegata la super offerta come rimanenze di magazzino. Comunque se non andava bene per te c'era poco da fare.
Rispondi
di trimmer741 [user #41394]
commento del 18/06/2020 ore 20:15:14
E' solo la mia impressione o c'è un ritorno al transistor di qualità... bo. A me sembra di si.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 19/06/2020 ore 15:50:48
La tecnologia evolve, quindi ci sta che anche quella usata per lo stato solido si perfezioni e diventi sempre più dinamica e versatile. La tecnologia a valvole è ottima, ma quella è...e quella rimane, d'altronde è la prima usata in materia di amplificazione, non eisteva altro. Forse per questo si pensa - a torto per me - che sia quella di riferimento, ma nei decenni lo stato solido ha fatto salti quantici. Oggi si trovano ottimi ampli a transistor, così come si trovano pessimi amplificatori valvolari. Ognuno deve scegliere in base alle proprie esigenze, orrecchie e portafogli. Liberissimo uno di comprare un ampli boutique da 3000 euro, tanto quanto un altro di prendersi un solidstate ad 1/10 del prezzo. E' poi sul palco o in sala d'incisione che si vede la differenza, a seconda di come vengono usati gli strumenti. Nelle mani buone, anche un solid state rende bene, così come mani pessime possono far gracchiare il boutique valvolare da nababbi....
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 18/06/2020 ore 23:43:07
più costa un amplificatore e più trovi un suono che ti piace in meno tempo.
non c'è niente da fare. con le dovute eccezioni. io però penso che i suoni essenziali siano 3: il pulito (e qui è facile); il crunch (il punto più difficile, sul crunche si gioca la partita ogni amplificatore; il distorto pesante (media difficoltà). quasi tutti gli ampli hanno un bel pulito; qualche ampli ha pure un bel distorto pesante; ma.. il crunch, quella sottile linea di confine, che ti fai un double stop bendings... e ti esce il suono caldo...
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 19/06/2020 ore 00:00:19
"Il pulito (e qui è facile)". Il pulito ... bello ma pulito, è la cosa più difficile da ottenere, è la qualità intrinseca dell'amplificatore, i bei puliti si contano sulle dita delle mani. Paul.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 19/06/2020 ore 01:53:51
Concordo....i puliti bene o male sono usabili tutti. Alcuni sono più belli, altri un po' meno ma in linea di massima sono usabili.
Ma i distorti e soprattutto il crunch se non sono buoni che te ne fai (a meno di non suonare Jazz).
E non é facile trovare buoni crunch...sia nei valvolari che nel digitale.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 19/06/2020 ore 07:15:44
una volta tanto, qui dentro, uno (e dico uno) che su un argomento la pensi come me.
grazie Repsoil
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 19/06/2020 ore 10:38:48
Sono d'accordo. Il crunch di un buon ampli a mio modesto parere è migliore di quello ottenibile con i pedali. Prima di comprare il Nextone avevo (ed ho ancora) un Laney LC 30 vecchiotto di cui ero pienamente soddisfatto finché non ha cominciato ad avere problemi a raffica. Il crunch e la distorsione che ottenevo era, per le mie misere orecchie, significativamente migliore di quello che potevo avere sul canale clean con il TS o altri overdrive.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 19/06/2020 ore 12:27:31
"Il crunch di un buon ampli a mio modesto parere è migliore di quello ottenibile con i pedali."
Auguri anche qui ,come per il "pulito che è tutto buono" di Pelgas.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 19/06/2020 ore 14:04:23
Beh...è un mio parere, mica la verità assoluta. Il Laney LC 30 non sarà il Sacro Graal degli amplificatori ma il TS 9 che ci attaccavo mi sembra essere riconosciuto come un ottimo overdrive e, ripeto mia personalissima opinione, il crunch dell'ampli era meglio di quello ottenibile con il TS. Magari sarò io che non sono capace a settare a dovere il pedale ma gli anche gli altri della band e amici vari confermavano questa mia impressione.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 19/06/2020 ore 18:48:59
Beh il TS9 fa bene una cosa ,non è certo il miglior overdrive sulla piazza ha il suo timbro particolare,ce ne sono un bel pò di pedali in giro che sono meglio del crunch naìtivo di tanti amplificatori.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 19/06/2020 ore 20:21:48
I pedali, al 99%, sono a stato solido (transistor), e sono esattamente dei pre (pre-pre, per l'esattezza), e sono esattamente (come tipologia), gli stessi circuiti e gli stessi componenti che ci sono nei premplificatori degli amplificatori a stato solido (transistor). Due considerazioni, 1°, un pre riuscito (non dico buono, a volte anche con buona componentistica non si ottiene l'alchimia), suonerà meglio di uno malriuscito a seguito di un cattivo progetto (sia negli ampli che nei pedali). 2°, quando un amplificatore ha una voce sporca che ci piace, la cosa è perfetta se, siamo famosi, incidiamo dischi e abbiamo bisogno di una nostra voce sporca riconoscibile, sempre quella. Se invece amiamo rifare brani diversi, dobbiamo metterci in testa che, per avere un certo tipo di voce sporca (fuzzosa, satura o distorta che sia, queste sono le tipologie), occorrono tanti ampli o tanti pedali, la differenza è nei costi e nella volumetria (immagazzinamento, trasporto spazio ove esibirsi ecc.), non pensiate ci sia differenza nella qualità finale, lo dimostrano tutti quei chitarristi famosi che usano pedalini, oppure potete optare per un bel pedalone digitale che li fa tutti (chi si accontenta gode). Paul.
Rispondi
di simonec78 [user #13803]
commento del 19/06/2020 ore 11:52:21
Rispetto, ma non condivido. Un pulito che abbia qualcosa da dire non so quanto sia scontato. Si tratta di trovare un equilibrio tra un buon suono con un po' di carattere e una base per gli effetti. Non è facile da ottenere.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 19/06/2020 ore 12:25:59
Se leggi quello che scrive in genere Pelgas ti renderai conto che è meglio "passare oltre".
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 19/06/2020 ore 20:28:42
Basta sentire cosa chiedono in sala d'incisione per i puliti (che poi sono quelli che sentiamo sui dischi): Jazz Chorus, Twin e forse poco altro. Ci sarà un motivo? Paul.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 19/06/2020 ore 12:25:19
"quasi tutti gli ampli hanno un bel pulito;"
Auguri!
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 19/06/2020 ore 13:22:20
Io mi sono sempre chiesto perché tanta gente si stupisca del fatto che un ampli a stato solido, ben fatto, s'intende, possa suonare bene. Da quello che so io Nextone usa una tecnologia ibrida, transistor per i canali + digitale per gli effetti (su questo aspetto Boss è molto vaga e non ci metto la mano sul fuoco) ma il risultato finale è quello che conta. E non è da meno il fratellino Boss Katana. Del resto i più famosi pedali con cui si ottengono i tanto sospirati bei crunch e distorti, salvo alcun eccezioni poco commendevoli, non sono forse tutti transistor? E allora perché sorprendersi?
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 19/06/2020 ore 13:57:45
Io ho 60 anni. Per alcuni anni ho smesso di suonare. Per molti altri anni ho suonato solo acustico. Da 15 anni a questa parte, ovvero da quando ho ripreso a suonare elettrico in una band ho avuto diversi amplificatori di cui due solid state, Fender Frontman e Pevey Bandit : del primo mi piaceva il clean, del secondo il crunch e la distorsione. Poi valvolari: Laney LC 15R e Laney LC 30 (li ho ancora entrambi) e ne ero soddisfatto fino a che hanno cominciato ad avere problemi ai trasformatori, alle prese jack, alle valvole.... Il Nextone, per me, per le mie esigenze che non sono quelle di un professionista, è la sintesi perfetta tra qualità del suono sia per il clean che per il lead, che e semplicità di utilizzo, trasportabilità, possibilità di collegarlo al P.A. e usarlo come scheda audio per registrare. Sulla qualità del suono c'è il video dell'ottimo Quaini qui su Accordo...
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 19/06/2020 ore 14:52:18
Figurati, il mio ampli principale è un Marshall Master Lead Combo a transistor del 1982 che suona benissimo specie sul crunch e sul distorto. L'ho fatto revisionare e modificare di recente e per quel che mi riguarda potrebbe andare avanti per altri 38 anni. PS. A quei tempi c'era ancora Jimmy Marshall che supervisionava i prodotti e sapeva il fatto suo
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 19/06/2020 ore 15:38:17
Io ho un Bandit da 16 anni, redstripe edition (la prima serie made in China), c'ho suonato almeno 200 concerti e registrato un paio di EP. I fonici in entrambe le occasioni mi hanno confermato la bontà del suono, uno in post-produzione era convinto anche che le take "grezze" fossero registrate con un Mesa Rectifier...non dico altro. Uso anche uno stupendo Fender Hot Rod III, di cui sfrutto clean e anche distorto con ottima resa, mi prende tutti i pedali od/dist del mondo e quindi sono stra-contento ed anche il mio conto in banca. Se hai trovato la sintesi perfetta nel Nextone, sei a cavallo, sembra un prodotto ben fatto e ben suonante (Quaini lo valorizza per bene) e soprattutto mi sembra molto versatile e comodo...complimenti, goditelo!
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 19/06/2020 ore 22:15:58
Beh, il Bandit con la striscia rossa è semplicemente leggendario. Tanta roba, una delle cose più versatili mai provate
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 20/06/2020 ore 16:57:12
Tra l'altro anche il Bandit ha una tecnologia che, se non ricordo male, si chiama Trans Tube ed emula molto bene il suono valvolare.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 05/08/2020 ore 12:24:36
Si esatto, Peavey è stata una delle prime case (assieme a Marshall) a buttarsi sulla progettazione di stati solidi dinamici, che si avvicinasse alle valvole. E devo dire che col Bandit hanno fatto un ottimo lavoro, il mio ha un controllo (T-dynamic) che permette di variare la dinamica di saturazione del suono al tocco sulla chitarra, molto efficace!
Tu sempre contento del Nextone? appena lo trovo nei negozi me lo provo...mi stuzzica parecchio la possibilità di usare finali diversi ;D
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 05/08/2020 ore 13:33:49
Pienamente soddisfatto. L'ho usato anche ieri sera per una seratina in un piccolo locale e ho avuto solo pareri positivi dagli amici. Poi, semplicità d'uso, buona versatilità e trasportabilità: poco peso, rende bene nel P.A., lo uso come spia e per fare i pezzi degli Eagles 6V6 clean, CCR 6L6 crunch, Oasis EL84 crunch ecc...
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 19/06/2020 ore 15:30:44
Si sorprende solo chi pensa che per avere un suono della Madonna si debba spendere per forza almeno 2000 euro e per un valvolare. I musicisti veri, non parlo di me ma neanche di tanti qui dentro, scelgono uno strumento che soddisfa le loro esigenze e risponde al loro gusto/stile, con buona pace degli idolatri di valvole e ampli boutique. Conosco un super professionista italiano (Mango, Matia Bazar etc etc) che attualmente nei live usa un Peavey Bandit di ultima generazione ed in altri contesti un rack con il vecchio V-Amp della Behringer, con grande soddisfazione sua e di chi lo ascolta. Beh, se lo sentissero suonare in un blind test neanche immaginerebbero cosa sta usando....ah, usa parecchie chitarre Epiphone, quelle standard, mica le custom o edizioni speciali. Tutto è relativo, più si sale di livello...meno paraocchi si hanno.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 19/06/2020 ore 15:41:57
Sono d'accordo, è dura essere disposti a demolire i propri miti, specialmente se ci si è investito parecchio denaro.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 19/06/2020 ore 15:50:41
Io ancora mi pento di avere dato via il Bandit... Anche io conosco un chitarrista professionista che ha suonato (e suona) in disco e live a livelli molto alti ( Vasco Rossi e Eros Ramazzotti per citarne due) e suona anche, a tempo perso, nella band di un amico. Visto parecchie volte dal vivo e anche in sala prove (che è dell'amico) e non mi sembra utilizzi chissà cosa, sia come chitarre che come ampli. Tutta roba normale, di medio livello, niente di esoterico. Tra l'altro un paio di chitarre e una pedaliera li lascia sempre in sala prove dove suoniamo noi. Certo che il suono che ci tira fuori lui io me lo sogno...
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 19/06/2020 ore 19:50:19
Infatti il Bandit è un altro di quegli amplificatori largamente sottovalutati, tutti quelli che lo hanno o lo hanno avuto ne parlano benissimo
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 19/06/2020 ore 18:57:54
Su questo non ci piove,io uso un DV Mark Jazz 12" ho mollato le valvole da una vita, ed uso pochi pedali ma buoni ed il suono è top.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 19/06/2020 ore 19:48:41
Eeeh, ma quello è un signor amplificatore, altroché
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 19/06/2020 ore 19:50:54
👍 Confermo!
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 20/06/2020 ore 13:50:08
Per BizBaz. C'è poco da capire, Roland fa solo amplificatori a stato solido, il suo Jazz Chorus 120 è il riferimento di tutti gli ampli a transistor. Quando c'è una "sezione digitale", vuol dire che c'è un processore che fa la conversione del segnale da analogico a digitale, poi c'è un algoritmo (tanti algoritmi specifici per ogni effetto / emulazione), formule matematiche insomma, che permettono la modifica dei suoni nel dominio digitale, poi c'è una nuova conversione da digitale ad analogico (solitamente lo stesso processore). A questo punto il suono ANALOGICO viene amplificato, da qualsiasi tipologia di amplificazione, valvole, transistor, power pack ... acqua. La Roland, come gli altri costruttori, non vanno oltre nelle spiegazioni perchè non sono la "Scuola Radio Elettra di Torino", danno per scontato che chiunque sappia che non si amplifica un segnale digitale, non esistono amplificatori digitali. Paul.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 20/06/2020 ore 14:48:32
Non capisco il perché di tutte queste precisazioni con tono professorale come se avessi scritto una montagna di stupidaggini. Mi riferivo all'impossibilità di reperire informazioni dettagliate sulla tecnologia Tube Logic. Anche perché le pagine del sito sono molto ambigue e a una lettura superficiale sembra che si parli di vere valvole nella sezione di uscita, cosa che invece affatto non è. È analogica o digitale? Non si sa.
Se tu ne sai qualcosa illuminaci ma sappi che il confronto col JC di Roland non c'entra nulla perché non è Tube Logic.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 20/06/2020 ore 15:15:38
Non sono un professore e non mi sembra di averne usato il tono, se l'ho fatto mi scuso, comunque non c'è nessun principio tecnologico nell'amplificazione musicale, qualsiasi amplificatore trasforma energia elettrica in ... energia elettrica. Tube Logic è solo una definizione commerciale, per distinguersi dalla concorrenza, magari coperta da brevetto industriale sul termine, nei fatti è un amplificatore a transistor. Non pretendo di "illuminare" nessuno, non sono una torcia, comunque il tutto si riduce in "sparate commerciali". Negli amplificatori prodotti fino ad oggi, valvolari o a stato solido (siano essi a transistor o power pack), non esiste alcun principio tecnologico (l'energia elettrica viene trasformata in ... energia elettrica), ma solo principi costruttivi diversi, da cui le classi A, AB, B, D ecc. Men che meno si può definire "principio tecnologico" un algoritmo qual'è il Tube Logic, grazie al quale può simulare un suono valvolare, "chi s'accontenta gode", ecco perchè non ci sono valvole in quell'ampli, peraltro ottimo, ma solo transistor. Ahhh ... l'ho già scritto, non esistono amplificatori digitali. P.S., si, il Jazz Chorus 120 c'è, immutato, da più di 40 anni, la conversione A/D-D/A è nata dopo e, fortunatamente, non l'hanno implementata sul loro oggetto di punta, l'ampli a stato solido più richiesto in sala d'incisione, chiediti il perchè e datti una risposta. Paul.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 20/06/2020 ore 16:37:01
Guarda, io non devo darmi nessuna risposta sul JC perché non mi sono fatto nessuna domanda al riguardo. Peraltro io sono da sempre un fautore dei degli ampli a stato solido e non ho alcun pregiudizio, tanto è vero che se hai la pazienza di leggere le mie riposte su questo post leggerai che ho un Marshall di 38 anni fa, a transistor del quale sono pienamente soddisfatto. Ripeto, non capisco questa polemica da parte tua. Sei certo al 100% che il Nextone sia interamente analogico e il suono non passi attraverso una sezione digitale? Benissimo, siamo tutti felici per te e per le tue granitiche certezze
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 20/06/2020 ore 17:01:17
Non conosco il nextone e non l'ho mai citato, perchè me lo chiedi? Pur non amando il digitale, possiedo una decina di pedali Boss digitali con un suono eccellente (ma lì si modifica solo il tono ed il gain, oltre a tener separate le frequenze delle singole corde per mantenere una chiarezza finale elevata). Amo sia le amplificazioni a stato solido (soprattutto in HiFi), che a valvole (soprattutto per la chitarra, per via della velocità di salita e del suono in generale), non ho granitiche certezze, dico solo come la penso, la mia risposta era rivolta ai tuoi dubbi sul Katana, io stesso dico che il JC 120 è il miglior ampli a stato solido in commercio (come vedi non sono contro i transistor ... anzi), e se la gioca col Twin, sul pulito, fin dagli anni '70, se avessi soldi e spazio ne vorrei uno. Paul.





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di pelgas [user #50313]
commento del 19/06/2020 ore 16:03:40
valenti chitarristi usano transistor, abbinato a pedali transistor. tante volte, viceversa, ho sentito testate valvolari emettere un suono impastato incomprensibile, magari abbinato a pedali valvolari.
che voglio dire? che il suono è nel cervello e nelle orecchie, che c'è un confine fra:
1) il filologo (per cui esiste solo la Les Paul standard col ponte, Paf e condensatore vintage abbinato a un Supro degli anni '50... hihihi)
2) il musicista (che sa anche creare un suono "nuovo" e che magari se ne sbatte di tante minchiate), leggasi il produttore/il fonico
3) il pubblico, che spesso non riconosce che il suono di una generica "chitarra elettrica" non di più, ma che ha i suoi gusti e muove il mercato.
Uno quando dice: "È bello, Mi piace" dovrebbe chiarire se si trova nella posizione di 1 di 2 o di 3, perché sennò famo solo caciara
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 19/06/2020 ore 16:07:
e comunque per la cronaca mio figlio mha sfondato il ponte della Stratocaster sedendosi sulla leva
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di Claes [user #29011]
commento del 20/06/2020 ore 17:40:07
Tube o Transistor è un argomento sempre valido, e si vede dal numero di risposte Accordiane anche questa volta! Ho avuto 2 Vox AC30 (nero TB e tweed) e uno stack Sound City a valvole che ho potuto poi paragonare ad un stack Marshall e un stack Sunn Coliseum 120W a transistors in una band dove ci scambiavamo di continuo stacks, tanto per lo sballo. Per me è il Sunn che ha vinto! Lavorando sempre di più in studio, ho preso un Jazz Chorus 120W che ho ritenuto ottimo da mangia-pedali e anche una buon partenza che consenta di manovrare il sound tramite le manopole di volume e tono. Era però pesantuccio e mi sono preso un Cube di poco meno pesante. Pure usando anche monitors preamplificati per locali piccoli e usando un pre Boss VF-1 sul patch #1 mi viene un sound crunch molto usabile. Per i fanatici del transistor, c'è un pre Marshall versione solid state del famoso JMP-1 rack.

Per me dunque, un ampli a transistors ti da un sound "neutro" da cui partire - uno a valvole è più limitativo se volendo avere una paletta di suoni più estesa. Poi saranno le famose "dita" a fare il resto!
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