From Under scrive: Questa volta non si tratta proprio di riesumazione. Sempre rovistando tra i miei cimeli è venuta fuori una collezione di vecchie cassette registrate, quegli oggetti strani e pittoreschi che qualche eone fa venivano usati al posto degli attualiCD registrabili. Ho deciso di riconvertire tutto in Compact disc (il suono è inascoltabile), e ho cominciato con "Dirt" degli Alice In Chains.

From Under scrive: Vorrei sottoporvi un quesito a mio avviso molto interessante. L'altra sera ho visto Ligabue in TV in versione unplugged col nuovo, peraltro bravo, chitarrista. Raccontava di come si erano svolti i provini non ho potuto fare a meno di pormi alcune domande. Tra l'altro la storia la sapevo già da alcuni diretti interessati. Ligabue ha fatto provare ai chitarristi "Vertigo" degli U2 e "Yellow" dei Coldplay come esempi di musica in linea con la sua, più brani del suo repertorio. Ora io mi chiedo: che tipo di artista è uno che fa provare cover ai propri musicisti? E non, che so, "Gimme shelter", "Whola Lotta Love" o "Hey Jude" per citare alcuni superclassici, o una jam d'improvvisazione blues... insomma, cosa fa Ligabue, la cover band dei gruppi stranieri di successo? Copia il sound degli U2 e dei Coldplay? Ma è ancora questa la musica mainstream italiana, fatta di plagi e non-personalità? Il chitarrista è bravo, per carità, ma questa strategia non mi piace per niente. Proprio per niente.

From Under scrive: Avendo comprato casa, sto organizzando un trascloco di proporzioni immani, un'operazione degna dello Sbarco in Normandia che sta facendo riaffiorare una quantità impensabile di reliquie del passato. Tra di esse, naturalmente, vecchi vinili e CD che non ascoltavo da anni e che evocano antichi fasti del mio passato di metallaro. Ed ecco riaffiorare dagli abissi del tempo, come un Titanic perduto, un vecchio CD dei Pantera: "Vulgar Display Of Power", acquistato quando uscì, e cioè nel 1992. Già dall'immagine di copertina si intuisce che non sarà un disco di lounge music.

From Under scrive: Ho visto su internet che esiste una Fender Jaguar HH Special Edition. A parte che sul sito Fender non mostrano la foto (boh!) e l'ho dovuta rintracciare su altri siti, siccome ha delle caratteristiche affini al mio modo di suonare volevo chiedere: qualcuno ha provato questa bestia strana? Come spesso accade dalle mie parti, questo modello (come tanti altri) non viene esposto in alcun negozio, né sanno dirmi niente, però mi ha incuriosito molto anche perché pare abbia molteplici settaggi dei pick-up. Qualcuno sa dirmi qualcosa?

From Under scrive: Physical Graffiti è spesso considerato un disco minore dei Led Zeppelin. Ultimamente l'ho ascoltato molto e visto che sono passati trent'anni esatti (mese più, mese meno) da quando è uscito, vorrei tracciarne un mio personalissimo profilo.

From Under scrive: Vi prego di rispondere a questo post! Vorrei sapere dagli intenditori se conviene veramente cambiare i pick-up a una Jazzmaster giapponese oppure è inutile. La mia Jazzmaster (del 2002) ha peggiorato il suono, probabilmente i p.u. si sono un po' ossidati, e in generale sento che mi manca qualcosa. Però non posso spendere 1600 euro per una originale made in USA, quindi prima di cambiarla con un altro modello vorrei sapere se cambiando i pick-up (con dei Seymour Duncan, per esempio) risolvo il problema. Grazie per eventuali consigli!

From Under scrive: Desidero condividere con voi questa notizia. Premetto che non sono più fan dei Purple da anni, perché non apprezzo molto l'ultimo materiale e, comunque, non sono mai stato davvero appassionato dei loro dischi, anche se Made in Japan, In Rock e Fireball li so a memoria per dovere di musicista e per valore indiscusso.

From Under scrive: Segnalo la scomparsa di una valigetta di metallo, grigia, con adesivo dei Time Escape sopra, misure di una 24 ore con rinforzi di metallo tipo flight-case e una cerniera rotta. E' stata smarrita giovedì 3 novembre al locale "Ambasciata di Marte" di Firenze dopo che avevamo suonato, ma purtroppo ce ne siamo accorti solo ieri.

Appartiene agli Underfloor ed è preziosissima in quanto contiene una DI Box, due microfoni (un SM 58 ed un Beta 58), molti cavi di vario genere tra cui due cavi MIDI, adattatori vari, spartiti, cavi di alimentazione. Per noi è un danno grave, calcoliamo che ci siano più di 1000 euro di materiale. Prego chiunque l'avesse trovata di rispondere a questo post. Siamo un gruppo autoprodotto, non abbiamo soldi e questi inconvenienti per noi sono come una bastonata tra le gambe. Grazie per l'attenzione.

From Under scrive: Ho sempre ammirato la Epiphone Casino, anche solo per John Lennon e il suo suono negli ultimi dischi dei Beatles che adoro follemente, ma anche per il chitarrista degli Interpol. Non sapevo che ci fossero due versioni, una statunitense a 1600 euri ed una koreana che costa la metà (o meno). Dalle mie parti ho visto sempre e solo la USA mentre l'asiatica non è mai comparsa. Ho guardato sul sito e ho visto che la sorella maggiore è in 5 strati maple mentre l'altra è in laminato (come tutte le archtop epiphoniane), e i pick-up sono diversi (original Gibson USA vs. alnico p-90). Non potendo in alcun modo raggiungere i 1600 euri, conviene scegliere la koreana? E' un bidone?

From Under scrive: E' da un po' che mi chiedo se sia mai stata prodotta una Telecaster Thinline '72 nera, siccome Brian Molko dei Placebo ne fa spesso mostra sia dal vivo che nei videoclip, ed essendo un modello che non ho mai visto e che non esiste in catalogo, vorrei sapere se nella complessa storia della Fender ne siano mai stati prodotti degli esemplari. In effetti mi sono sempre chiesto perché se esiste la '69 Thinline nera non può esistere la sorella maggiore dello stesso colore. Mi hanno detto che essendo in frassino è meglio il natural. Boh...

From Under scrive: Ho visto una Gibson L6-S Custom nera in un negozio dalle mie parti. Conosco molto vagamente la storia di questo modello se non che era usato da Santana verso la fine degli anni '70 (ce l'ha in una foto con McLaughlin). E' un modello strano ma mi incuriosisce parecchio. Il negoziante mi ha detto che è del '78. Dovrebbe essere tutta in mogano (a differenza dell'altra versione tutta in acero), infatti suona meno "chiara" di quanto mi aspettassi. Ha un settaggio curioso: volume-tono-tono e un selettore a sei posizioni. La questione è il prezzo: 990 Euro. Potrei sbagliarmi, ma non essendo certo uno strumento vintage, anche se datato, né un modello particolarmente gettonato, non è un po' troppo?

From Under scrive: Salve a tutti, vorrei porre un quesito. Da tre anni possiedo una Jazzmaster giapponese con cui ho anche registrato un disco che mi ha lasciato veramente soddisfatto. Premetto che suono rock tendente allo psichedelico, uso molti effetti, prediligo le distorsioni coi pedali e uso un Bassman. Ultimamente però, sentendo alcune registrazioni live, mi sono reso conto che manca qualcosa, il suono è troppo medio-alto, ha carenza di corpo, soprattutto sui puliti e sui crunch, e in definitiva sembra che manchino alcune frequenze (siamo un trio). Mi chiedevo: è un problema di pick-up? Dovrei cambiarli con degli originali made in USA? Oppure è un problema insito nel modello e quindi dovrei passare a un'altra chitarra (Gibson SG o semiacustica p.es.)? E, infine, perché c'è tutta questa differenza di prezzo tra una Jazzmaster giapponese (800 euro) e una americana (1600 euro)? Dovrei non mangiare per qualche anno per acquistarne una? Grazie infinite per le eventuali risposte!

From Under scrive: Non sono certo i nuovi paladini del rock inglese, né vogliono esserlo. Però hanno la grande qualità di offrire dischi di pregio in un periodo veramente misero per il pop-rock internazionale. In particolare spicca il chitarrista Jonny Buckland perché non è uno di quelli di cui si parla spesso e invece si dovrebbe, perché è davvero un bravo musicista ed è grazie a lui se i Coldplay funzionano.

From Under scrive: Salve a tutti, mi è capitato di provare in un negozio una Gibson Sonex nera dei primi anni '80. A parte il prezzo che non mi convince (chiedono 930 Euro contro i 600-700 che di solito si vedono sul web), e la data (loro dicono che è dell'80 ma mi sembra che quelle con la scritta Sonex by Gibson USA siano dell'82) la chitarra mi è piaciuta molto. Ha un bel suono potente, chiaro, definito e versatile. Chiaramente non è un "tipico" suono Gibson per vari motivi strutturali (materiali diversi, manico avvitato, ecc.), ma a me ha convinto. Anche dal punto di vista ergonomico l'ho "sentita" bene. Il punto è: perché è la chitarra più bistrattata della gamma Gibson? Non mi sembra questa fetecchia che viene spesso descritta dai chitarristi, anzi mi sembra uno strumento valido. Questione di gusti o secondo voi è oggettivamente l'ultima ruota del carro? Grazie di eventuali commenti.