VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Mark VII: i 9 volti di Mesa Boogie
Mark VII: i 9 volti di Mesa Boogie
di [user #116] - pubblicato il

Mesa Boogie aggiorna la serie Mark dopo 10 anni: il MKVII ha tre canali, ognuno con tre modalità e controlli del tutto indipendenti, più IR Loader e due loop effetti separati.
Con 50 anni di storia alle spalle, la serie Mark è nata all’inizio degli anni ’70 e si è evoluta nel tempo per riflettere il meglio che Mesa Boogie potesse offrire nelle epoche, quanto a sound, flessibilità e tecnica.
Il valvolare è divenuto così un riferimento, altamente distintivo per il pannello dei comandi estremamente dettagliato e per una pletora di suoni capaci di fare scuola in molteplici generi musicali.
Dopo dieci anni dall’ultima edizione, la serie viene ora aggiornata con il Mesa Boogie Mark VII.



Il circuito, interamente analogico e valvolare come da tradizione, sprigiona 90 watt di potenza in classe A/B, ma a bordo è presente un riduttore di potenza per modellare il suono al meglio e sfruttare le sonorità in ogni contesto. Quando si scala a 45 watt, il circuito diventa un Classe A in configurazione pentodo, e arriva al triodo per i 25 watt.

All’interno, cinque valvole 12AX7 si occupano del preamplificatore e, di fabbrica, il MKVII lavora con quattro finali 6L6, ma il selettore per le impostazioni di bias permette di sostituirle anche con delle EL34.

Mark VII: i 9 volti di Mesa Boogie

Dettaglio che da tempo connota le sperimentazioni Mesa Boogie più spinte, i controlli a disposizione sono molti ed estremamente accurati.
Si hanno tre canali tutti provvisti di manopole indipendenti per Gain, Master, Presence ed equalizzazione a tre bande, più switch per selezionare la rispettiva potenza d’uscita tra 25, 45 e 90 watt, un selettore per azionare l’equalizzatore grafico sulla destra - richiamabile anche via footswitch - e un ultimo interruttore per muoversi tra tre sonorità, diverse per ogni canale.
Il primo canale offre funzioni di Clean, Crunch e Fat. Segue il secondo con Fat, Crunch e l’inedita MKVII. Il terzo canale dispone infine delle tre sonorità MKIIB, MKIIC+ e MKIV. In totale, i suoni a disposizione sono così nove, tutti con regolazioni indipendenti e riduttori di potenza dedicati per espandere gli orizzonti di compressione, saturazione ed headroom fino a creare dei veri e propri preset per ogni occasione.
È presente anche un riverbero integrato, azionabile a pedale e con un controllo di intensità per ogni canale. Completano la dotazione due loop effetti separati.

Mark VII: i 9 volti di Mesa Boogie

Il Mark VII è una macchina interamente analogica per ciò che riguarda il suono diretto e l’esperienza d’uso, ma non mancano accorgimenti moderni e funzioni addizionali come la controllabilità via MIDI e la presenza di un CabClone, cabinet simulator digitale che, grazie alla collaborazione con Two Notes, offre otto IR per la registrazione in diretta via DI o per entrare dritti nel mixer sui palchi più impegnativi senza richiedere microfonazione. Per la massima flessibilità, è possibile assegnare un cabinet diverso a ogni canale e resta la possibilità di caricare in memoria IR di terze parti.

Il Mesa Boogie Mark VII è disponibile nelle versioni combo con un altoparlante Celestion Custom 90 da 12 pollici in un mobile di betulla, testata o rack, tutte visibili sul sito ufficiale a questo link.
amplificatori per chitarra mark vii mesa boogie ultime dal mercato
Link utili
Mark VII sul sito Mesa Boogie
Nascondi commenti     28
Loggati per commentare

di MM [user #34535]
commento del 08/03/2023 ore 14:08:47
Che ampli strepitoso... bellissimi suoni.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 08/03/2023 ore 15:25:36
3.799,00 dollaroni e passa la paura
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/03/2023 ore 15:35:55
... e non per tutti.
(come una Gibson CS, o una PRS... )
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 08/03/2023 ore 15:53:25
Mah ti dirò, secondo me ha più senso spendere quella cifra per un amplificatore di quel livello e in più così versatile e completo, piuttosto che in due o tre amplificatori decenti che per lo stesso prezzo tutti insieme magari non fanno le stesse cose che fa questo da solo.
Credo sia difficile pretendere di più da un amplificatore.
L'unica cosa che mi lascia un po' perplesso è la dimensione del cabinet che anche se in betulla (ma c'è di meglio), è un po' piccolino, il cono da 12 potrebbe risultare un po' strozzato
Rispondi
di GigioBigio [user #60117]
commento del 08/03/2023 ore 17:27:37
Io onestamente se avessi quei soldi comprerei uno tra Morgan Ac20 e Black Cat Bad Cat per i crunch + un Fender ’68 Custom Twin Reverb per i clean e come mangia pedali.
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 09/03/2023 ore 17:43:22
sono su una pagina MESA BOOGIE su Facebook e da giorni vedo post di gente che lo acquista...mi sono posto il tuo stesso quesito e credo che praticamente siamo nati nel paese sbagliato!:)
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 11/03/2023 ore 08:22:45
Certo che siamo nati nel paese sbagliato.
Qui ormai si sono tutti rimbecilliti con le pedaliere digitali. Questo perché? Perché da noi certa musica resta di importazione, non siamo mai stati e mai saremo la patria del rock o dell'hard&heavy, quindi a quel punto se uno vuol giocare a fare il musicista si prende un'emulazione e gioca in casa, mica va a spendere fior di quattrini per inseguire un ampli reale che si inserisce in tutta una tradizione legata a un certo tipo di musica.
Io ormai sto comprando amplificatori valvolari a tutto spiano perché la gente è disponibile a negoziare il prezzo (chi lascia il prezzo fermo, tiene l'annuncio sul noto sito a prendere la polvere per mesi e anni), altrimenti non venderà mai. Ed è così che mi sono fatto una Mesa Mark V 90, un Two Rock SP35, Victory, Fender ecc.
Ovviamente se il mercato dell'usato fa capire la situazione del nostro paese, è scontato che il nuovo da noi non arriverà mai, perché la domanda è troppo bassa. C'è gente che spende 5000 euro per una Strato relic mai ritiene che 2500 sia un prezzo troppo alto per un ampli Fender o Marshall handwired, figuriamoci se uno spende quei soldi per un Mesa che poi in casa richiede anche l'acquisto di un ottimo attenuatore. Pochi capiscono che l'acquisto dell'ampli è decisivo per i suoni rispetto alla chitarra e pochi si rendono conto che per quanto alto è il suo prezzo, sarà sempre un prezzo basso rispetto a quello di chitarre il cui costo esorbitante spesso è dato dal lavoro di invecchiamento o dalla lavorazione del top, che sul suono influiscono zero.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 11/03/2023 ore 22:11:25
Osservazioni giuste in parte,relegare l utilizzo del digitale a musicisti di serie b ormai e anacronistico,perfino vecchie volpi come knopfler e Neil Rodgers usano il digitale,bisogna capire che con la profilazione non si annulla l ampli reale,anzi,quindi la diatriba ormai e ridotta a sterile polemica.
Detto questo,tu stesso hai detto che approfitti del momento per portare a casa ampli usati(una sorta di speculazione se vogliamo)forse chi tiene i prezzi alti e proprio perché ne riconosce il valore.
Quindi tu decanti l importanza della macchina ma cerchi di averla speculando sul momento,non fa una piega....credo che invece tanti capiscano l importanza della amplificatore,ma ormai la sua controparte digitale e arrivata molto vicino...ma molto molto...invece come dici tu chitarre da 1000 euro che suonano come una da 5000 ancora ne devo trovare...a quanto pare anche tanti altri,forse quello che chiamate "due pezzi di legno messi insieme " se fosse di facile fattura tutti aprirebbero un azienda domani mattina......
Rispondi
di DeaconBlues utente non più registrato
commento del 08/03/2023 ore 16:35:1
Non mi sembra molto diverso dal Mark V che io ho avuto e venduto con rilevante perdita economica ...
Noto che hanno tolto la modalità Mark I che era una delle mie preferite.
Ho avuto due Mesa (il Mark V ed il Lone Star Special) e li ho venduti entrambi. Evidentemente tra me e questo produttore non c'è il giusto feeling. Sarà stato sicuramente per colpa mia, che non ho avuto la pazienza necessaria o che volevo trovare dei suoni che evidentemente non erano nelle corde di quegli amplificatori.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 08/03/2023 ore 17:59:07
Non vedo una grossa novità rispetto al Mark v,se non per il prezzo,come da politica Gibson.....non vedremo mai più i veri Mesa....hanno poi tolto le tre modalità più belle,tweed,Edge e Extreme...la funzione solo e sparita e mancano controlli fondamentali per il suono Mark....boh mi pare una rivisitazione per tornare sul mercato....peccato
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 08/03/2023 ore 19:03:47
Premetto che trovo contraddittorio scrivere che "non è una grossa novità rispetto al Mark V", poi elencare una serie di differenze fra cui la mancanza di "controlli fondamentali" e "le tre modalità più belle". Delle due l'una o è molto simile al Mark V o gli mancano quei tratti caratterizzanti che hai elencato. Ma soprattutto scommetto che ci sarà qualcuno che commenterà l'esatto opposto: che Gibson ha snaturato un ampli eccezionale e gli ha pure alzato il prezzo.
Buona musica
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 08/03/2023 ore 19:17:44
Cosa ho detto?
Che non e una grossa novità,in più le differenze sono peggiorative della versione precedente,per il prezzo fra le righe ho detto la stessa cosa.....mi spiace sarò ottuso ma da un azienda con le possibilità di Gibson mi aspetterei una testata programmabile con 128 memorie e interfaccia digitale,alla fine il buon randall iniziando da una capanna di legno ha fatto molto di più.....questo e il risultato di farndirigere le aziende a venditori....dura un po'....poi spariscono
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 08/03/2023 ore 18:13:23
Così a prima vista e primo ascolto pare un ottimo strumento. Peccato che la potenza minima sia inutilizzabile in casa; me ne farò una ragione, visto che reputo una spesa così alta un vero e proprio spreco per un chitarrista come me.
Ciao
Rispondi
Loggati per commentare

di RedRaven [user #20706]
commento del 08/03/2023 ore 21:27:2
mi sono voltato un attimo ed ecco che era passato il Mark VI.. ero rimasto al V. ma il VI è mai esistito?
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 08/03/2023 ore 21:45:49
Non e 7,ma 5.2,Mark five 2
Non potevano chiamarlo Mark v Mark two.....del resto anni di studi producono questo....faranno come qualcunaltro,Mark v punto 2 turbo i.e. ultimo software versione 3.2.7.....tireranno a campare sui progetti di Smith....poi una volta esaurite le idee si butteranno sulla versione custom historic con mobile relic,finché ci sono pecore ci sono lupi.
Rispondi
di Pattagorru [user #56686]
commento del 08/03/2023 ore 22:47:22
Mm: Completamente d'accordo, ci pensa il 'Checco Zalone' della Gibson a massacrare l'Azienda;
io ho avuto Mark2c+ (venduto in momento di follia) poi Mark IV e poi Mark V, (e in mezzo per non farmi mancare niente anche il Triaxis) ma già il Mark V era una follia: [si "follia" la stessa parola usata dal noto 'guru' di Modena al momento della revisione, quando me l'ha fatto vedere aperto] ora hanno aggiunto il midi, gli I.R., e sa dio cos'altro ... la faccio brevissima: con quello che costerà in Italia il Mark V2 da fan Boogie mi prenderei la Soldano Slo (non il giocattolino ... la 100)
buona musica
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 09/03/2023 ore 04:23:03
Esattamente,Smith e un genio assoluto,riesce a fare dei circuiti molto complessi,peccato che mettere mano su quelle PCB sia un inferno..secondo me ha più senso cercare un Mark 2 o 3 e farlo recappare....così da farlo lavorare altri 40 anni.
Occhio che anche la slo attuale c entra poco con la vera slo,trafo diversi,componenti diversi,stesso prezzo,ripeto sarò vetusto ma non basta comprare un marchio per sfondare,se alla base c e una persona valida che cede l azienda si compra una scatola vuota,esaurita la coda del nome la gente poi si rende conto della sostanza e saluta.
Rispondi
di Pattagorru [user #56686]
commento del 10/03/2023 ore 13:39:01
@Mm

...Occhio che anche la slo attuale ...

si certo ... anche li mi è crollato un mito ma: vista aperta è tutta un'altra storia un (bravo se no non ce la porto) tecnico ci mette le mani comodamente ...

... ehh i De Young me li sogno di notte :)

ciao e buona musica
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 09/03/2023 ore 02:19:19
Da quel che ho letto, la versione Mark 6 era un prototipo segreto, e tale e' rimasto, quindi hanno dato un 7 al nuovo modello in produzione
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 09/03/2023 ore 02:17:00
Anche se son passati 14 anni dal Mark V, un nuovo modello non me lo aspettavo. I prezzi sono troppo alti, e non solo di questo, anche il V costa un migliaio di dollari piu' di quando l'ho preso. Bella bestia comunque, immagino suoni bene, e le funzioni aggiuntive non guastano. Non credo pero' invogliera' molti utilizzatori del V a fare il salto, i benefici non ci sono secondo me. Se scontano lo stock di Mark V, quelli pero' andranno a ruba. Io attendo almeno il Mark VIII prima di considerare un cambio
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 09/03/2023 ore 17:37:17
Prezzo dato non dai suoni (presi singolarmente sono replicabili da ampli più economici), ma dalla quantità delle features, dalla qualità dei componenti, dal marchio, dal made in USA.
Ampli da professionista, sicuramente inutile per l'amatore che oggigiorno ottiene risultati più costanti con il digitale.
Rispondi
di go00742 [user #875]
commento del 09/03/2023 ore 21:32:14
No non sei nato nel paese sbagliato e che qua non arriva niente... Quindi possiamo dire tutto di tutto ma tanto poi non arriva manco 1 valvola... Parlo per esperienza ho annullato un ordine un paio di settimane fa... Era di gennaio 2022 arrivato mai nulla... Ovviamente dopo almeno 5 reclami via mail a emea Mesa. (ovviamente mail gelosamente conservate)
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 11/03/2023 ore 22:25:19
Mai visto qualcuno così fuori strada come te nel tuo ragionamento.
1- Ci sono emulazioni mostruosamente alte di livello qualitativo (poche ma ci sono), ma la maggior parte gioca con dei marchingegni di basso livello dal prezzo che manco un pedale, ascoltando tra l'altro il suono da diffusori che non sono neanche vagamente lontani a quelli di un cono di un certo livello. Io di questi parlavo, ossia della stragrande maggioranza, non delle migliori piattaforme digitali.
2- chi se ne frega di cosa Knopfler da anziano. È sfondato di soldi e può farsi programmare il meglio del meglio da qualcuno che avrà l'equivalente di dieci lauree in emulazione. Non mi pare la tipica situazione media (di qui il chi se ne frega).
3- la parte più risibile è quella in cui io speculerei acquistando ampli. Sarebbe così se li rivendessi a prezzo maggiorato di parecchio, ma dove ho scritto che li vendo? Ho scritto che comprare ampli valvolari oggi è più conveniente che in passato.
4- nulla contro chi li inserziona a un prezzo elevato. Evidentemente non hanno fretta. Chi sono io per dire loro qual è il prezzo giusto? Al massimo io posso decidere di puntare sugli altri inserzionisti in una compravendita trasparente tra privati adulti.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 12/03/2023 ore 04:41:18
Tanto per essere fuoristrada,
Rimbecilliti
Giocare a fare il musicista
Pochi capiscono
Diciamo che non te la cavi poi male in quanto a modestia
Saluti.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 12/03/2023 ore 07:37:09
Non c'entro io. C'entra il fatto che da noi non arriva più un cavolo di amplificatore e qualcuno si dovrebbe chiedere perché. Quindi se vuoi continuare a guardare il dito anziché la luna fai pure, ma in questo contesto serve una risposta sul perché non arrivano, non un giudizio sulle mie qualità personali (tra le quali ci dovrebbe essere la stupidità visto che a tuo giudizio io speculo: pensa che idiota, auspico che arrivino più ampli anziché sperare che ce ne siano pochi in modo da poter speculare su chi lo vende a basso prezzo perché da noi gli ampli non si vendono più come prima. ..).
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 12/03/2023 ore 09:32:02
Gli amplificatori non arrivano per lo stesso motivo delle chitarre di livello,taglio degli intermediari e dei grossisti,cosa credi che negli states ci sia tanta più disponibilità?
Lo sai che soldano e andato in pensione?
Lo sai che bogner e praticamente sparito?
Lo sai che randall Smith e andato in pensione?
Lo sai che nessuno ha preso il loro posto?
Lo sai che ormai poche persone in questo paese possono spendere 4000 euro per una Mesa boogie?
Dal punto di vista dell' azienda cosa credi che importi preoccuparsi di fare arrivare i loro prodotti da noi?
Niente,meno di niente.Rimane lapalissiano che a oggi con macchine come fractal,Kemper e neural sinceramente si comincia a fare fatica a giustificare cifre di un certo tipo per un progetto di 80 anni fa con 4 condensatori e due trafo(progettati male)però cablato a mano..
E lo dico da ammiratore visto che ho appena comprato due macchine Mesa boogie del 1989 e del 1990,pur avendo il quad cortex,però mi rendo conto che uno che deve fare quadrare i conti non compra dei mobiletti a 4000 euro...perché parliamoci chiaro,gli ampli da chitarra sono dei mobiletti,e come se oggi si continuasse a comprare il commodore 64,pagandolo però come un Mac da 6000 euro.
Discorso diverso per altre realtà,la prima che mi viene in mente e Peach Guitar,ma credo che nella sola area metropolitana di Londra ci sia più utenza che in tutta Italia,e un ceo di un azienda questi calcoli li fa.
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 13/03/2023 ore 18:08:33
E magari c'è chi compra un ampli a poi al coraggio di mettere un TS9 davanti.
Lo prenderei calci.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 13/03/2023 ore 20:28:45
E ma vuoi mettere il suono valvolare???
E poi mica un ts9 qualsiasi,uno anni 80 da 700 euro,che si sa,un chip e due condensatori a lenticchia sono qualcosa di esoterico...🤣🤣🤣
Rispondi
Altro da leggere
Mighty 60 MKII: in prova il combo smart da palco di NUX
Stairway To Heaven in jazz: ascolta l’imperdibile versione di Roman Bulakhov
Basse frequenze, overdrive e ambienti per gli stompbox Fender Bassman
Regali di Natale per chitarristi nostalgici
Catalyst CX 100: l'ampli programmabile Line 6 cresce
10 anni di boutique firmato REVV in video
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Never Ending Pedalboard (e relative sfumature made in Italy)
Gretsch G5220: gran muletto per i più esperti
Mini Humbucker FG Mini-H SP-1
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964