Da quando i bit hanno incrociato la strada con il concetto di note e musica, i tasti bianchi e neri sono sempre stati in prima fila, quando si tratta di innovazioni tecnologiche. Tastiere da pianoforte sono diventate la porta d'accesso per un mondo di suoni senza confini, che nei sintetizzatori ha visto la massima espressione, prima nell'universo analogico e poi nelle derive digitali più avveniristiche. A pensarci bene, l'idea di poter suonare i propri sintetizzatori preferiti comodamente da casa, collegandosi in remoto alle macchine più succulente del momento, era davvero dietro l'angolo. Per farne una realtà però bisogna attendere , iniziativa tutta italiana che ha scelto , il 16 e 17 novembre all'NH Milano Congress Centre di Assago, per condividere col pubblico una visione fatta di grandi classici proiettati dritti nel futuro.
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Accordo: Come nasce ReSYP? Qual è stata la scintilla che ha dato il via al progetto?
ReSYP: ReSYP nasce dalla passione per la musica elettronica e per gli strumenti musicali elettronici, in particolar modo, i sintetizzatori.
L’idea è nata una decina di anni fa, mentre stavo guardando uno dei tanti video tutorial di un nuovo strumento (un sintetizzatore) che si trovano in rete.
Nel video, oltre alla spiegazione tecnica dello strumento, veniva provato dall’esperto per far sentire la qualità audio e i suoni che poteva generare.
L’idea è nata proprio durante la prova dei suoni perché in quel momento, volevo essere io a provarlo e mi sono detto: ‘quanto sarebbe bello se ci fosse un sistema che mi permetta di provarlo anche da casa’.
Dato che avevo alcune competenze informatiche, mi son chiesto: ‘perché non provare a realizzarlo da me?’
Dal quel momento mi sono messo all’opera per raggruppare tutte le mie conoscenze informatiche e acquisirne altre per riuscire nell’intento.
All’inizio l’idea è nata come una scommessa e per questo motivo ci sono voluti diversi anni per realizzarla e portarla allo stato attuale. Solo negli ultimi cinque anni ho cominciato a crederci veramente e, dunque, dedicare maggior tempo per lo sviluppo.
La mole di lavoro era ed è tutt’ora enorme e, a causa della mancanza di fondi, ho dovuto affrontare da solo tutte le decisioni, le difficoltà tecniche e l’apprendimento delle tecniche di trasmissione dati in rete, nonché l’implementazione del protocollo MIDI nel software per gestire gli strumenti musicali fisici.
Nel 2021 presi la decisione di depositare il brevetto e dopo un attesa di due anni (tempo richiesto per il deposito di una domanda di brevetto), mi è stato concesso.
A: Per chi ancora non vi conoscesse, qual è il focus di ReSYP e della vostra attività?
R: L’obbiettivo di ReSYP è di essere di supporto ai rivenditori/costruttori di strumenti musicali elettronici MIDI per incrementare le vendite.
Il fatto che un cliente possa collegarsi da remoto per provare uno strumento abbatte i tempi per la decisione di acquisto oltre ai costi sostenuti per andare direttamente in negozio (per chi si trova a molti Km dal negozio interessato).
Lo stesso obiettivo è mirato anche per i privati che vogliono vendere il proprio usato. Oltre a mettere qualche foto e una descrizione dello strumento in qualche sito di vendita dell’usato, con ReSYP hanno una possibilità in più nella riuscita della vendita, questo perché l’acquirente può collegarsi con lo strumento per provarlo.
Un altro obiettivo è quello di aiutare a fare il giusto acquisto poiché, provandolo da remoto prima di andare in negozio o acquistarlo on-line, si capisce se lo strumento è quello ideale per il proprio genere di musica.
Infine con ReSYP si evita di ritornare in negozio per provare nuovamente lo strumento, non acquistato inizialmente per diversi motivi.
A: Al momento il software ReSYP è disponibile per ambienti di lavoro Windows, quant’è vicino l’approdo anche ai sistemi operativi di casa Apple e quali sono le criticità in fase di sviluppo?
R: A oggi, per tutti i sistemi operativi, è in fase di sviluppo una versione del Player su piattaforma WEB, accessibile dal Browser, attualmente stimata all’80% dal completamento.
Successivamente seguiranno dei test intensivi per verificare la stabilità dell’intera infrastruttura di rete e, se confermati i risultati, tra qualche mese sarà disponibile la versione WEB, mentre quella attuale installabile verrà dismessa.
Quindi chi è in possesso di un PC desktop, laptop o tablet, potrà usufruire della versione WEB, mentre per quanto riguarda gli smartphone , è in progetto una versione dedicata e sarà disponibile entro l’anno prossimo.
Per quanto riguarda le criticità, la versione WEB del Player ragiona in un modo quasi totalmente diversa dalla versione installabile su Windows e tutta l’infrastruttura è stata pensata per l’ambiente Windows, pertanto si è pensato allo sviluppo di un’interfaccia che potesse mettere in comunicazione la versione WEB del Player con il resto della struttura già esistente, riscontrando non poche difficoltà.
A: Quali sono state le maggiori sfide tecniche che avete dovuto affrontare nello sviluppo di una piattaforma per il testing remoto?
R: Principalmente la sfida più grande è stata quella della trasmissione del suono dello strumento verso l’utente, cercando di mantenere la qualità audio originale e allo stesso tempo occupare meno banda Internet possibile.
In secondo luogo, restare al di sotto di una latenza (ma qui dipende per la maggior parte dalla qualità della connessione Internet) di 200/300 ms. La latenza è il ritardo che si accumula dal momento che si preme il tasto nota dell’interfaccia grafica e la ricezione del suono dello strumento: minore è la latenza, maggiore è il comfort durante la prova.
Infine rendere semplice e intuitivo l’uso dell’applicazione, automatizzando il più possibile le operazioni e sollevando l’utente da inutili complicazioni d’uso.
A: Cosa riserva il futuro per ReSYP? Quali sono i “progetti nel cassetto” che vi piacerebbe sviluppare?
R: Sicuramente uno dei prossimi progetti è quello di estendere le categorie di strumenti a cui ci si può connettere, come batterie elettroniche, groove box e effetti per voce: infatti al momento sono disponibili solo tre interfacce grafiche che rappresentano le tre categorie di strumenti e cioè sintetizzatori, work station e digital piano. |