In giro da quando il vintage non era vintage: Lucky Music a SHG Music Show 2024
di redazione [user #116] - pubblicato il 10 novembre 2024 ore 17:10
Trent'anni di storia, attenzione per le novità più calde e un occhio di riguardo per il mercato dell'usato, punta di diamante della sua esposizione a SHG Music Show: Lucky Music si racconta in vista dell'edizione 2024.
Celebri sono le sue sfilate di chitarre usate, raccolte nel corso dell'anno appositamente per far innamorare il pubblico di SHG con grandi classici e rarità a prezzi assai appetibili. L'edizione 2024 riserva più di una sorpresa per chi si soffermerà allo stand Lucky Music. Il rivenditore milanese però non è solo un appuntamento fisso per affari imperdibili, e dietro cela una storia lunga, fatta di passione ed esperienze tutte da scoprire.
A SHG Music Show 2024, il 16 e 17 novembre all'NH Milano Congress Centre di Assago, sarà presente con tutta la squadra in grande spolvero.
Accordo: Come è cambiato il tuo lavoro nel corso di 30 anni? Lucky Music:30 anni fa il lavoro era basato solo ed esclusivamente nel punto vendita e con poca attività di marketing, mentre oggi l’attività di marketing è frenetica e mantenere sul punto vendita l’attenzione dei consumatori.
A: Qual è l’aspetto della tua attività che ancora oggi ti appassiona maggiormente? LM: La felicità dei ragazzi quando acquistano lo strumento dei sogni è ancora la cosa che mi gratifica di più.
A: La vendita online ha sicuramente modificato le dinamiche del rapporto con i clienti. Credi che oggi il cliente sia più “preparato” riguardo alla conoscenza dei prodotti ai quali si approccia? LM: Il rapporto molte volte è chiaramente modificato ma non in meglio, credo che affidarsi al rivenditore sia la cosa migliore che qualsiasi cliente di qualsiasi settore possa fare se va in un punto vendita.
A: Il mondo degli strumenti musicali (chitarre, bassi, batterie, ma in generale qualsiasi strumento) è cambiato molto nel corso del tempo, soprattutto sul piano qualitativo riferito al prezzo di vendita. Qual è la tua opinione generale al riguardo? LM: Le produzioni che arrivano dal far east hanno una qualità sempre migliore e corrono a velocità tripla per cui tutti i fabbricanti occidentali devono stare molto attenti perché credendo che serva solo il marchio fanno un errore già fatto in altri mercati dove oggi i marchi leader vengono tutti da Oriente.
A: C’è un segmento del mercato che secondo te oggi è più forte di altri? LM: Al momento non abbiamo grandi differenze ma sicuramente i prodotti primo prezzo essendosi alzata la qualità hanno molto successo.
A: Vendere un prodotto come uno strumento musicale vuol dire anche andare incontro alle esigenze del cliente e cercare di conoscerlo in un tempo molto limitato. Qual è il segreto di una vendita che sa mettere d’accordo sia il negoziante, sia il musicista? LM: Credo che oggi più che mai il rivenditore deve cercare di vendere prodotti con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
A: Quali sono le prospettive future per la vostra attività? Quali sono gli obiettivi che ti piacerebbe raggiungere in un futuro non troppo lontano? LM: Parlare di progetti a lungo termine in questo momento è veramente difficile.
A: Infine una domanda che ci sembra obbligatoria: c’è uno strumento che ti sei lasciato scappare e che invece avresti dovuto acquistare e tenere per te? LM: Sì, una Stratocaster del ’63 negli anni ottanta che ritirai a Euro 250 circa, purtroppo allora ero un commesso che aveva appena acquistato l’auto e non avevo soldi, oggi ho numerosi strumenti vintage e di valore ma Io sono nato nel '63, per cui quella era perfetta.