Musicista gustoso, fanatico dello strumento, influencer per definizione, Rob Chapman è un riferimento per chiunque si informi sul mondo della chitarra attraverso internet, e Chapman Guitars è la sua avventura nella produzione di strumenti musicali.
Abbiamo avuto l’opportunità di incontrarlo di persona, davanti a una sfilata di chitarre Chapman, tra modelli ormai diventati classici in catalogo e disegni inediti per il 2024. Superfluo specificarlo, il viola fa capolino più volte tra le finiture disponibili.
Apre le danze la Law Maker, single cut in stile californiano reinterpretata in chiave moderna e con un look del tutto boutique.
Nella versione Classic ha un top bombato, la Legacy invece applica un top fiammato piatto, con binding naturale a vista tutto intorno e lavorato in modo da fornire un comodo contour nella spalla inferiore e dove poggia l’avambraccio del musicista.
Sul retro, entrambe le edizioni sono sagomate per accomodare al meglio il torace e agevolare l’accesso agli ultimi fret.
Nei due strumenti, la base del body è l’ontano, mentre si differenziano profondamente le scelte relative ai manici. La Classic usa dell’acero trattato ad alte temperature, con tastiera in palissandro smussato lungo i bordi e 22 tasti Jumbo in acciaio su un raggio da 9,5 pollici.
La Law Maker Legacy adotta invece un manico interamente in palissandro, su cui 22 fret Jumbo in acciaio si posano su un raggio da 13,78 pollici. La paletta inclinata all’indietro di otto gradi contribuisce a creare la giusta pressione sul capotasto senza richiedere alberelli abbassacorde. In aggiunta, la Legacy arriva per la prima volta anche in versione baritona.
Differenti nello stile quanto nella voce, le due Law Maker si affidano a Seymour Duncan per i pickup, con un Alt 8 Trembucker e un Little ’59 per la Legacy, mentre la Classic opta per una coppia di Hot Tele.
Si resta sulla costa occidentale degli USA con la DPT di Peter Honoré, volto dello store Andertons sul web insieme a Lee “The Captain” Anderton e insieme allo stesso Rob Chapman.
Il musicista, conosciuto col soprannome di Danish Pete, ha contribuito a disegnare una T-style più classica nello stile, senza rinunciare però alle profonde revisioni proprie dell’approccio Chapman.
Così compare un battipenna, la configurazione di due single coil si abbina a un ponte a tre sellette in stile posacenere e la finitura diventa satinata, sottile a far sentire le venature dell’ontano sotto le dita. Il tutto condito dagli accorgimenti per il comfort di un contour sul retro e sul davanti.
Classica è la scelta dei legni, con un manico in acero e tastiera in palissandro sagomati in un profilo a C, innesto avvitato in quattro punti sfalsati per assottigliare il tacco, scala lunga da 25,5 pollici e 22 fret Narrow Tall posati su un raggio da 9,5 pollici.
Per i pickup, Wilkinson ha disegnato un set DPT Custom R Series, single coil per manico e ponte abbinati a un selettore a tre posizioni.
La stima di cui Rob Chapman gode nell’ambiente dei musicisti fa sì che le signature siano di casa nel catalogo, e tra i modelli più caldi spicca la SAR63 di Chris Robertson, frontman dei Black Stone Cherry.
Ancora una volta ispirata alle curve della chitarra elettrica più classica in circolazione, ne riprende l’essenza e la trasforma in una struttura thinline con buca a effe, tacco smussato e ribassato sul retro e due humbucker per una voce grossa eppure dalla spiccata flessibilità, grazie a una coppia di Wilkinson R Series appositamente disegnati.
La cassa è ancora una volta in ontano, con top in acero sagomato e un manico in acero trattato ad alte temperature con un profilo a C, completato da 22 fret Jumbo in acciaio su un raggio da 13,78 pollici.
L’hardware guarda alla performance, con un ponte Chapman in stile Hipshot e meccaniche bloccanti Hipshot messe in fila sulla parte inferiore della paletta, tutto dorato.
Nel roster Chapman entrano anche Michael Starr e Stix Zadinia degli Steel Panther con la Pegasus, un’originale super-Strat a scala corta, da 24,75 pollici.
Il body in ontano è sagomato a disegnare dei profili morbidi tutto intorno e lasciando piatta una porzione centrale del top.
Il manico in acero trattato ad alte temperature è abbinato a una tastiera in palissandro che monta 22 fret Jumbo in acciaio su un raggio da 13,78 pollici.
La paletta leggermente inclinata all’indietro mette in fila sei meccaniche bloccanti Hipshot in disposizione reverse, dorate come il ponte Chapman in stile Hipshot.
Sul top, danno voce allo strumento due humbucker Wilkinson R Series appositamente progettati per il modello, controllati da uno switch Freeway per accedere a dieci combinazioni in totale incrociando le singole bobine interne ed esterne dei due pickup, in serie o in parallelo, come split o full humbucker.
Novità per il 2024, lo shape inedito della The Guardian guarda ai musicisti più attenti al comfort e aperti alle nuove tendenze, anche in fatto di estetica. In catalogo spiccano infatti finiture esclusive, frutto di confronti col pubblico che ha selezionato un originale Silverburst reverse, il dorato e, manco a dirlo, il viola.
La Guardian sfoggia un singolare progetto asimmetrico, con un body in ontano finemente sagomato e un manico in acero trattato ad alte temperature abbinato a una tastiera in ebano con bordi smussati.
La scala è lunga, da 25,5 pollici, e 24 fret di tipo Jumbo in acciaio posano su un raggio di 13,78 pollici.
Anche qui la paletta è leggermente inclinata all’indietro, con tre meccaniche bloccanti per lato abbinate a un ponte Chapman stile Hipshot.
Provvista di treble bleed con condensatori Orange Drop, la chitarra punta sulla potenza di una coppia di pickup Seymour Duncan Distortion con magneti ceramici.
Torneremo a parlare delle chitarre Chapman prossimamente, con una sbirciatina più ravvicinata ad alcuni modelli particolarmente succulenti. Nell’attesa è possibile approfondire la conoscenza del catalogo , o di persona grazie alla distribuzione italiana a cura di . |