Prima ragione: perché si è avuta la conferma che si tratta del set che fornisce le migliori prestazioni su quel determinato strumento. Dopo un po’ di tempo, impiegato nella ricerca del set ideale (ideale per prestazioni, reperibilità e prezzo), trovatolo, pare saggio decidere di usarlo.
Tale decisione ha molti risvolti positivi. Tra i quali:
- se si tratta di una chitarra elettrica, al prossimo e futuri cambi di corde non ci sarà più alcun bisogno di regolazioni (azione, compensazione, distanza dai pickup, ecc.).
- se si tratta di una chitarra acustica, il manico e la placca del ponte si troveranno a sopportare sempre la stessa tensione evitando regolazioni del trussrod ed eventuali pericolose rigonfiature dietro la placca per utilizzo di corde di calibro troppo pesante
- visto si tratta del set ideale, risulterà conveniente comperarne più di una muta e spuntare uno sconto sul prezzo
- in caso di rottura di una corda avrete sempre una corda dello stesso tipo e calibro a disposizione.
Ciò non significa che, trovato il set ideale, chiudiate definitamente gli occhi alle novità del mercato. Di tanto in tanto provare un nuovo set non sarà male. Potete anche farlo suonando lo strumento di un amico che sta sperimentando una nuova muta. Ovviamente dovrete considerare le eventuali differenze tra quello strumento e il vostro. Se siete soliti provare strumenti diversi nei negozi che frequentate, cercate di scoprire, quando è possibile, che tipi di corde usano le chitarre che vi passano per le mani. È un ottimo allenamento per le orecchie e un modo economico per scoprire nuovi, ottimi prodotti.