di alessioshy [user #12445] - pubblicato il 10 novembre 2012 ore 08:00
Dopo il successo della XI e della serie BFR, Music Man introduce la nuova JP12. La chitarra è pensata per lo shred, ancor più dei modelli precedenti, date le nuove caratteristiche di body e manico che scopriremo in dettaglio.
Dopo il successo della XI e della serie BFR, Music Man introduce la nuova JP12. La chitarra è pensata per lo shred, ancor più dei modelli precedenti, date le nuove caratteristiche di body e manico che scopriremo in dettaglio.
Appena aperta la custodia, colpisce l’eleganza che da sempre accompagna tutti modelli Family Reserve dell’azienda americana. Lo strumento si propone in elegante finitura denominata Cherry Sugar, flaked e cangiante a seconda dell’illuminazione, con finitura lucida in poliestere. Imbracciando la chitarra, si apprezza un peso contenuto, di poco superiore ai 3kg (3,29 come da sito, variabile) e da subito si nota un differente shape del manico. Il profilo è extra slim simmetrico a differenza dei vecchi modelli, mentre viene mantenuto il mogano e il radius 20” per una tastiera quasi piatta, costruita in pregiato ebano. I 24 tasti medium jumbo sono in acciaio e perfettamente rifiniti, conferendo allo strumento un attacco molto evidente. Acusticamente è proprio l’attacco a stupire: le note risultano nitide e precise e le dita scorrono favolosamente sopra l'ebano. Le meccaniche sono Schaller autobloccanti con peg perlati, mentre gli inlay a scudo sono in madreperla e presentano il numero 12 in evidenza al primo tasto.
Per il body è stato utilizzato il tiglio al posto del classico ontano, conferendo una voce brillante e bilanciata, complice il top in acero e il tone block in mogano, per una chitarra ancor più votata allo shred. Il selettore a tre posizioni richiama i pickup DiMarzio, Crunch Lab al ponte e LiquiFire al manico, mentre in posizione centrale Petrucci ama sfruttare le bobine interne splittate. Il ponte custom JP in acciaio alloggia il piezo, attivabile tramite lo switch superiore a tre posizioni, che permette di miscelare piezo e pickup magnetici tramite biamplificazione o scegliendo l’uscita magnetic. Le corde sono ovviamente Ernie Ball, scalatura 010 e il modello è disponibile in versione sei e sette corde.
Nel test ho catturato l’essenza heavy rock della chitarra, suonando l’introduzione di "Damage Control", alternando ritmica a note single e richiamando il tema ad arpeggi. Un rapido tocco al selettore per ascoltare i pickup con un suono pulito e si passa a miscelare il piezo, combinandolo con le posizioni base. Le bobine splittate sono risultate interessanti per proporre un funk, mentre la posizione al manico miscelata al piezo si è rivelata interessante per simulare il suono jazzy di una semiacustica. Ho suonanto un rapido turnanround walkin' bass, abbassando il tono della chitarra e dosando il volume del piezo. Suonando l’arpeggio di "Space Dye Vest", ho messo in luce la caratteristica brillantezza del piezo Music Man, così come regolato in fabbrica: un rapido tocco di cacciavite e potremo regolare bassi, medi e alti a nostro piacimento. Nel test crunch ho improvvisato un blues minore usando un suono quasi pulito e il pickup al manico, mentre la mediosità del Crunch Lab è ben in evidenza nel riff di "Hold the Line".
La potenza dei pickup si fa sentire, ma la grande definizione dello strumento conferisce grande precisione ed è molto semplice ottenere dei buoni suoni, ovviamente prediligendo i territori più inclini a Petrucci data l’impostazione della chitarra, ma svelando una certa flessibilità e versatilità.