Stamane sono passato in un grande negozio romano di strumenti musicali, dove quasi trenta anni fa acquistai una chitarra acustica. Ricordo che all'epoca passai un'ora solo per essere ascoltato. Oggi sono entrato nell'immenso negozio salutato cordialmente da una mezza dozzina di commessi nullafacenti, mi aggiravo nel silenzio assoluto, insieme ad altri 4-5 che come me si guardavano intorno smarriti. Ho chiesto le corde, non avevano le mie preferite, tra le più usate in genere, mi dicono perché hanno poco magazzino... ho dato un'occhiata alle chitarre esposte: chi viene a casa mia ha una facoltà di scelta migliore... :-). Magari esagero, ma solo un po', il negoziante, al quale ho chiesto se per caso stavano chiudendo, visto che non c'era nessuno e il negozio era sguarnito rispetto al solito, mi ha risposto che nei negozi non gira proprio più nessuno... Insomma i segni della sofferenza della nostra società ci sono tutti, sia per cose molto più importanti, sia per la parte più ludica della nostra vita a cui, si sa, conserviamo sempre uno spazio particolare anche nei momenti più difficili. Ma ora è proprio dura, forse complici anche le passate spese natalizie, e toccare la cosa con mano crea disagio. |