Una delle più classiche illusioni di tutti i chitarristi di quart’ordine come me è quella che i grandi chitarristi – quelli veri – siano sempre e comunque amici suoi. Cioè che sia possibile “dare del tu” a Eric (Clapton), Jimmy (Page), Pat (Metheny), e via discorrendo. E non solo: ci si illude anche che sia normale sentirsi invitare da uno di loro a sparare quattro note sulla tastiera, per divertimento. Tanto la notte è lunga, e che teniamo da fare? Dormire, forse sognare? No, quello è l’Amleto di Shakespeare. Qui parliamo di cose serie: di amicizia fra chitarristi. E tanto per andare avanti nell’illusione, i chitarristi di quart’ordine (forse quinto?) come me hanno persino la presunzione di potersi “scegliere” il grande chitarrista amico (o grande amico chitarrista) con cui improvvisare una jam session. Sognano tutta una vita di pronunciare dal vivo una frase come: Come on, Pat, let’s play “Goin’ Ahed!” (per la traduzione, se ne avete bisogno, andate su Google Translate. Non funziona, ma in compenso vi fate un sacco di risate.)
E perciò, superato questo inutilmente funambolico preambolo, arrivo al dunque: ma voi, potendo scegliere, con chi suonereste? A chi vorreste “dare del tu”? Per quanto mi riguarda, io avrei una lista lunghissima di “amici”, nonché di “amiche” (pianiste, per esempio: suonare con/per Diana Krall sarebbe fantastico). Ma la domanda ve l’ho fatta io, quindi per educazione tocca a voi rispondere. Quindi, dichiaro ufficialmente aperte le danze.
Per concludere, dico anche che proverei una grande emozione a suonare con tutto i miei secolari e vecchi amici di Accordo: Alberto, Peppuzzo, Luca Jurgen, Guido, Charlie, tutti gli “storici” e tutti quanti voi che leggete. Farei una jam lunga da qui a quando ci scocciamo (cioè mai), facendo persino le canzoni di Carosone. Tanto la notte è lunga, e che teniamo da fare? E mi dichiaro oltremodo orgoglioso del fatto che SHG venga a casa mia. Lo aspetto con ansia, e sono certo che sarà una cosa fichissima. Spero di “vedere” tanti di voi, di rivedere amici che non vedo da tempo, e di dare e ricevere tanti abbracci. E a coloro che forse non potranno venire (ciao Fede) dico che ci saranno comunque. Vabbé, tanto per ripetermi (riciao Fede), ora metto via il pacchetto di Kleenex e imbraccio una seicorde. Sono appena le ventuno, è venerdì, e la notte è lunga. Del resto, che tengo da fare? Mi immagino una jam con Jimmy. Facciamo ovviamente “Stairway to Heaven”, ed è la migliore versione di sempre. Tanty Graffy a Tutty. |