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ANTI-SHRED Night la parola ai protagonisti - Giacomo Castellano
ANTI-SHRED Night la parola ai protagonisti - Giacomo Castellano
di [user #116] - pubblicato il

Fervono i preparativi per SHG Salerno e si avvicina anche l’ANTI-SHRED Night che infuocherà il palco del Teatro Vittoria la sera di sabato 4 maggio. Gianni Rojatti, Giacomo Castellano, Claudia Costantino, Lorenzo Feliciati ed Erik Tulissio si avventureranno in un repertorio a cavallo tra punk, grunge e alternative per un evento gratuito offerto da Ibanez e Lickit. Abbiamo raggiunto Giacomo Castellano per una breve intervista, eravamo curiosi di sapere qualcosa di più del travagliato rapporto che lega uno shredder come lui al punk più sanguigno e soprattutto volevamo notizie riguardo dei rumors su una interessante collaborazione
Fervono i preparativi per SHG Salerno e si avvicina anche l’ANTI-SHRED Night che infuocherà il palco del Teatro Vittoria la sera di sabato 4 maggio. Gianni Rojatti, Giacomo Castellano, Claudia Costantino, Lorenzo Feliciati ed Erik Tulissio si avventureranno in un repertorio a cavallo tra punk, grunge e alternative per un evento gratuito offerto da Ibanez e Lickit.
Abbiamo raggiunto Giacomo Castellano per una breve intervista, eravamo curiosi di sapere qualcosa di più del travagliato rapporto che lega uno shredder come lui al punk più sanguigno e soprattutto volevamo notizie riguardo dei rumors su una interessante collaborazione


Fa specie vedere un chitarrista e virtuoso come te cimentarsi in un repertorio così alternativo. Eppure, sembra esserci un sottile filo comunicante tra shred e punk: Paul Gilbert e Marty Friedman si sono, per esempio spesso, cimentati con questo genere…
Come è nata questa cosa? Per te sarà una sfida e un esercizio di stile o sei davvero coinvolto in questo repertorio?

Non si tratta assolutamente di un esercizio di stile! Adoro il rock in tutte le sue forme, il punk rock non rappresenta un’eccezione. Ricordo che a casa, quando ero piccolo, si ascoltavano i Police, Frank Zappa, I Ramones, i Led Zeppelin ed altre band anni 70, mentre fuori, con gli amici, stavamo attraversando l’epoca del metal, della new wave, del punk e del Gothic. All’epoca non suonavo neanche!
Quel background non è mai stato dimenticato e se si presenta l’occasione giusta arriva fino alle corde della chitarra ed entra perfino nelle composizioni.

A ben pensarci però già con la Nannini ti eri cimentato in parti di chitarra
punkeggianti. Per non parlare della tua collaborazione live con Marky Ramone.

Si tratta infatti di due esempi di occasioni giuste! Gianna è cresciuta con il Punk inglese e brani come “Latin Lover” o “Scandalo” risentono di quelle influenze. Marky Ramone? Cosa aggiungere! Lo hanno inventato loro il Punk Rock!


Nominaci tre dei tuoi guitar hero della scena punk, grunge, alternative.

Johnny Ramone, Kurt Kobain, Johnny Greenwood, quest’ultimo inteso ovviamente come alternative


Nella stessa serata presenterai anche brani del tuo disco.
I repertori sono radicalmente differenti. Userai la stessa strumentazione? Cosa cambierà?

Il mio primo cd sta vivendo una “nuova giovinezza”, grazie alla recente ristampa ma si tratta pur sempre di un disco uscito molti anni fa, un lavoro contaminato da ascolti ben diversi rispetto a quelli citati sopra. La strumentazione sarà esattamente la stessa, quel che cambia è l’approccio ed il linguaggio. Per il concerto Anti-Shred basteranno due preset, mentre per i miei brani la scelta dei suoni è più articolata. Questo non vuol dire che sia per più curata, si tratta semplicemente di linguaggi diversi, ognuno con le proprie caratteristiche sonore e stilistiche.

Che chitarra o chitarre pensi di suonare quella sera?
In alcune foto recenti impugni una RG con tastiera in acero. Che feeling hai con questo legno?
Quali sono le caratteristiche di suono che ne evidenzieresti e che ti piacciono

Ibanez AT 100 per i brani più blues rock e Ibanez RG 1670 per tutto il resto, quest’ultima è proprio quella a cui ti riferisci! Da quando ci ho montato il Dimarzio Super Distortion è diventata la mia preferita!
La sensazione è quella di avere sotto le dita uno strumento da rock’n’roll/metal/punk/raggae/grunge! Al momento è la mia chitarra totale! L’acero conferisce un certo tipo di attacco che in questo momento mi piace avere e la forma del manico è la stessa dell’FR con cui mi trovo molto bene!
Devo ringraziare un amico comune per la dritta su questa chitarra!

ANTI-SHRED Night la parola ai protagonisti - Giacomo Castellano

Negli ultimi mesi ti abbiamo visto molto coinvolto nella chitarra strumentale e nella tua carriera solista.
Questo ci fa molto piacere, ci permette di tornare a sentire un cavallo di razza come te calato nel contesto musicale in cui può esprimersi più liberamente: il Rock…
Ci parli di questa tua fase artistica?

Ti ringrazio per il complimento! Negli ultimi tempi ho ricominciato a sentire la necessità di suonare la chitarra in un certo modo, mi mancava la tecnica solistica di qualche anno fa e sentivo l’esigrenza di tornare a comporre musica originale! È dal 2010 che colleziono idee musicali, licks, riff e brani interi che spero di organizzare in produzioni complete, sia discografiche che didattiche. È passato molto tempo dall’ultimo disco, per non parlare dei metodi per chitarra! Si sono susseguite tante vicende, belle e brutte, che hanno fatto si che arrivassi a completare un certo percorso solo adesso e non lo ritengo del tutto un male.
I lavori svolti in questi anni con i vari artisti con cui ho collaborato, mi hanno fornito un’esperienza che adesso posso utilizzare per i miei progetti.

Tu che hai vissuto in prima persona la rivoluzione shred dei vari Kotzen, Vai, Becker (contribuendo coi tuoi metodi a farla attecchire nel nostro paese) che differenze noti tra quella scena musicale e quella strumentale attuale?

Credo che siano stati rimescolati certi elementi già esistenti contribuendo alla nascita di nuove combinazioni stilistiche. Personalmente ritengo sia questa la ricetta del presente e del futuro: un “mix di stili” che riguarda sia la tecnica chitarristica che la composizione pura, una contaminazione finalizzata alla creazione di nuovi suoni e nuovi approcci partendo da matrici esistenti, inserendo elementi provenienti da generi ben lontani dal classico stile chitarristico rock fusion a cui siamo stati abituati dalla seconda metà degli anni 90.
Esistono già molte band (talvolta strumentali) che cercano nuove formule personali e vedo molto interesse anche da parte di persone non esattamente esperte del genere chitarristico.

Stai consolidando sempre di più il tuo rapporto con Thomas Lang. Un connubio che ci auguriamo davvero cresca sempre di più. Ce ne parli? Cosa bolle in pentola?

Nel corso degli ultimi anni ho realizzato con Thomas diversi progetti piuttosto interessanti che spero vedano la luce presto. Partecipai anche al progetto intitolato “Terabite” (http://www.myspace.com/terabitemusic) che vedeva, oltre a Thomas Lang, anche Nick Di Virgilio alla voce ed altri ospiti illustri come Terry Bozzio e Matt Malley (Counting Crows). Non so cosa sia successo, non credo sia andato oltre la semplice pubblicazione digitale! Personalmente non mi convinceva molto la produzione, mentre il contenuto musicale aveva elementi interessanti.
In un futuro ormai prossimo Mr. Lang si metterà all’opera sui miei brani! Finalmente!

Stai lavorando al tuo nuovo disco. Qualche anticipazione?

Esatto, i brani di cui parlo sopra faranno parte del mio prossimo disco. Posso anticiparti che sarà un disco molto più rock oriented del precedente, forse più semplice ma anche più adatto ad essere portato dal vivo anche in trio, cosa impossibile con Cutting Bridges!

Altri progetti nei quali sei coinvolto?

ehm, avrei in ponte una collaborazione con un duo di Udine, fanno del metal, dubstep, punk, prog ma non so se li conosci!
Abbiamo in mente un EP strumentale con un combo particolarmente interessante!
Non anticipo altro, se vuoi sapere di più ti do il numero di uno di questi ragazzi friulani e parli con loro!

Il giorno dopo il concerto ci sarà SHG, uno dei più grandi Guitar Show europei. Ti piace bazzicare alle fiere? Hai molti trascorsi come dimostratore?

Ho iniziato dimostrando le Carvin nel 1991 ma all’epoca ero organizzato male e sinceramente non ero un bravo dimostratore. Il susseguirsi di tour degli anni successivi contribuì a rendermi per anni un grande assente ai vari eventi fieristici, pur essendo comunque attivo sul territorio nazionale con le mie clinic e con le demo per i marchi con cui collaboravo. Dal 2002, con Elixir, ho ricominciato ad essere un po’ più presente ma all’epoca vivevo in Spagna e la logistica era complessa e costosa! Poi con Dragoon e Masotti la mia presenza si incrementò gradualmente senza mai però arrivare ad essere un habitué. È quindi da tempi più recenti che sono tornato ad interessarmi attivamente alle fiere e mi piace sia visitarle, sia partecipare come dimostratore.
Sono occasioni di lavoro molto importanti e divertenti in cui è possibile vedere tutte le novità del mercato, ottenere un po’ di visibilità extra ed incontrare un sacco di amici e colleghi con cui scambiare un quantitativo notevole di informazioni.

Posso garantirti di essere orgoglioso di partecipare a questa prima edizione del SHG a Salerno insieme ai Dolcetti e Ibanez! Ci divertiremo da matti!


Giacomo Castellano assieme a Gianni Rojatti, Erik Tulissio, Lorenzo Feliciati e Claudia Costantino sarà uno dei protagonisti dell'ANTI-SHRED Night che infuocherà il palco del Teatro Vittoria di Salerno. Una serata all'insegna del rock più viscerale, un mix perfetto di grunge, punk e alternative. Un evento gratuito presentato da Ibanez e Lickit, degno antipasto per il primo SHG Salerno.
giacomo castellano interviste shg salerno 2013
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