La Regione Campania punta molto sulla crescita delle attività artistiche e musicali. Il consigliere Gennaro Salvatore, dell'assessorato istruzione scolastica Regione Campania, spiega al convegno "Il Sud Riaccende La Musica" l'iniziativa della Regione per il rilancio della musica al Sud. A seguire il suo intervento.
Quando ho appreso che questo incontro sarebbe stato trasmesso in streaming, mi è venuto di riflettere su come oggi, all'interno di ogni famiglia, ci si riesca a collegare con il mondo intero attraverso le nostre risorse tecnologiche ma, contemporaneamente, anche a come si finisca per creare un clima di solitudine all'interno delle mura domestiche. Ognuno si chiude nella propria stanza, coi propri apparecchietti, e dialoga con loro piuttosto che con il fratello o la sorella.
Questo secondo me è uno dei grossi temi che abbiamo davanti.
Perché ne parlo qui? È perché quale miglior motore per la socializzazione può esserci, se non la musica?
Io ricordo che a scuola avevamo l'ora di musica, senza contare che tra i ragazzi di quell'età, negli anni '70, c'era l'abitudine di formare piccoli gruppi musicali. Era un fatto molto diffuso su tutto il territorio, e non c'era classe in cui gli studenti non si organizzassero tra di loro per suonare e socializzare attraverso la musica. È un'abitudine che negli anni si è persa, forse un po' con l'avvento delle tecnologie, un po' con l'avvento di Internet.
Da un lato, probabilmente, questo ha ridotto un percorso di socializzazione, ma dall'altro lato credo abbia anche influito notevolmente sul mercato dei fruitori della musica.
È superfluo ricordare che ci troviamo in una Terra in cui la Musica è sempre stata al centro di tutto, con il jazz mediterraneo, con i Conservatori, mentre ora immette sul mercato prodotti bassa qualità. È questo il grande problema con cui ci dobbiamo confrontare e rispetto a questo, secondo me, si possono seguire due strade.
La prima è chiedersi cosa possano fare le Istituzioni in questo settore. È stato già detto: si tratterebbe di prestare maggiore attenzione alla Musica all'interno del percorso scolastico.
Ed in questo oggi la Regione Campania può fare la sua parte.
Forse per la prima volta dopo molti anni, infatti, nella Legge Finanziaria di alcuni giorni fa troviamo un articolo a riguardo. Per la precisione al comma 52 possiamo leggere: "
Le maggiori entrate derivanti dall'emissione di ruoli per il recupero delle tasse automobilistiche non accertate fino al 31 dicembre 2011 […] sono per cassa destinate al finanziamento delle Università campane, nonché delle Istituzioni dell'Alta formazione artistica e musicale campane"
Ciò vuol dire che la Regione può essere veicolo per un contributo al settore, attraverso le attività di formazione. E la formazione professionale può essere lo strumento per accompagnare questo processo.
Tuttavia non è sufficiente fare un articolo di legge, perché ciò crea solo fondi da utilizzare. Sta invece al mercato e alle organizzazioni promozionali sapersi raccordare all'Ente pubblico e saper poi utilizzare i fondi per tradurre questa piccola disponibilità in un'occasione di rilancio per il settore.
Questa è la seconda parte della soluzione al nostro problema: all'iniziativa pubblica è indispensabile che si affianchino le imprese e che esse facciano ugualmente la loro parte.
Solo così si può pensare di potenziare un mercato che possa raggiungere sempre nuovi bacini di utenza.
Gennaro Salvatore