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Les Paul Peace: pace e rock
Les Paul Peace: pace e rock
di [user #16167] - pubblicato il

La Peace è una Les Paul atipica, che punta molto sull’estetica. Sembrerebbe quasi realizzata da un hippie nel '69 e invece è prodotta in serie, in diversi colori accomunati da scelte grafiche quanto meno particolari e a tratti discutibili. L'abbiamo messa in mano a Quaini e alla sua folta c... ollezione di riff.
La Peace è una Les Paul atipica, che punta molto sull’estetica. Sembrerebbe quasi realizzata da un hippie nel '69 e invece è prodotta in serie, in diversi colori accomunati da scelte grafiche quanto meno particolari e a tratti discutibili. L'abbiamo messa in mano a Quaini e alla sua folta c... ollezione di riff.

Difficile non soffermarsi sulle chincaglierie estetiche che abbelliscono, a seconda dei gusti, la Les Paul Peace. Il simbolo della pace la fa da padrone. Lo troviamo multicolore sui potenziometri, inciso nelle viti del ponte e in lettere sullo stop tail. Sotto a questo sfoggio di arte hippie si nasconde in realtà una vera Les Paul con tutte le forme al posto giusto.

Un bellissimo top leggermente fiammato cela un traditional weight relief, che alleggerisce il mogano del body senza però essere invasivo come le camere tonali del modern WR. Il peso in meno rende la Peace sicuramente più comoda da indossare, intervenendo in modo non certo invasivo sul sound. Il manico incollato a 22 tasti è anch’esso in mogano con tastiera in palissandro. Al dodicesimo tasto è piazzato l’ormai consueto segnatasto celebrativo per il 120esimo anniversario di casa Gibson che, diciamolo, non perde mai occasione di festeggiare le ricorrenze.

Come l’estetica ci ha già chiaramente indicato, la Les Paul Peace è dedicata agli anni ’60. La dotazione tecnica, quindi, è stata scelta a regola d’arte per far sì che ogni dettaglio rispondesse perfettamente ai canoni del decennio, senza diventare esattamente una reissue.

Il manico è uno slim taper, sottile e scorrevole. L’elettronica è standard, due volumi e due toni tengono insieme i due humbucker '61 con cover cromate. I due pickup hanno un output non esagerato e riescono a giostrarsi bene anche sui puliti, evitando di saturare subito le valvole del pre. Completa l’estetica la cover copri truss rod bianca, in perfetta sintonia con il look freakettone dello strumento. Ultimo accessorio montato di serie sulla Peace, decisamente fuori tema con gli anni ’60, è l’accordatore elettronico Min-ETune, che desta amore incondizionato oppure odio profondo a seconda dei casi.
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Per la prova, la Les Paul Peace è stata collegata a un Divided #13 da un lato e a Michele Quaini dall'altro.
Si parte con il pulito e l’humbucker al manico. Avere tra le mani una Les Paul e suonare con un clean delicato che per nulla tende a crunchare, lo ammettiamo, non è una cosa che capita spesso. In questo caso, nonostante l’assenza di uno split coil, non si fatica a suonare pulito. Il sound però, a differenza di quello che ci si aspetterebbe, non è carico di basse, ma anzi è bello presente sulle medie. Per contro, il '61 al ponte non aggiunge una botta esagerata sulle alte. Il suono resta tondo e morbido, garantendo clean credibili e alla bisogna perfino funky.

Dopo dei clean molto limpidi e corposi, la distorsione ci ha lasciato un po’ perplessi sulle prime. Il pickup al manico, nonostante i bassi non esagerati, tende a impastare lievemente il suono restituendo, soprattutto ad alti livelli di guadagno, un distorto non molto intellegibile. Al ponte, però, la situazione è completamente ribaltata. La quantità di medie più elevata aggiunge quella brillantezza che serve a districare le note e renderle più apprezzabili. La Peace resta una chitarra dedicata agli anni ’60, quindi se fuzza un po’ non guasta. Anche i crunch presentano lo stesso problema, anche se in maniera ridotta.


La Les Paul Peace, come accennato da Michele nella presentazione del triplice test, è quella che a livello sonoro ci ha sorpreso di meno. Il carattere più marcato di Signature e Standard probabilmente la fanno apparire meno performante sulle distorsioni. Decisamente apprezzabili, i clean non ci hanno per niente deluso, anzi. La LPP è una chitarra che o la si ama o la si odia, e il fattore estetico incide molto.
Ci aspettiamo che, a fronte dei 2300 euro richiesti per l’acquisto, in molti le preferiranno la Standard o la Traditional. Se invece il Peace and Love è la vostra filosofia non fatevi scappare l'occasione di provarla, perché tra le mani avrete comunque una signora Les Paul.

Maggiori info e dettagli.
chitarre elettriche gibson les paul peace
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A me sembra che sferragli ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 17/07/2014 ore 17:54:27
A me sembra che sferragli un pò troppo per una Les Paul... Ma un video di sicuro non aiuta... Esteticamente è carina...
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E' bella...
di swing [user #1906]
commento del 17/07/2014 ore 21:41:35
...ma probabilmente è solo bella :)
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Onestamente....
di BlackST [user #41209]
commento del 18/07/2014 ore 01:30:35
...è troppo kitsch (volevo scrivere "ridicola" ma non ne ho avuto il coraggio...) con tutti quei simboli e la scritta sul ponte.... Non so, per me la Les Paul è troppo un mito per vederla conciata come un furgoncino volkswagen!
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Stile?
di trimmer741 [user #41394]
commento del 18/07/2014 ore 01:33:5
Niente da dire sul suono ma l'estetica è terribilmente banale. Senza fantasia e senza un minimo di stile. A prescindere che l'idea piaccia o meno, il tema "peace&love" meritava un minimo di considerazione in più ...soprattutto di questi tempi.
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Re: Stile?
di Claes [user #29011]
commento del 18/07/2014 ore 09:25:10
Da flowerpoweriano pizzichedelico convinto la trovo (purtroppo) molto brutta :( Spero che ne facciano una "normale" - i pick-ups sono interessanti.
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la scritta sul ponte è ...
di thyeah [user #40067]
commento del 18/07/2014 ore 09:42:04
la scritta sul ponte è la cosa peggiore
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Secondo me...
di monco80 [user #36732]
commento del 18/07/2014 ore 21:01:06
...va bene a chi serve per salire sul palco e oltre a fare musica, deve anche fare un po' di scena! La chitarra sicuramente non fa una piega sia come qualità sonora che costruttiva (specialmente se costa 2300€...), poi l'estetica è soggettiva...
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Tra tutti i modelli 2014 ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 18/07/2014 ore 22:43:08
Tra tutti i modelli 2014 è quello che mi piace meno... De gustibus...
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D quello che si può ...
di helloween [user #27122]
commento del 21/07/2014 ore 12:31:54
D quello che si può capire da un video di due minuti il suono mi piace. È impressione mia o a tratti, al manico, sento un morbido twang? Me gusta il suono! Esteticamente? Bah non la comprerei! Sono comunque abbellimenti che chiunque può apportare in una normale standard, secondo me....
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