Un combo ha il vantaggio di racchiudere tutto l'amplificatore in un unico contenitore dall'ingombro più contenuto rispetto a un sistema con testata e cassa separate, ma il desiderio di un peso inferiore potrebbe portare nella direzione opposta: è consigliabile trasformare un combo in una testata?
Sono alla ricerca di un parere tecnico sulla seguente questione: è possibile (leggi, soprattutto, "è una buona idea") ricavare dal proprio combo una testata e cassa?
Il motivo è il seguente: possiedo, con soddisfazione, un Peavey Classic 50 212. Mi trovo bene, i suoni mi piacciono, tuttavia per dei problemi alla schiena fatico a trasportarlo, sono obbligato a chiedere al batterista o eventuali amici in zona di caricarlo e scaricarlo dalla macchina.
Avevo pensato di cambiarlo, passare a una soluzione testata più cassa (o addirittura rack), poi mi sono ricordato di un articolo di un Accordiano che aveva diviso il combo stesso, con l'evidente vantaggio di dividerne il peso.
La, o meglio le domande sono queste, quindi:
- è possibile dividere un combo senza perdere qualità del suono (non parlo di un'operazione fai da te, non ne avrei le competenze, nel caso mi rivolgerei ad un tecnico)
- è un'operazione particolarmente costosa? Ossia, spenderei di meno a vendere il combo e ricomprare tutto?
Risponde Lorenzo G. di e : da ormai più di 25 anni modifichiamo combo in testate non per avere lo stesso risultato, ma per averlo migliore.
Di fatti un combo cerca di mettere insieme testa e cassa, un compromesso insomma, ma non senza problemi. Di sicuro suona a modo suo rispetto a testa cassa, e quindi può piacere o no, ma per prima cosa ha maggior ingombro, maggior peso, minore trasportabilità, minore versatilità e sopratutto maggiore manutenzione causata dalla costante sollecitazione dei componenti (valvole in primis). Anche la resa della cassa di un combo è in qualche modo inficiata dal peso dell'ampli stesso che vi è integrato.
Purtroppo il tuo Peavey Classic 50 2012 è uno di quei combo che ha una struttura particolare, come i Fender serie Hot Rod. L'amplificatore è in "verticale" e difficilmente si guadagna trasportabilità montandolo esterno su un case di solo testata. Un Twin invece si trasforma facilmente. Per esempio un Marshall combo generalmente non è altro che una testata Marshall montata su un cabinet che prevede anche gli altoparlanti. A volte, tipo nei Marshall 800/900 combo con un solo cono da 12", l'amplificatore è più profondo e più corto di una tesa normale, il che mi piace perché crea delle testatine ancora più portabili.
Chiaramente non posso che consigliare l'uso di casse esterne. Per tanti fattori, suono compreso, per me è un must.