Il 27 ottobre scorso, si è svolta la seconda edizione dell'InsidEko che a distanza di due anni riapre le porte della propria sede di Villamusone vicino a Recanati, per presentare le nuove chitarre acustiche made in Italy. Erano presenti circa 100 chitarristi e insegnanti provenienti da tutta Italia, isole comprese, per vedere e toccare con mano le ultime novità di casa Eko.
E' stato possibile visitare a gruppi di circa 30-35 persone il laboratorio del liutaio Roberto Fontanot, alcuni uffici e il magazzino, prima di poter vedere alcuni strumenti storici e quelli della nuova produzione. Abbiamo solo intravisto invece il reparto dove viene eseguito il controllo qualità dagli strumenti che arrivano dall'oriente, perchè troppo impegnati con l'ultima spedizione. A fare da guida al mio gruppo, è stato direttamente Massimo Varini che insieme a Fontanot ci ha illustrato le caratteristiche delle nuove tavole, dove si è arrivati ad ottimi risultati di risonanza e leggerezza, delle meccaniche interamente in carbonio, leggere e precise e delle due barre sempre in carbonio che eviteranno deformazioni al manico.
Si è parlato della produzione in Cina dove sono costantemente presenti alcuni dirigenti Eko, della loro organizzazione in fabbrica voluta e gestita secondo standard europei, sia riguardo gli orari, sia per la loro retribuzione. Ampio spazio è stato dato anche alla scelte delle essenze lignee e alle restrizioni dettate dal Cities. Ne è venuto fuori un ritratto di un'azienda, certamente impegnata nella produzione di strumenti adatti a principianti e a chi cerca un buon muletto, impossibile al momento produrli in Italia, ma capace anche di costruire strumenti di ben altra fascia con caratteristiche e materiali innovativi, frutto di investimenti mirati.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo gentilmente offerto da Eko Music Group in un bel ristorante li vicino, è iniziata la discussione in aula per raccogliere proposte e suggerimenti degli insegnanti e le loro esperienze, ci sono stati interventi molto interessanti per la crescita e lo sviluppo di nuove leve chitarristiche, sempre più tecnologiche, che si ricollega a ciò che il fondatore della Eko, Oliviero Pigini, aveva fortemente voluto nei lontani anni '60, ovvero far crescere tanti musicisti appassionati che avessero poi insegnato a suonare la chitarra alle giovani leve.
A seguire, nel salone dove erano presenti gli strumenti, si è potuto provare le chitarre elettriche, i bassi e le acustiche della produzione recente, con Varini che ne illustrava le caratteristiche tecniche, in un'orgia di suoni tipica delle migliori esposizioni di strumenti. Foto di rito e saluti hanno concluso la bella giornata.
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