"Suonare per un artista come Angelo Branduardi mi permette di girare per l’Europa.
Non di rado mi è capitato di pernottare in dei grandi alberghi che ospitavano, nei miei stessi giorni, musicisti e batteristi famosi. Osservandoli con una certa curiosità osservai che tutti, avevo sempre con se grandi scorte di dischi, cd, libri, manuali.
Sembravano sempre profondamente curiosi, se non letteralmente affamati di nuovi stimoli, ascolti, conoscenze. E allora iniziai a fare uguale: cominciai ad approfittare di quei viaggi e di quelle permanenze in diverse città e alberghi per fare grandi spese di dischi, libri, metodi. Vedevo i grandi, musicisti famosi che avevo amato nei dischi, sempre coinvolti nel parlare di musica, confrontarsi su nuovo materiale letto, ascoltato e studiato.
Questo mi timolò molto e mi spinse a capire che quella ricerca costante, quello studio continuo, quella curiosità inesauribile era la strada per l’originalità, la via per l'ispirazione. Costruire una conoscenza talmente ampia da alimentare l’ispirazione, senza che niente ricordi troppo una sola cosa, tanto è frutto di suggestioni ampie e variegate."
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