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Attività

Smith Westerns - Dye It Blonde
di polaroidblog | 29 gennaio 2011 ore 15:08
Un paio d’anni fa, l’omonimo album di debutto degli Smith Westerns ci aveva conquistato per quel suo fascino trasandato, quel suo essere sostanzialmente un disco di garage rock suonato da ragazzi giovanissimi che volevano creare canzoni iper-orecchiabili. La componente pop veniva stemperata (o rinvigorita) in un bagno di salutare bassa fedeltà, finendo per andare a parare dalle parti del glam, con molto divertimento.
Ducktails – Ducktails III: Arcade Dynamics
di polaroidblog | 28 gennaio 2011 ore 15:00
Da quando è diventato alla portata di chiunque registrare dischi in maniera impeccabile e dal suono in apparenza professionale, grazie a software ormai comuni come Garage Band, Pro-Tools, Ableton, Cubase, Fruity Loops e chissà quanti altri domani, un numero sempre crescente di band indipendenti negli ultimi anni sembra rivolgersi all’estetica opposta, preferendo l’effetto vintage e polveroso dei quattro piste, una certa “precarietà” della strumentazione stessa, il rilancio del formato cassetta (o in alternativa, di vinili a tirature limitate per oscure etichette), a cui non di rado fanno da contraltare una deliberata negligenza e mancanza di rigore nella scrittura, quasi un sistematico disordine, il dissolversi dei contorni delle canzoni.
Tennis – “Cape Dory”
di polaroidblog | 26 gennaio 2011 ore 13:00
La storia che sta dietro questo album è tanto singolare e interessante quanto la musica e la band stessa: il disco è più o meno il diario romanzato del lungo viaggio in barca durato ben sette mesi che la coppia nella vita e nell’arte Alaina Moore e Patrick Riley ha compiuto su di un piccolo yacht nell’Oceano Atlantico. Non a caso la tracklist tiene il conto dei porti dove i due hanno fatto scalo, da "Bimini Bay" a "South Carolina" a "Baltimore", come tanti piccoli capitoli di una storia d’amore.
Wire – Red Barked Tree
di polaroidblog | 24 gennaio 2011 ore 15:12
Com’è noto, gli Wire hanno avuto un profondissimo impatto sul rock di fine Anni Settanta, ma per fortuna lo status di band di culto non ha mai avuto ripercussioni negative sulla musica continuamente prodotta nel corso della loro carriera. Alla fine del 1977, un anno cruciale per la musica, già denso di uscite importantissime, gli Wire pubblicarono “Pink Flag”, un tale concentrato di idee sul punk da oltrepassare la condizione di semplice raccolta di canzoni.
The Decemberists – The King Is Dead
di polaroidblog | 21 gennaio 2011 ore 12:00
Nonostante il titolo sia un evidente omaggio agli Smiths, poco o nulla dentro queste dieci canzoni rimanda alla storica band di Morrissey e Marr (tranne forse quando è troppo tardi, nella penultima “This Is Why We Fight”, dalla progressione ammaliante). Peccato, mi verrebbe da dire in prima battuta, ma non vorrei essere troppo frettoloso.
No Joy – “Ghost Blonde”
di polaroidblog | 19 gennaio 2011 ore 16:00
Le No Joy sono la prova che le relazioni a lunga distanza funzionano alla grande. Jasmine White-Glutz era andata ad abitare a Los Angeles, mentre Laura Lloyd era rimasta a Montreal.
Eternal Summers – Silver
di polaroidblog | 18 gennaio 2011 ore 12:00
Nicole Yun e Daniel Cardiff, dalla contea di Roanoke, Virginia, chitarra, batteria e le voci a rincorrersi tra le canzoni suonano un post-punk diretto e senza fronzoli, molto divertente.
Big Troubles – “Worry”
di polaroidblog | 16 gennaio 2011 ore 18:00
Si commetterebbe un vero errore a liquidare questo album come un sottoprodotto, un effetto collaterale dell’idea di musica già messa a punto dai My Bloody Valentine più di vent’anni fa. È vero, l’attacco delle prime due canzoni in scaletta, “Video Rock” e “Modern Intimacy”, sembra andare oltre i limiti dell’omaggio, ma quando cade questa maschera si scopre ben altro.
The Phantom Band – The Wants
di polaroidblog | 15 gennaio 2011 ore 08:30
Se i Phantom Band fossero riusciti a scrivere canzoni e ritornelli memorabili tanto quanto sono riusciti a curare il suono che percorre questo loro secondo album (provate ad ascoltarlo in cuffia), saremmo di fronte a un capolavoro.
British Sea Power - Valhalla Dancehall
di polaroidblog | 14 gennaio 2011 ore 19:00
Con i British Sea Power è sempre così: potete considerarli presuntuosi oppure visionari, magniloquenti oppure eccessivamente enfatici. Loro se ne usciranno sfacciati con un disco che nel titolo coniuga Wagner e la Jamaica. Per inciso: queste tredici canzoni non appartengono nemmeno lontanamente né alla musica classica né a quella reggae.
Temple Songs – Temple Songs
di polaroidblog | 08 gennaio 2011 ore 13:00
La musica indipendente nell’epoca della sua precarietà tecnica. Un disco in free download (reperibile all’indirizzo templesongs.bandcamp.com), un link in mezzo a milioni di altri, senza altre informazioni, senza nessuna storia a fargli da cornice. Non viene rivelato chi si nasconde dietro lo sconosciuto nome Temple Songs, né si indica alcun altro riferimento.
Shrag – Life! Death! Prizes!
di polaroidblog | 07 gennaio 2011 ore 19:00
Gli Shrag sono un quintetto di Brighton, e questo Life! Death! Prizes! (il bizzarro titolo deriva dall’assurda copertina di un magazine femminile capitata sott’occhio alla cantante Helen King) è il loro secondo album.
Air Waves – Dungeon Dots
di polaroidblog | 05 gennaio 2011 ore 18:00
L’unica influenza dichiarata sulla pagina MySpace di Air Waves è Neil Young. A voi giudicare se si tratta di schiettezza o presunzione, ma in effetti questo suo asciutto secondo album fa venire alla mente il nome del cantautore americano sin dalle prime note.
Motorama – Alps
di polaroidblog | 02 gennaio 2011 ore 19:00
Un magnifico regalo per tutti gli amanti del post-punk erede dei Joy Division, per tutti quelli abbastanza delusi dalle ultime prove degli Interpol, e per tutti quelli un po’ annoiati dalla piattezza di certi Editors: eccovi i Motorama, dalla Russia.
Minks – By The Edge
di polaroidblog | 01 gennaio 2011 ore 17:00
Funeral Song, Cemetary Rain, Our Ritual, Life at Dusk… Direi che già da questa infilata di titoli si può avere un’idea di quali siano i colori che avvolgono la musica dei Minks.
Vic Godard & the Subway Sect – We Come As Aliens
di polaroidblog | 31 dicembre 2010 ore 18:00
Nonostante la copertina piuttosto inguardabile, quel titolo “We Come As Aliens” vicino al nome di Vic Godard suona come un avvertimento ironico e al tempo stesso malinconicamente vero. Nel saturo panorama musicale presente, il cantautore londinese resta un alieno proveniente da un’epoca oggi a fatica comprensibile, un outsider, un veterano sottovalutato che mantiene uno stile invidiabile (ma non invidiato abbastanza, si potrebbe commentare).
The Vatican Cellars - The Same Crooked Worm
di polaroidblog | 27 dicembre 2010 ore 17:00
Hanno un nome che si ispira ad Andre Gide, nel il titolo dell’album citano Dylan Thomas, e definiscono la loro musica “noir folk”: si può avere già un’idea di cosa aspettarsi da questo bel debutto dei Vatican Cellars. Malinconiche ballate debitrici tanto di Nick Drake quanto dei Tindersticks, atmosfere solitarie e in chiaroscuro da sere in fondo all’inverno, e una naturale inclinazione per temi funerei, paesaggi desolati e cieli plumbei.
Gospel Music - "Duettes"
di polaroidblog | 24 dicembre 2010 ore 16:00
Forse per allontanarsi dallo sciame di critiche che si erano attirati (non del tutto giustamente) i giovani Black Kids con il loro debutto, e dato che la band della Florida sembra metterci più tempo del previsto per realizzare il “difficile secondo album”, il bassista Owen Holmes ha pensato nel frattempo di mettersi in proprio e rivelare al mondo la sua vera vocazione: scrivere piccole perle di indiepop che ti rimangono in testa per tutto il giorno a meraviglia, e la cosa ti fa pure sorridere.
Reading Rainbow – Prism Eyes
di polaroidblog | 23 dicembre 2010 ore 12:00
Partiamo da tutte le cose più o meno negative che possiamo dire di questo disco. Se avete vagamente familiarità con il suono di band come Best Coast, Dum Dum Girls o Wavves, “Reading Rainbow”, il secondo album del duo di Philadelphia Prism Eyes, vi sembrerà la cosa più prevedibile del mondo.
Il remake di Mellon Collie And The Infinite Sadness
di polaroidblog | 20 dicembre 2010 ore 12:00
Mellon Collie And The Infinite Sadness è uno dei capolavori riconosciuti degli Anni Novanta e non solo. La band siciliana degli Albanopower ha pensato di realizzarne un remake integrale e di regalarlo per Natale a tutti i suoi fan. Si intitola Mellon Collie And The Infinite Power.
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