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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Digitale e Analogico, una convivenza Possibile

di BEGNY [user #51884] - pubblicato il 29 giugno 2021 ore 11:44
Buongiorno Accordiani
 
Vorrei condividere la mia personale esperienza  maturata nel corso degli ultimi anni
Riguardo l’utilizzo delle pedaliere multieffetto e del possibile abbinamento con pedali analogici e confrontarmi con chi come me ne sperimenta la possibile  convivenza.
Suono Principalmente rock anni 70 e blues e in questi ultimi anni mi sono avvicinato con curiosità al mondo del digitale.
Possiedo la zoom G5n, Hotone Ampero, e Mooer GE 250 ed una pedaliera analogica con tutti gli effetti dalla compressione al riverbero. La pedaliera multieffetto sia in home che live mi concede Vantaggi e Praticità (Risparmio di spazio, Gestione dei Preset, basso rumore di fondo, Suono in stereo, ampia  scelta di simulazione ampli e cabinet ) ma perde in maniera evidente qualcosa rispetto classico suono analogico  (Carente autenticità degli overdrive, bassa dinamica, processore  con potenza limitata). Per compensare ai limiti di uno e dell’altro sistema e soprattutto per supportare la multieffetto nella gestione  di catene complesse (es compressore, Booster, Overdrive, Choorus, flanger, Ampli e cabinet di terze parti,  equalizzatore, Delay e riverbero) che fanno andare in overclock il processore, utilizzo in maniera alternata  i pedali di inizio catena (Compressore Booster e Overdrive) e di fine catena (delay e reverbero) in versione analogica. Questo mi permette di estendere in qualche maniera i banchi disponibili e di rendere il suono più autentico. Non tutte le pedaliere “digeriscono” in maniera ottimale i pedali analogici. Ho un buon riscontro con la Zoom e un po'  meno con le pedaliere di ultima generazione (Ampero e Mooer). L’ingresso di un suono già processato all’interno della pedaliera Multieffetto  procura un aumento di rumore comunque gestibile  ma anche un sensibile incremento nella credibilità del suono. Forse considerare analogico e digitale due mondi separati può essere un limite sia degli irriducibili nostalgici che dei tecnologici  ultramoderni. Del resto forse se Hendrix fosse in vita utilizzerebbe live un  Fractal Axe assieme al suo fidato wah Cry Baby.
 
 

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di Sykk [user #21196]
commento del 29/06/2021 ore 12:45:51
Quale multieffetto ti va in overload? (overclock è un'altra roba)
Io ho la GE250 e anche mettendo di tutto in catena non ho avuto problemi.
Ho fatto giusto domenica un confronto tra i pedali e le simulazioni, TS808 e Big Muff suonano un po' diversi ma se la sono cavata bene, quello che in digitale non mi è piaciuto è il phaser.
Delay e riverberi per me sono ottimi.
Io preferisco stare leggero perché tanto suonando nei pub non credo si apprezzerebbe la differenza, ma penso come te che un per professionista un sistema ibrido possa essere la scelta migliore, anche se forse Jimi resterebbe sul sistema vecchio stile come Gilmour o gli AC/DC... chissà, non lo sapremo mai.
Rispondi
di BEGNY [user #51884]
commento del 29/06/2021 ore 15:01:47
Pardon. Overload (sovraccarico).
La Mooer Non ha problemi di sovraccarico degli effetti però il suono di overdrive e distorsori personalmente non mi soddisfa. Sia Ampero (ottimi ampli e cabinet) che zoom vanno in overload principalmente quando utilizzo nello stesso suono overdrive e booster. Anche io Phaser e Chorus li preferisco senza dubbio analogici anche se devo dire che l'emulazione del phase 90 e del Ce2 nell'Ampero è di buona qualità. Utilizzo principalmente impulse response cabinet di terze parti che assieme ad Overdrive+Booster ed effetti ambiente sottraggono parecchie risorse alla macchina.
L'OCD Fulltone, Muff Ram, Blues driver sono pedali a cui non riesco a rinunciare.
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di Sykk [user #21196]
commento del 29/06/2021 ore 17:00:14
Mi sembra un'ottima soluzione questo tipo di integrazione, d'altra parte già così ti elimini l'amplificatore che è il grosso del peso che ci portiamo in giro.
Di IR di terze parti ne ho provate un po' ma devo dire che cercando bene tra quelle di fabbrica e imparando a sfruttare l'EQ parametrico ottengo risultati ottimi.
Rispondi
di BEGNY [user #51884]
commento del 29/06/2021 ore 17:11:54
Io Di solito utilizzo la simulazione di un Fender Twin o BassMan o comunque un amplificatore molto pulito
e ci abbino un ir cabinet Marshall corposo in modo da dare al suono un carattere pieno di armoniche. Poi aggiungo Overdrive, modulazione ed equalizzatore a 7 10 bande con regolazioni moderate. Anche nel digitale come nell'analogico la base per poter costruire il suono è comunque ampli e cabinet. Ho provato centinaia di ir per trovarne qualcuno che si adattasse al mio setup.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/06/2021 ore 15:43:28
Dal vivo ciò che conta non è il marchio o il portafoglio. Dal vivo ciò che conta è l'esperienza continua con la propria attrezzatura. La gente in generale distingue solo 2 suoni di chitarra: quella "normale" (classica, acustica e semiacustiche, genericamente non distorte) e quella "elettrica" (qualsiasi suono un po' compresso e oggettivamente distorto). Ben venga dal vivo tutto, dalla chitarrina cinese in regalo con i punti del benzinaio, alla Gibson R9, dalla pedaliera di Hello Kitty al Kemper, tanto nessuno ci capisce un cazzo.
Rispondi
di BEGNY [user #51884]
commento del 29/06/2021 ore 16:13:42
La triste realtà. Certo che adattarsi alla mediocrità di un pubblico qualunque non è un input positivo
per un musicista. Strumentazione e set-up dignitoso aiuta la riuscita della performance ed è comunque più stimolante.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/06/2021 ore 18:32:30
Io purtroppo ho questa esperienza
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