Cari Accordiani,
condivido con voi un'esperienza di cui spesso si sente parlare come "finita male" quando ci si imbatte nel classico truffatore dei mercatini dell'usato on line.
Se bene l'oggetto della compravendita non fosse una chitarra o uno strumento musicale in senso stretto, essendo anche un appasionato di consolle per DJ, mi è capitato poco più di due anni fa (prima dell'odiata pandemia) di rimanere folgorato, colpito dalla GAS per una consolle Pioneer messa in vendita sul noto sito di strumenti usati ad un prezzo abbordabilissimo ma neanche tanto, diciamo la metà della quotazione di una seconda mano. Perciò ricordo ancora come quella sera mi precipitai a fornire all'acquirente i miei dati per la spedizione dopo aver fatto un bonifico on line immediato, affinchè egli potesse verificare subito la bontà della transazione. Parliamo di 400 euro. Ovviamente prima di eseguire il versamento e concludere l'accordo avevo avuto un numero di telefono corrispondente a verità con il quale chattare con il tipo (che tra l'altro si era rivelato abilmente simpatico).
Il giorno successivo mandai un primo messaggio di buon ora per ricordargli di inviarmi il tracciamento una volta effettuata la spedizione ma per tutta risposta mi disse solo "si più tardi vado a fare la spedizione" e trascorse le ore della giornata scrivendogli successivamente mi rispose "scusa sto gudando non chiamarmi, tra un po vado a farti la spedizione". Fine delle trasmissioni, perchè alle mie successive chiamate o tentativi di contattarlo ero stato bloccato. Idem ogni volta che ho provato a richiamarlo con altri numeri. Nel giro di mezzo pomeriggio capii che qualcosa era andato storto, perciò corsi in banca per tentare di bloccare il bonifico ma invano. Infine mi decisi a recarmi dai carabinieri per sporgere denuncia con i pochissimi dati a mia disposizione (nome inventato, numero di telefono da cui i carabinieri estrassero la chat, ed un conto corrente che risultà essere quello di una carta prepagata). Le indagini adnarono avanti per alcuni mesi fin quando il tribunale mi scrisse che era stato proposto un decreto di archiviazione. Io feci spallucce e non ci pensai più. Dopo appena 40 giorni, ricevetti un'altra lettera dal tribunale secondo cui il PM veva rigettato l'istanza del GIP in quanto riteneva che ci fossero sufficienti elementi per mandare avanti le indagini e perciò sarei dovuto comparire. Mi affidai ad un noto avvocato penalista della mia citta, rappresentandogli la mia sfiducia in questa situazione ed il mio timore di andarci a perdere altri soldi in burocrazia e fare poi un buco nell'acqua, invece l'avvocato mi confortò e mi disse che era un caso in cui si sarebbe potuta avere giustizia, peroprio perchè il PM aveva compreso che non tutto è sempre "routine".
Per farvela in breve, l'anno scorso il furfante è stato acciuffato e rinviato a giudizio.
Giustizia è stata fatta, ed io ho ricevuto i soldi rubati più gli interessi legali e tutte le spese processuali sono state pagate dal tizio.
Con quei soldi, quest'anno sono riuscito a comprare, usata una nuova consolle :-)
Che dire: siate sempre oculati negli acquisti on line dai siti che non offrono garanzie, prendete sempre contatti telefonici diretti con i venditori, cercate di farvi avere quante più informazioniutili al loro rintracciamenteo ed utilizzate metodi di pagamento facilmente tracciabili in caso di problemi. Ma soprattutto, come ho imparato io, se si tratta di spendere molti soldi per un oggetto usato, val bene la pena andare di persona a visionarlo ed evitare ogni rischio collaterale.
Buon inizio 2022 a tutti |