Leo Fender già nella società K&F Manufacturing Corporation, un sodalizio dalla vita alquanto breve con Doc Kauffmann. aveva realizzato una Lap Steel, datata 1946 (ma alcuni dicono che il progetto risalirebbe al 1943) dal disegno simmetrico, cosa estesa poi alle successive Esquire e Broadcaster di fine 1949, anche se in queste, nella parte inferiore del body c'era la "Spalla Mancante" per accedere più facilmente ai tasti più lontani dal capotasto delle corde più sottili, cosa che fu conservata sia per il basso Precsion del 1951 e chitarra Stratocaster del 1954. Nel 1956, andato via quasi subito il socio, Leo, ridenominando la ditta come "Fender Manufacturing Company"e spostando la sede a Santa Fe Avenue, sempre a Fullerton, volle realizzare una chitarra "For Student" una 3/4 che costava poco e dotata di un diapason (o scala) di soli 22,5 pollici, seguita poco dopo dalla versione a 2 pickups denoinata Duo-Sonic, che nel 1964 furono entrambi dotate di scala 24 pollici e in più alla Duo-Sonic II venne successivamente montato un efficiente sistema tremolo-ponte fluttuante, diventando così la Fender Mustang (fine anno 1964, da molti considerata asimmetrica, ma io ce l'ho e di asimmetrico ho notato poco o niente, invece lo è molto la derivata Jagstang, posseduta ma per poco). Nel 1958 Leo volle realizzare una Solid Body" dotata di tastiera "Rosewood", scala 25,5 pollici, 2 pickus molto simili ai P-90, ma dotati di veri magnetini singoli, da molti chiamati "Saponette", con due possibilità di settaggio parte elettrica, questo per affezionare i musicisti jazz ad una sua solid body. Non ebbe un gran successo, anzi, però Leo nel 1960 adottò la sua forma asimmetrica, con spinta verso sinistra del body a parziale recupero del baricentro, ad un suo nuovo modello di basso, chiamndolo, guarda caso, Jazz Bass, cosa adottata anche per un suo basso successivo a 6 corde, con scala 30,5 pollici e dalla forma similiare ad una chitarra successiva, sempre derivata dalla Jazzmaster.compreso i pickups, però nella seconda versione del 1963 ( la prima del 1961 aveva in dotazione 3 Stratocaster con mascherina cromata), chiamato Fender VI. Anno 1962, sull'onda del successo della musica per ballo denominato "Surf" (da noi ci pensò Edoardo Vianello con la "Tremarella" però io preferivo i Beach Boys in "Surfin USA"), La nuova chitarra Fender fu chiamata Jaguar, molto simile alla Jazzmaster salvo la scala da 24 pollici al posto della 25,5, due pickups monobobine schermati e cambio pickup inferiore mediante 3 switchs al posto del commutatore a 3 posizioni... E adesso viene il bello!!! Io, da perfetto nostalgico quale sono, preso dai ricordi e premesso che di Jazzmaster ne ho solo avuto l'uso della chitarra di Luciano, mio chitarrista, anno 1969, ma avendo posseduto 2 Jaguar, una Custom Fiesta Red del 1966 ed una Sunburs del 1969, più anni di ricerca per trovare un Fender VI ad un prezzo abbordabile, nel 2014 ho acquistato per primo uno Squier VI Classic Vibe, poi, crepi l'avarizia, quest'anno alla Befana ed al mio compleanno, mi sono regalato sia la Squier Jazzmaster Classic Vibe che la Squier Jaguar Classic Vibe, costo complessivo del terzetto : € 450+370+310. Solo per una Jazzmaster Relic Fiesta Red Alfredo mi aveva chiesto € 3800.
|