VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Elettronica multipla, banjo tuners ed estetica al top: Jon Gomm sulla Ibanez JGM11
Elettronica multipla, banjo tuners ed estetica al top: Jon Gomm sulla Ibanez JGM11
di [user #116] - pubblicato il

Jon Gomm scarta e suona il prototipo dell’inedita JGM11 di produzione Ibanez, l’ultima arrivata nella nella serie di strumenti signature dedicata al talento della chitarra acustica moderna.
Può capitare che la collaborazione tra un artista e un marchio si limiti a un restyling estetico di un modello di punta. Altre volte si tratta di accorgimenti timbrici, più raramente funzionali. Ci sono poi rare occasioni in cui il musicista si serve del brand per dare vita a una visione unica, completamente al servizio della propria arte. Chitarristi come Jon Gomm sono interessanti non solo per le innegabili doti tecniche, ma anche - forse soprattutto - per il modo in cui riescono a metterle al servizio di una produzione musicale godibile per chiunque, anche per chi non è propriamente un nerd dello strumento.
La ricerca musicale va di pari passo con l’esplorazione timbrica, la selezione di strumenti più adatti a liberare la propria espressività fino a generarne totalmente di nuovi. È quanto è successo con Ibanez, per la terza volta, quando Jon ha sollevato il sipario sulla JGM11.



Terza di quella che ormai è diventata una fortunata serie di chitarre signature a lui dedicate, la JGM11 rappresenta la prima ad accantonare la finitura nera scelta per le tavole armoniche delle Ibanez di Gomm.
È anche la più vezzosa, dal punto di vista estetico, con un delicato lavoro di intarsio in legno sulla porzione più avanzata della tastiera. Questo, battezzato Passionflower in riferimento a uno dei suoi brani più celebri, posa su una tavola di ebano macassar, stesso legno adoperato per il ponte e per il binding che corre tutto intorno al top e al fondo.

Elettronica multipla, banjo tuners ed estetica al top: Jon Gomm sulla Ibanez JGM11

Rispetto alle precedenti JGM, gli elementi distintivi restano invariati, come la forma di una jumbo asimmetrica e la preferenza per un manico composto da cinque parti alternate per una stabilità eccezionale. A cambiare sono i legni, il sapore generale.
Qui, a comporre il manico ci sono degli strati di mogano e e acero, per un timbro morbido senza rinunciare a una buona trasmissione delle vibrazioni che valorizzi l’attacco delle note e regali al tutto una buona resistenza agli stress meccanici, componente essenziale per un musicista in tour, specie se intende esplorare accordature alternative e divertirsi con cambi d’intonazione istantanei sfruttando le meccaniche da banjo adottate per due cantini.
Queste sono la chiave in molti brani di Gomm: precise e pratiche grazie alla palettina sul retro, permettono di compiere intervalli ben definiti in un lampo mentre si suona, creando fioriture e melodie impossibili con uno strumento convenzionale.
La scala lunga da 25,75 pollici risulta ideale per accompagnare le accordature aperte e quelle che scendono molto in profondità nel range basso, garantendo al contempo note presenti e dal gran sustain.

Elettronica multipla, banjo tuners ed estetica al top: Jon Gomm sulla Ibanez JGM11

A donare la sua nuova voce al modello è una cassa interamente in legno massello dove, al posto del pau ferro usato su JGM10 e JGM5, le fasce e il fondo sono in mogano africano.
Resta la preferenza per l’abete sitka sulla tavola armonica, qui trattata ad alte temperature per vibrare con maggior libertà e regalare un’estetica calda nei toni del miele, valorizzata dalla finitura satinata sul davanti, a spezzare il gloss applicato sul retro. All’interno, il bracing è un X-M modificato con listelli in acero ancora una volta Thermo Aged.

Dalla buca, intorno alla quale corre una rosetta sottile sullo stile del nastro di Mobius, è possibile scorgere l’elettronica Fishman, con un sistema Rare Earth provvisto di pickup e microfono associato a un preamplificatore Power Tap Earth, controllo blend per dosare le voci dei trasduttori a piacimento e uscita stereo per amplificare separatamente i segnali.

Elettronica multipla, banjo tuners ed estetica al top: Jon Gomm sulla Ibanez JGM11

La JGM11 fa seguito alla JGM10 presentata all’inizio del 2021 e alla più accessibile JGM5 introdotta qualche mese più tardi. L’asticella torna ancora una volta ad alzarsi per puntare dritto a una fascia professionale, senza compromessi, che dalla pagina dedicata sul sito Ibanez traspare con una scheda tecnica di tutto rispetto insieme con la dotazione premium di una custodia rigida sagomata in fibra di vetro.
chitarre acustiche ibanez jgm11 ultime dal mercato
Link utili
JGM10 su Accordo
JGM5 su Accordo
JGM11 sul sito Ibanez
Mostra commenti     0
Altro da leggere
Fender all’ennesima potenza: le American diventano Ultra II
Calibri custom per stabilità e sound: le Ernie Ball Silver Slinky di John Mayer
Player II: il grande ritorno del frassino in Fender, e non solo
La Transacoustic diventa smart tra loop e Bluetooth
Harley Benton rilancia: stile Modern ancora più concorrenziale
Potenza Line 6 programmabile in uno stompbox: fuori il POD Express Edit
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?
M-Vave: profiling per tutti
Vintage V132: Les Paul style con un rapporto qualità-prezzo sbalordit...
Wiring Nashville su un kit Telecaster
Riprodurre il suono di George Harrison post-1968: ovvero come scaldo l...




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964