A un concerto, dietro il palco o tra gli stand di una fiera mentre ci si riempie gli occhi con gli strumenti più belli in circolazione, è difficile pensare a una bevanda migliore di una birra da sorseggiare tra un commento sul rig e uno sul chitarrista che lo imbraccia. La storia di si intreccia da tempo con la tradizione musicale italiana, e come il rock vanta un percorso genuino, fatto di esperimenti e passione, senza mai dimenticare le proprie radici. Sarà il suo menù a rinfrescare la due-giorni milanese di , il 16 e 17 novembre all'NH Milano Congress Centre di Assago, con punti ristoro strategici per gustarsi al meglio le esibizioni sui palchi o regalarsi un attimo di relax mentre si medita sul prossimo acquisto musicale.
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Accordo: Il mondo della musica e quello della birra vivono una relazione strettissima. Qual è il vostro rapporto con il settore musicale?
Baladin: Lo storico pub Le Baladin di Piozzo – da cui il birrificio ha preso il nome – è stato, per decenni, un palco ambito per la musica indipendente di ogni genere con i concerti live del mercoledì sera. Con lo stesso spirito si è continuato a esplorare il mondo della musica fino a ospitare importanti band che hanno scelto Piozzo e Baladin per produrre i loro dischi (Marlene Kutnz, Subsonica).
A: Nel mondo sempre più competitivo delle birre artigianali e speciali siete sempre stati rilevanti. Qual è il segreto?
B: Essere fedeli al prodotto iniziale continuando a innovarlo. Scegliere di non seguire le mode e creare gusti in cui la nostra community di appassionati Baladiniani si riconosce, mantenendo sempre fede al concetto essenziale di birra artigianale: un prodotto che racconti la filosofia, il pensiero, il sentimento del mastro birraio, l’artigiano.
A: Rispetto a quando il marchio Baladin è nato, quanto è cambiato il modo in cui date vita alle vostre birre?
B: Non molto. Al centro è sempre la nostra guida: Teo Musso, fondatore e mastro birraio. Chiaramente crescendo il mercato e lo staff riusciamo a sentire ancora di più il nostro pubblico e riusciamo a fare nostre anche le loro evoluzioni di gusto.
A: C’è un progetto specifico sul quale Baladin sta lavorando al momento?
B: Le nuove generazioni stanno esplorando con entusiasmo le birre a basso contenuto alcolico. La nostra sfida, sotto il nome di Botanic, è di creare sapori unici, fedeli alle caratteristiche della birra, utilizzando mix di botaniche innovative. Ovviamente proponendo un prodotto naturale.
A: Facciamo un gioco: quali birre della vostra produzione assocereste ai generi musicali rock, blues, funk, pop e metal?
B: Facile! Abbiamo in gamma la Rock’n’Roll, nata da una bella partnership di qualche anno addietro con la rivista Rolling Stone. Un birra di grande carattere, caratterizzato dall’uso del pepe. Un’altra birra è la POP, la prima birra artigianale italiana proposta in lattina. Il nome si ispira al concetto culturale e artistico del termine e vuole ispirare una birra che possa essere amata da tutti. Fresca è gustosa grazie al sapiente mix di luppoli aromatici che vengono utilizzati.
A: Qual è, nella vostra esperienza, la birra ideale per godersi un concerto?
B: Deve essere una birra che appaghi, saporita, leggera. Magari la nostra Nazionale, una blond Ale gustosa e 100% italiana con scorze di agrumi, coriandolo e luppolo coltivato nei nostri campi in Piemonte. |