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1959 Super Lead, JCM800, JCM900, DSL e JVM sono i nuovi pedali Marshall
1959 Super Lead, JCM800, JCM900, DSL e JVM sono i nuovi pedali Marshall
di [user #116] - pubblicato il

Da qualche tempo a questa parte sembra che Marshall abbia accettato che nel suo passato si ritrovano anche presente e futuro. L'eredità di Jim Marshall, e nello specifico di alcuni dei suoi amplificatori più famosi, sembra ancora oggi capace di costituire un'importante fetta di ciò che muove il mercato dell'amplificazione per chitarra, e il brand ha deciso di consolidare quell'eredità con sempre più decisione e forza.
Non molti giorni fa era stata proprio Marshall a svelare l'arrivo di una nuova linea di effetti per chitarra, ed oggi finalmente si possono vedere "faccia a faccia" e ascoltare in azione. Il marchio inglese li ha chiamati Reissue Pedals, e questo basterebbe per sapere cosa aspettarsi dai nuovi stompbox dedicati a 1959 Super Lead, DSL, JCM800, JCM900 e JVM. Amp-in-a-box è una definizione quantomeno calzante nel caso della novità firmata dal brand britannico che, dopo aver riesumato Blues Breaker, Shred Master, Guv'Nor e Drive Master, sembra voler mettere il carico sulla sua proposta di effetti a pedale.

1959 Super Lead, JCM800, JCM900, DSL e JVM sono i nuovi pedali Marshall

Black & gold e tanto rock'n'roll
Che la storia di casa Marshall sia da sempre associata al mondo del rock è noto anche ai sassi, ma con la nuova linea di pedali del brand si ha l'occasione di esplorare e ri-assaporare alcuni degli step fondamentali nell'evoluzione della distorsione. Sì, perché seguendo la linea evolutiva che ha dato i natali alle più famose creazioni del "Father of Loud", è anche possibile rivivere quelle che sono state le tappe salienti di un percorso che ha visto Marshall sempre in prima fila nel seguire i cambiamenti del suono della chitarra elettrica nella storia. E quindi, grazie a cinque nuove creazioni a pedale, si può ripercorrere la linea che ha portato le prime distorsioni a trasformarsi in suoni ben più affilati e definiti.

Amp-in-a-box oppure overdrive?
Quale scelta ha compiuto Marshall nel cercare di incapsulare il carattere dei suoi amplificatori in formato pedale? Quella dell'overdrive, oppure quella dell'amplificatore da avere sempre a portata di pedalboard? Senza dubbio la prima, ma ciò non esclude che con i nuovi stompbox di Marshall si possa avere sempre al proprio seguito molto del comportamento sonoro che caratterizza gli amplificatori a cui i pedali fanno riferimento.

Tutto prende il via dal 1959 Super Leadamplificatore il cui nome ancora oggi - dopo quasi 60 anni - riesce a far tremare le pareti. Per molti rappresenta le fondamenta del rock, e risulta difficile dare torto ad un pensiero simile. Marshall lo ha condensato in formato stompbox includendo la possibilità di dosare i due canali High Treble e Normal, con un Master Volume a condurre i giochi ed un controllo di Tone a rifinire la pasta sonora.



Secondo nella linea evolutiva, ma primo nel cuore dei più, è il JCM800. Alla pari del Super Lead il JCM800 incarna per molti chitarristi il suono del rock per antonomasia, un po' come se fossero due facce della stessa medaglia (e sotto molti punti di vista lo sono). Nella sua reincarnazione a pedale il JCM800 guadagna un controllo Sensitivity che nasce dalla presenza nell'amplificatore dei due input low e hi sensitivity. In buona sostanza questo controllo permette di spaziare fra suoni con più headroom e meno gain, e suoni molto più saturi e distorti. Marhsall afferma che il nuovo pedale riesce addirittura a spingersi oltre la soglia di distorsione massima di un JCM800 in formato amplificatore.



Spesso non compreso pienamente, anzi, spesso modificato dai chitarristi per avvicinarsi maggiormente al suo fratello JCM800, è bello vedere che per il 2025 Marshall abbia deciso di puntare molto sul JCM900 (ora disponibile anche come testata da 20w nella serie di amplificatori Studio). Nato dallo sviluppo del modello 800, il JCM900 offre un taglio molto sonoro più deciso e più affilato rispetto al suo predecessore. Il quantitativo di gain di cui è dotato è ingente, e non a caso nel corso degli anni è stato riscoperto come amplificatore hi-gain valido per un gran numero di applicazioni. Subito divenuto famoso per i suoi due canali, per il doppio controllo di riverbero e per il doppio master volume, il JCM900 in formato pedale non offre nulla di tutto questo. Della testata da cui è ispirato riprende il timbro, il gain, e sicuramente anche il fascino di reietto.



Tutt'oggi il DSL (Dual Super Lead) è considerato uno degli amplificatori moderni di casa Marshall, fatto curioso pensando che si tratta di un progetto presentato per la prima volta nell'ormai lontano 1997. Anche in questo caso Marshall ha optato per semplificare il più possibile la dotazione di controlli presente sull'amplificatore, e concentrarsi piuttosto sul ricreare il suo suono. Ciò si traduce nella presenza del solo controllo Deep utilizzabile per bilanciare il corpo delle medio-basse frequenze così come accadeva con il pulsante presente sui primi amplificatori DSL (divenuto un potenziometro sulle successive). Gain, Volume e Tone chiudono il quadro di un pedale che, come l'amplificatore di riferimento, vuole provare a incarnare quel carattere un po' retro-moderno che il Dual Super Lead sfoggiò nel giorno della sua presentazione.



Il pedale dedicato al modello JVM conclude la linea di stompbox presentata da Marshall. Amplificatore amato dai progressisti, discusso e mal sopportato dai puristi, in formato pedale torna con la stessa, magniloquente dose di gain che lo ha fatto conoscere al mondo. Per questa reinterpretazione Marshall ha deciso di includere un noise-gate integrato, caratteristica derivata dalla versione JVM che Satriani usò come base per la sua serie signature realizzata da Marshall. Indubbiamente un pedale che si rivolge maggiormente agli amanti del suono Marshall più moderno, ma potrebbe essere un buon modo per ricordare la grande versatilità di una serie che è troppo spesso passata sotto i radar di tanti a causa di una scheda tecnica considerata spesso troppo intricata.



Prezzi e disponibilità
Una delle notizie più interessanti riguardo alla serie di stompbox di casa Marshall è sicuramente il prezzo. €139,00 è la cifra richiesta per ognuno dei cinque nuovi nati, prezzo che colloca questi overdrive in una fascia di mercato accessibile a tutti. Una mossa estremamente gradita da parte del brand, che inizierà a rifornire rivenditori e distributori a partire dalla fine del mese corrente.
Sul sito web Marshall è possibile reperire tutte le informazioni del caso.

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di Doppio Malto [user #52847]
commento del 23/01/2025 ore 10:53:02
Belli sono belli (...per me!), il prezzo è effettivamente accessibile, se suonano bene non ci sarebbe motivo di rivolgersi a cloni cinesi... vedremo!
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 23/01/2025 ore 18:17:05
facilmente sono made in china pure questi
Rispondi
di _Spawn_ [user #14552]
commento del 23/01/2025 ore 11:04:03
Bellini...però che noia....🙄
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 23/01/2025 ore 11:35:52
Probabilmente saranno ottimi OD, ma non ho mai capito questa cosa di "simulare" ampli reali.
Voglio dire... se sti pedali li attacco ad un Fender Twin o ad Vox Ac30 o ad un Marshall etc... come fanno a dare lo stesso risultato?
Insomma, una trovata commerciale... ma che esiste da decenni... quindi nulla di nuovo.
Rispondi
di Doppio Malto [user #52847]
commento del 23/01/2025 ore 11:54:09
Beh, io la interpreto come... "Vuoi un pedale che simuli un suono Marshall? Te lo do io, che sono Marshall in persona", quindi implicitamente "chi meglio di me?". Entrano in un segmento di mercato che comunque esiste già e che ha come scopo quello di simulare i loro storici amplificatori. Direi che ne hanno diritto :)
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 23/01/2025 ore 12:20:42
Beh non sarà mai lo stesso risultato, chiaramente, ma ci dà molto vicino.
Quando usavo l'ampli a valvole nei Live, era (e ce l'ho ancora) un Fender Hot Rod Deluxe, e quando gli attaccavo in fronte un pedale di simulazione Marshall (e ce ne sono per tutti i gusti) il suono era molto convincente e simile a un Marshall.
Questi li fa l'inventore di quel suono, e direi anch'io che ne ha tutto il diritto.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 23/01/2025 ore 14:24:16
Non lo so... l'eq dei medi ad esempio tra un Fender, un Vox e un Marshall è così diversa che non capisco come possa essere "convincente" su tutti e tre... ma non avendoli provati, le mie sono solo speculazioni...
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 23/01/2025 ore 14:02:25
Esatto, inizialmente pensavo fossero un prodotto diverso, direi che "Amp-in-a-box è una definizione quantomeno calzante" è un'affermazione sbagliata nell'articolo.
Quello che probabilmente venderà meno è il JVM (un ampli con meno storia alle spalle), che invece secondo me è il più interessante avendo il noise gate integrato.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 23/01/2025 ore 14:23:31
Primo, se entri in un ampli molto pulito e flat funziona molto meglio. Secondo, entri nel mixer come con una pedaliera digitale, magari con in mezzo un cabinet simulator. Funziona.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 23/01/2025 ore 14:31:17
Sì, ne faccio più un discorso di EQ.
Ho ampli tipo l'orange che hanno una curva di EQ con i medi a bomba, e altri, tipo il Bugera, che invece è scavatissimo. Faccio fatica a credere che questi pedali, messi su questi 2 ampli, abbiano una risposta sempre e comunque stile Marshall credibile... ma magari mi sbaglio eh!
Comunque nelle demo dell'articolo li provano su dei Marshall... facile così... :)))
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 23/01/2025 ore 14:55:15
La tua obiezione, a mio avviso, è ultra-sensata, ed è pure il motivo che spiega la delusione di parecchi chitarristi che provano pedali che, sulla carta, dovrebbero emulare amplificatori storici, salvo poi farlo male. Io ne ho provati e ne ho costruiti parecchi, ed ho avuto risultati soddisfacenti solo in pochissimi casi, tant'è che ho optato, ormai da molti anni, per un overdrive il più neutro possibile, che mantiene la curva di equalizzazione più o meno intatta ed aggiunge solo gain e compressione.
Cito inoltre un'intervista a Mr Wampler (che di overdrive "emulanti" ne produce parecchi), dove lui stesso affermava che i suoi pedali erano progettati per suonare nel modo dovuto sul suo amplificatore (che credo fosse un combo Fender, non mi ricordo quale).
Aggiungo, infine, che sto attualmente usando con grande soddisfazione il Friedman BE-OD, che dovrebbe emulare l'omonima tastata, utilizzandolo però non come overdrive ma come preamplificatore.
Rispondi
di acora [user #11956]
commento del 23/01/2025 ore 15:22:05
Già, sul mio Brunetti Singleman ad esempio questo genere pedali sono ottimi
Rispondi
di Guiduz [user #51218]
commento del 23/01/2025 ore 13:26:20
Brava Mamma-Marshall che inizia una politica di riduzione dei prezzi. Speriamo che altri costruttori la seguano.
Rispondi
di Johnny92 [user #43424]
commento del 23/01/2025 ore 15:29:17
Mi riferisco all'ultimo video: ma che senso ha dimostrare un Marshall "amp in a box" collegandolo ad una testata e cassa Marshall?
Tra l'altro hanno pure rovinato il suono di quella testata.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 23/01/2025 ore 19:19:38
Risposta breve: nessun senso.

Risposta più lunga: nessun senso, orcaboia.

A molti dimostratori del web manca sinceramente il buon senso quando si tratta di fare dimostrazione di pedalanza. Una roba solo ti serve: un ampli che mangi i pedali come io mangio la luganega. Ci sono in giro ampli che fanno suonare bene praticamente qualsiasi stomp, perchè non usare quelli?

Risposta breve: bho

Risposta più lunga: bho, orcaboia.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 23/01/2025 ore 20:02:03
Settimana scorsa sollevavo lo stesso dubbio nei riguardi di un ottimo produttore italiano che propone in un overdrive il suono di una sua famosa testata formato pedalino per poco meno di 800 euro..
Non sono pochi..e non sono nemmeno tanti se mi restituiscono quello che promette.
Perché se posso portarmi a casa " quel suono lì ad una frazione del prezzo"... a me può anche stare bene.
Insomma... Se voglio il suono di Slash perché sono uno strafan e posso pagare per quel suono, però poi lo pretendo...
Non mi interessa cosa ci metti dentro per giustificare il prezzo... Valvole,.silicio...cartone pressato...pago per un suono.
Non mi puoi poi alla fine , quasi sottovoce dirmi che si, beh... il risultato finale può anche essere condizionato da cosa ci metti dopo, perché allora mi stai vendendo un altra cosa....
Sicuramente un ottimo pedale con un ottimo suono, come sono ottimi tutti gli altri prodotti...ma un altra cosa...
Altrimenti , incerto per incerto...a parità di prezzo, questi posso provarmeli tuttti 😂
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 23/01/2025 ore 21:20:06
Forse andrebbero provati nel return di un amplificatore bypassando lo stadio preamplificatore

Un pò come il "miracolo" del Boss Metal Zone ....
Rispondi
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