Ieri ho mantenuto una promessa fatta a mio figlio Thomas: l'ho accompagnato al Motor Show di Bologna.
Sarà stata la stanchezza ed il debito di sonno ma rispetto alle prime edizioni questa mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Sarà che la passione per l'oggetto automobile l'ho perso tanti anni fa e mi è rimasta solo quella per la tecnica e il design.
Sarà che ho visto tante esagerazioni (è quello che piace al pubblico?):
macchinoni enormi, potentissimi, troppi SUV, troppe gnocche bone (che c'entrano?), troppa discoteca (che c'entra?), troppe gare e "test drive", poche alternative al petrolio.
Speriamo che si concretizzi presto il mio sogno da ragazzino:
una macchinetta elettrica, unica e uguale per tutti, che viaggia autonomamente solo sui tratti non serviti da una specie di treno/tappeto rollante continuo che ti porta dappertutto, ad una velocità costante.
Esempio: parto da casa e voglio andare a SHG.
Prendo una macchina a caso, parcheggiata sotto casa, inserisco la mia tessera e la destinazione. Viaggio sui binari cittadini fino alla "stazione", dove la mia macchinetta viene inserita "al volo" sul treno che sta passando.
Dopo tre ore esatte arrivo a Milano (niente code, nessun problema con la meteorologia), vengo "scaricato" dal treno al volo e continuo sui binari cittadini fino all'Alcatraz.
Al ritorno prendo una qualsiasi macchinetta trovata nei paraggi (tanto sono tutte uguali e a disposizioni di tutti, basta pagare!)
Sono un visionario? Speriamo di no!