Oggi sarò serio e la cosa mi indispettisce; non perché io non sappia o non voglia essere serio ma solo perché in sei anni che frequento la Rete ho sempre cercato amicizie, svago, relax e ho lasciato che le cose serie rimanessero nel quotidiano, nei telegiornali, negli ambienti di lavoro, nelle Onlus.
Ma ieri, per la prima volta in sei anni, ho subito un attacco personale violento e senza motivo da una persona che non conosco; la cosa che mi ha toccato è che questa persona non ha messo in discussione le mie affermazioni, proponendomi un punto di vista alternativo, ma ha messo in discussione la mia vita, o meglio, il Bignami della mia vita, quello che IO ho deciso di far conoscere attraverso il mio profilo.
Il tutto è avvenuto all'interno del Blog "MYSPACE PIU' VELOCE, ARTISTA PENALIZZATO" del cantautore Enrico Nascimbeni (se clicchi sul link ascolta anche le canzoni, grazie!).
Ora, poiché ho stima per questo bravo artista nonché serio professionista, ho ritenuto di non insozzare il suo spazio alimentando un inutile battibecco; però ciò che è accaduto mi ha indotto a fare una riflessione:
Nel 2007, nel mondo occidentale e cosiddetto democratico esistono ancora persone (in questo caso molto giovani) disposte a partire per le Crociate, a fare le difese di ufficio del Clan (di presunti intellettuali e poeti), a prendere posizioni di principio per scacciare l'infedele, che ha il torto di essere l'infedele, per cui non ha importanza trovare altre motivazioni per combatterlo. Ci si attacca ad errori di scrittura (che faccio, ne sono conscio) ma non si perde tempo e "cellule grigie" per LEGGERE e cercare di comprendere.
La cosa che mi colpisce di più è che in un luogo come Internet, in cui lo scambio interculturale ed interraziale dovrebbero favorire l'evoluzione e l'apertura del pensiero, ci sono ancora persone che tendono a ricrearsi il loro microcosmo fatto di "muretti" giovanili in cui si vivono amori, antipatie, gelosie tutto rigorosamente nell'ambito ristretto del Clan.
Tutto questo mi fa tornare in mente "L'ombra dello scorpione" in cui già nel 1978 Stephen King profetizzava una umanità che avrebbe ricommesso gli stessi errori all'infinito sebbene una terribile epidemia gli avesse dato la possibilità di ricominciare tutto da capo.
Pace e Nutella.