di njuletto [user #7504] - pubblicato il 22 gennaio 2008 ore 14:57
Oggi inizierò il corso base di Voicecraft: sarà una immersione di tre giorni dalle 6 alle 10 di sera.
Ho portato con me un quaderno per gli appunti, una chiavetta usb che funge anche da registratore, la telecamera (che non so se mi faranno usare), gli spartiti di alcuni brani e qualche base su cd per mettere in pratica le cose che mi insegneranno.
Mi sento molto "fibrillo" come diceva il mio vecchio maestro di canto e carico di aspettative: cercherò di apprendere il più possibile (se quei miei due o tre neuroni rimasti me lo concedono).Ieri le prove del musical sono state parecchio confuse: mancava un cantante (che in alcuni brani ho sostituito io), qualcuno non ricordava dei movimenti e alcuni gesti (me compreso) e quindi è stata un pò disorganizzata.
Non è stata una prova perduta: ho interpretato molto meglio un brano dopo che insieme agli altri abbiamo concordato alcuni dei miei movimenti. Lo stesso vale per gli altri.
Uno dei brani ce interpretiamo a tre voci è venuto molto molto meglio della volta precedente.
Insomma su alcune cose siamo ancora in alto mare mentre su altre mi sembra che abbiamo preso la strada giusta.Ho portato alle prove un ragazzo che anni fa faceva karate con me: ho visto un filmato in cui si esibiva in una performance di break dance e gli ho proposto di fare parte dello spettacolo.
Lui ne è stato subito entusiasta: ha fatto una sorta di audizione con l'insegnante di ballo ed è andata più che bene.
I ballerini mi sembrano quelli meno motivati: sarà l'età (alcuni sono giovanissimi) o la voglia di goliardia ma ieri facevano solo confusione.
E' vero che ridere e scherzare aiuta a fare gruppo ma se questo preclude la possibilità di provare ciò che dobbiamo non va bene.
Ci sarebbe bisogno di una figura di organizzatore / regista che a noi manca: in questo modo ognuno si sente libero di fare a modo proprio e questo non credo che sia così positivo.Dalle mie parti si dice: "quann' 'nce stann' troppi uall' 'a cantà nun schiara mai juorno" (quando ci sono troppi galli a cantare non fa mai giorno).
Mi sa che è vero.
Oggi inizierò il corso base di Voicecraft: sarà una immersione di tre giorni dalle 6 alle 10 di sera.
Ho portato con me un quaderno per gli appunti, una chiavetta usb che funge anche da registratore, la telecamera (che non so se mi faranno usare), gli spartiti di alcuni brani e qualche base su cd per mettere in pratica le cose che mi insegneranno.
Mi sento molto "fibrillo" come diceva il mio vecchio maestro di canto e carico di aspettative: cercherò di apprendere il più possibile (se quei miei due o tre neuroni rimasti me lo concedono).
Ieri le prove del musical sono state parecchio confuse: mancava un cantante (che in alcuni brani ho sostituito io), qualcuno non ricordava dei movimenti e alcuni gesti (me compreso) e quindi è stata un pò disorganizzata.
Non è stata una prova perduta: ho interpretato molto meglio un brano dopo che insieme agli altri abbiamo concordato alcuni dei miei movimenti. Lo stesso vale per gli altri.
Uno dei brani ce interpretiamo a tre voci è venuto molto molto meglio della volta precedente.
Insomma su alcune cose siamo ancora in alto mare mentre su altre mi sembra che abbiamo preso la strada giusta.
Ho portato alle prove un ragazzo che anni fa faceva karate con me: ho visto un filmato in cui si esibiva in una performance di break dance e gli ho proposto di fare parte dello spettacolo.
Lui ne è stato subito entusiasta: ha fatto una sorta di audizione con l'insegnante di ballo ed è andata più che bene.
I ballerini mi sembrano quelli meno motivati: sarà l'età (alcuni sono giovanissimi) o la voglia di goliardia ma ieri facevano solo confusione.
E' vero che ridere e scherzare aiuta a fare gruppo ma se questo preclude la possibilità di provare ciò che dobbiamo non va bene.
Ci sarebbe bisogno di una figura di organizzatore / regista che a noi manca: in questo modo ognuno si sente libero di fare a modo proprio e questo non credo che sia così positivo.
Dalle mie parti si dice: "quann' 'nce stann' troppi uall' 'a cantà nun schiara mai juorno" (quando ci sono troppi galli a cantare non fa mai giorno).
Mi sa che è vero.