Ho il destino segnato dalla croce di Cassandra, avendo purtroppo previsto la maggior parte dei guai di natura economica che affliggono i paesi "in via di estinzione" - il G8 tanto per intenderci - in tempi non sospetti.
La goccia è traboccata quando mia moglie ha acquistato l'ultima edizione de l'Espresso - quella dei piloti/pirati dell'aria. Una tesi che sostenevo da enni era infatti che le comapgnie di bandiera ad un certo punto sarebbero schiantate sotto l'effetto duplice della loro leva finanziaria da un lato e dalla compressione die margini di profitto dall'altro. La conseguenza sarebbe stata che volare - in sicurezza e con tutti i servizi del caso - sarebbe nuovamente ritornata ad essere un'attività dei ricchi e comunque e necessariamente costosa, mentre si sarebbe aperto un divario di prestazioni e soprattutto sicurezza rispetto a quanto offerto dalle compagnie low-cost. Il tutto fedelmente confermato ora da l'Espresso.
La mia gentile signora mi ha fatto notare che dovrei trovare la maniera di inventarmi un lavoro - ben retribuito s'intende- quale "opinionista strategico" per testate specializzate.
Il mio gramo palmarès previsionale ad oggi purtroppo comprende:
la speculazione sulle derrate alimentari e le difficoltà di approvvigionamento (2005);
crisi socioeconomica del lavoro in EU ed US (2001-2002);
considerazioni sul futuro della sicurezza del traffico aereo (2003 credo);
considerazioni sull'impatto della volatilità derivante dal cambiamento climatico sulle attività agricole (2005);
crisi immobiliare USA e tracollo del sistema bancario (fine 2005);
fine dell'egemonia USA a favore di Russia + Cina (2004-2005);
emergenza di nuove forme di fascismo (economia, mercati, grandi società, Natale 2007) - gentilmente confermato poi da Paul Krugman al recentissimo festival dell'economia di Trento.
Purtroppo mi mancano le pensate ottimistiche... con un curriculum così forse mi conviene davvero andare a nascondermi prima che qualcuno decida di silenziarmi la materia grigia :-/
Scherzi a parte, visto che io sono tutt'altro che un erudito, un genio, un "professore" di sorta, quanto sopra dimostra che il cosiddetto buon senso sarebbe anche alla portata di chi decide del nostro futuro e che forse, per la sopravvivenza della parte migliore di quanto esiste al mondo nell'ambito del nostro essere umani, è necessaria una "rivoluzione interiore" dello spirito degli abitanti del nostro piccolo pianeta, pena il ritorno (temo veloce) ad un nuovo, barbaro medioevo.
Paul