Il 60mo anniversario dell'approvazione dei diritti dell'uomo coincide tristemente con la lettura di un blog interessante pubblicato nientemeno che sul quotidiano online del Financial Times a cura di Willem Buiter (http://feeds.feedburner.com/ft/maverecon), professore di economia e finanza alla London School of Economics. Il dettaglio è importante.
Due dei suoi recenti post trattano la questione della perdità delle libertà individuali, ed egli cita due casi precisi.
Il più recente caso è la richiesta del prestigioso istituto ai suoi professori di tenere traccia delle presenze e delle assenze degli studenti (tutti maggiorenni se non addirittura già professionisti avviati...) soprattutto ... stranieri. Il motivo si ritroverebbe in una richiesta del Foreign Office britannico, il quale vuole meglio monitorare chi soggiorna nel paese con fini di commettere atti di terrorismo. La posizione coraggiosa di Buiter è che egli continuerà ad opporsi con "atti di disobbedienza civile" a misure che trasformano la Scuola in un ulteriore avanposto di poteri governativi che in teoria già dispongono di servizi (poco efficienti, un po' casinisti, ma senza dubbio ben remunerati...) di controllo costituiti all'uopo - M6, polizia, servizi di immigrazione, oltre alla più alta concentrazione di telecamere CC da questa parte del mondo.
Nell'altro caso, Buiter sottolinea la temporanea detenzione (9 ore - il massimo consentito dalla legge attuale) di un parlamentare inglese, Damian Green, accusato di aver spifferato alla stampa vari misfatti del governo Brown - tipo l'aver assunto immigrati clandestini; di aver compilato una lista di nominativi di laburisti "ribelli" che non condviderebbero il desiderio del governo di estendere a 42 giorni (!) la "detenzione preventiva" in casi di sospetto terrorismo; la pubblicazione di una lettera del "home secretary" sulla corelazione tra recessione e recrudescenza della criminalità.
Sempre sul medesimo quotidiano di economia e finanza, un altro blogger Gideon Rachman viene assalito da fanatici americani bibbia-e-fucile, per e-mail e poi nei commenti del suo post, per aver asserito che la Crisi mondiale potrebbe portare ad un nuovo equilibrio planetario sotto l'egida di una sorta di governo supranazionale (chiaramente di stampo non-totalitario). Pensieri legittimi, ma reazioni - degli americani! - che somigliano alla triste fatwa emessa contro Salman Rushdie...
Torno a latitudini più prossime a me e leggo dei desideri di revisione della Costituzione da parte del premier italiano, che seguono di qualche giorno la bufera sui magistrati.
Proseguendo verso Est lo sguardo non può escludere i fatti che stanno accadendo in Grecia.
Ed alla fine di tutto mi chiedo - dove cazzo stiamo andando a finire? O meglio - in quale fase della storia stiamo ripiombando??
Felice anniversario, cari Diritti dell'Uomo....