No, non mi riferisco a queste (anche se…)
e ancora meno a queste:
Si è discusso molto, di solito inutilmente, sull'influenza della verniciatura sul suono della chitarra elettrica. Le fazioni sono distinte abbastanza nettamente, tra quelli che sostengono che "o è Nitro oppure è cacca" e quelli che invece pensano che la differenza sia assolutamente trascurabile. La scienza offre numerosi strumenti di misurazione che possono aiutarci ad approfondire il problema (perché, sì, è un problema), ma finora nessuno è stato in grado di mettere la parola FINE alla diatriba. Finora.
Recenti studi condotti presso i laboratori della Bangor University (Michigan, USA - http://www.uma.edu/bangor.html) da un'equipe di stimati scienziati, coadiuvata da un pool di costruttori e di musicisti, dopo alcuni anni di studi e svariati tests, in alcuni casi molto originali ed ingegnosi, è finalmente arrivata a delle conclusioni che definire sorprendenti mi sembrerebbe riduttivo. Dall'analisi di un numero notevolissimo di campioni, svolta con criteri assolutamente rigorosi ma integrata anche dalle impressioni soggettive raccolte tra i musicisti coinvolti nell'esperimento, si evince senza alcuna ombra di dubbio che l'influenza della verniciatura (tipologia e spessore) sul suono è una realtà misurabile e percepibile. Le verniciature Nitro, generalmente più sottili ed elastiche, tendono a restituire un suono più morbido e calibrato sulle frequenze medio/basse, mentre le più moderne finiture sintetiche enfatizzano le frequenze alte e l'attacco della nota. Confermato anche il comportamento nel tempo, che vede le verniciature Nitro modificarsi e "maturare" parallelamente al legno, mentre le poliuretaniche rimangono immutate, mantenendo il legno in una sorta di involucro isolante.
Ma il bello deve ancora venire.
Mi era già capitato di leggere commenti sull'influenza dei vari colori sul suono (cit. "the color you use will have a big influence on the sound. it wont be as metal as it is now that its black, but if you use dark colors it might have a hard rock kind of sound. if you use white you will be able to make experimental jazz and maybe christian rock/country. green and yellow is really interesting, you will be able to play reggae easy. just experiment" - http://www.sputnikmusic.com/forums/showthread.php?t=591609) ma non ci avevo dato peso.
Del pool di musicisti che hanno affiancato gli scienziati di Bangor faceva però parte anche Eric Johnson: del resto, chi poteva essere più adatto dell'uomo che sa riconoscere la marca di batteria contenuta nel pedalino che sta utilizzando?
Ebbene, l'analisi delle risposte fornite dal grande musicista ha evidenziato delle proprietà che vanno ben al di là delle premesse stesse dell'esperimento: l'orecchio "bionico" di Eric Johnson è stato in grado di individuare differenze sonore addirittura TRA I COLORI!!!! Ovviamente questo non significa che sia stato capace di indovinare il colore della chitarra ascoltandone il suono, ma dall'analisi statistica dei vari tests è emersa una tendenza sorprendente che, estesa ai risultati degli altri tests ha confermato la preferenza generalizzata delle frequenze risultanti dall'applicazione di vernici a base di pigmento ROSSO. Il diagramma che segue, tratto dagli studi americani, mostra l'evidente differenza di risposta in funzione del colore, con una completezza di frequenze del rosso che da sola spiega come possa essere percepito come "migliore" dall'orecchio allenato.
Gli studi sono ancora in corso, ma sembrerebbe provato che almeno uno dei componenti che determinano la pigmentazione abbia la proprietà di conferire alla vernice un comportamento diverso che, per una somma di fattori casuali, assimila la risposta dei polimeri a quella del legno naturale.
In realtà, che la pigmentazione rossa avesse qualche particolarità rispetto a tutte le altre lo avevo notato anch'io, nel mio piccolo. Per la precisione sulla spugna: avevo un accappatoio rosso, molto bello, che però aveva la pessima caratteristica -unico tra tutti- di emanare un pessimo odore se, dopo il lavaggio, non si asciugava molto bene e velocemente. Tanto che alla fine ho deciso di liberarmene. Sto pensando se valga la pena di fornire questo elemento agli scienziati americani. Nel frattempo sto anche valutando di intervenire sulle mie chitarre, visto che di rosse non ne ho. Dato che ne vale sicuramente la pena, penso che inizierò verniciando la mia Tele del '68: se suona già bene così, una volta rossa mi farà sentire bravo almeno quanto Danny Gatton. Pensavo anche di chiedere a mia moglie di tingersi i capelli.