E' ormai finito il periodo ferie, almeno per me, e con esse finiscono per ora i più importanti e intensi 3 anni di musica che mi sia mai capitato di vivere.
Anni fa, come ho già raccontato in precedenza, ero un bassista "quasi" professionista, nel senso tecnico del termine, un Sanremo in cui il mio gruppo ha partecipato (senza me) e un Tim Tour dove ho fatto il cantante con una band che mi aveva chiesto di sostituire il cantante, sapendo che di cantante io non ho neanche l'aspetto (meglio stendere un velo pietoso e peloso....).
Vivevo suonando, forse troppo e male.
Ho avuto di conseguenza tutta una serie di problemi di salute, stress e purtroppo economici che mi hanno portato ad odiare l'ambiente musicale, fatto ormai di compromessi, sfruttamenti e voglia di smettere per sempre.
Per quasi 5 anni ho cancellato dalla mia vita ogni contatto con la musica suonata e convissuta.
Un matrimonio di un amico, oltre che collega, fu galeotto.
Non amo le feste, ma il giorno ho passato una giornata splendida finita con un post-festeggiamenti in un locale che avevo fatto appena in tempo a frequentare poco prima di prendere la decisione di smettere.
C'era un palchetto libero, con tutti gli strumenti e qualcuno giustamente ha occupato per qualche jam. Mi sono fatto coinvolgere e dopo una mezz'ora ho condiviso con i ragazzi che c'erano qualche brano dei Pink Floyd.
Dal giorno il mio fine settimana è cambiato, ho ricominciato a frequentare i locali con musica dal vivo, ma sopratutto ero disposto a riprendere in mano il basso, anche solo per farsi due risate. Però la mano non c'era più, causa lunga pausa e problema alla mano destra che non è mai più sparito.
Arriva Facebook e con mia sorpresa dopo un mesetto arrivano circa 200 richieste d'amicizia di persone e conoscenze che avevo incontrato nei miei anni di musicista. Se da una parte mi faceva piacere dall'altra risvegliava in me ricordi amari.
In questo mucchio però alcuni amici si sono fatti coinvolgere nel svegliare un pochino l'ambiente dei gruppetti locali andando ad "impossessarci" dei vari spazi musicali, irrompendo con chitarre e piccole percussioni in ambienti smorti, suonando ciò che ci passava in mente, mischiando canzoni creando addirittura dei medley in diretta da 45 minuti ininterrotti, tutto al costo di una serie di birre e di grandi risate fra noi, come fossimo stati in saletta.
In una di queste serate ho conosciuto due ragazze meravigliose, due sorelle, che si sono fatte coinvolgere da questa cosa grottesca. Una è una cantante davvero eccezionale e l'altra più timida e giovane chitarrista con tanto talento.
Un giorno, in uno dei locali, la ragazza cantante mi si avvicina e mi chiede se avessi avuto piacere a darle una mano nella situazione acustica live che con sua sorella aveva creato con tanta fatica, in quanto la giovane chitarrista aveva problemi alla mano destra.
Senza esitare ho detto "sì" e dentro di me si manifestava quell'omino tanto caro ad Homer Simpson che dice "d'oh!!"...
ed ancora lei "ma sei sicuro che non ti crei problemi?" ed io ancora "Assolutamente", e nel frattempo continuavo dentro di me a dirmi "ma tu ha smesso di suonare!! che cavolo stai facendo??"
A questo punto dovevo trovare una via di fuga credibile, o meglio, cercare una soluzione meno "coinvolgente", per cui chiedo ad entrambe le sorelle se volessero da parte mia un semplice supporto live, sovrapponendomi alla giovane chitarrista col basso e qualche volta alla chitarra.
La proposta è piaciuta....
da lì la storia ha preso una piega completamente inaspettata e per molti versi decisamente più interessante, soprattutto per quel che mi riguarda.
In questi 3 anni sono passato da uomo normale, a nuovamente bassista, chitarrista e addirittura cantante (stavolta almeno credibile).
Passando dall'acustico in trio, con i triQustico, al blues de "Le susine dell'orto di nonno", dove suonavo la chitarra elettrica e incredibile a dirsi, sono stato capace a trovare un mondo chitarristico che non credevo di avere, ritornando poi bassista nell'evoluzione in trio di questi ultimi col nome di "Sunsweet Blues Revenge". Il riferimento Sunsweet e "susine" è voluto, quando le susine invecchiano si appassiscono e diventano prugne secche.
Oggi sarà la mia ultima serata live col triQustico, la giovane chitarrista parte in quel di Lucca per le sue esperienze professionali e musicali e spero con tutto il cuore abbia grandi soddisfazioni. Anche le Sunsweet si fermano, per lo stesso motivo.
Forse dovrei ricominciare di nuovo con altre esperienze, ma, sembra assurdo dirlo, non ne ho voglia. Come la nazionale di calcio del 1982 campione del mondo, non credo che certe esperienze si possano ripetere o clonare solo sostituendo qualcuno. Il più bel complimento che ho sentito in questo periodo è sentire qualcuno che crede che noi abbiamo suonato insieme anni e anni, passando ore in sala e nei locali per affinare il nostro feeling e alla scoperta del fatto che si suona da poco meno di un anno e mezzo insieme, anche se ci si conosce da quasi 3, è stata la più grande soddisfazione.
Grazie Francesca, grazie Irene, grazie Ale, Stefano, Daniele, Lilli, Tore e tutti gli amici che mi hanno accompagnato in questa favola.