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PLEXI...ma quale???

di FILO89 [user #31184] - pubblicato il 18 dicembre 2012 ore 18:50
ciao a tutti, siccome il mondo delle testate marshall monocanale plexi ,jmp, jtm ,jcm è molto intricato e io non ne capisco ancora tanto di questo marchio volevo delle delucidazioni da voi utenti che da tanto le usate...mi sembra di aver capito che le plexi siano le prime creazioni di jim e che avessero il logo in plexiglass...giusto?...quelle odierne chiamate cosi(molti dicono ingiustamente) sono la jtm45 , 1987x 1958spl..sul mercatino qualcuno chiama plexi anche qualche jmp e qualche jcm800...quindi non ci sto capendo piu nulla!!! aiutatemi voi!!..poi in altre letture ho sentito a proposito delle jmp/jcm che ci sono differenze tra master volume e non master volume, altre differenze vertical imput e horizontal imput...bo sono incasinato...la mia esperienza è stata di provare una jtm45(kt66) clone ceriatone..non ha convinto piu di tanto ne me ne il proprietario(mio amico) che l'aveva appena ritirata...la portata da un tecnico a modificare con master volume, send/return valvolare, modifica per poterci mettere le el34(il tecnico ha detto:cosi è praticamente quasi una plexi(con circuito 2204). non so di che modifica si tratta ma riprovandola con la stessa strumentazione era tutta un'altra storia....veramente un gran suono!!

praticamente il suono che piace a me...io suono una strato con cs69 tanti pedalini(ts8,boost, fuzz etc)e come suono di base necessito di un clean "abbastanza sporco" bello carico e reattivo alla dinamica...quale testata farebbe per il mio caso considerando che suono single coil e che quindi non deve essere acida sulle frequenze alte??
mi affido a voi...grazie!!

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Un discorso un po' lungo
di Dodo87 [user #14799]
commento del 18/12/2012 ore 19:21:16
In origine fu il jtm 45, chiamato anche bluesbreaker, reso celebre tra i molti da eric Clapton con la sua les paul nei cream e nei primi dischi degli ac\dc. Poi arrivarono le jmp e questa famiglia è quella che viene chiamata plexi ( per il pannello "dei comandi" in plexiglas invece che in metallo),all'interno di ogni famiglia di ampli, alla marshall danno dei codici in maniera da poter identificare univocamente un preciso modello e relativa potenza. La plexi per eccellenza è la versione da 100w nome in codice 1959, ma molte volte nei dischi di grandi rockers (ac\dc, malmsteen, ecc.) venne utilizzata la sorellina da 50w chiama 1987. Questi ampli non avevano il master volume, il che significa che l'effetto era di avere il finale sempre a palla (come se nel tuo ampli tenessi il master sempre a 8-9) e quello che veniva chiamato volume era quello che noi oggi chiameremmo gain. La cosa risultava abbastanza scomoda alla quasi totalità dei chitarristi amatoriali che volevano emulare jimi & friends. Il motivo vien da se: la distorsione arrivava a volumi sovrumani tanto che ben prima della distorsione arrivava la polizia :). Fu allora che vennero alla luce le 1987 e 1959 mkII, dotate di master volume. Sono Gli stessi ampli di prima con la modifica del master volume. Col passare degli anni la voglia di gain aumentava e videro la luce testate "plexi" con dei codici diversi: 2203 per i 100w e 2204 per i 50w siamo verso la fine degli anni 70. Dopo qualche anno di produzione ai 2203 e 2204 cambiamo lo "scatolotto" ed appare il nome jcm800 come lo conosciamo noi oggi. Poi i modelli vanno avanti (come il jcm800 splitting channel che mi sembra si chiami 2210, ma non ci giurerei), ma qui si ferma la storia degli ampli che ti interessano. Quando dopo il codice dell'ampli appare la "x" (es. 1987x) vuol dire che sei davanti ad una riedizione. Stesso progetto, ripreso e costruito oggi, a volte con l'aggiunta del S/R. Ora affermerò cose che faranno inorridire i più conservatori specie quelli innamorati della muffa vecchia "perché non è come quella che facevano in quegli anni": le riedizioni suonano praticamente tali e quali le differenze che (forse) ci possono essere sono imputabili al rodaggio e alla normale varianza dei prodotti anche se di serie, in più la storia degli input (riguarda solo 2203 e 2204) per me è una fesseria. Ti diranno che gli input verticali suonano meglio, ma è solo perchè gli input orizzontali sono "quelli nuovi che non suonano bene". Detto questo spero di averti aiutato e ricorda: PLAY LOUD!!!!!
Rispondi
Re: Un discorso un po' lungo
di guitarlory [user #1166]
commento del 18/12/2012 ore 20:40:34
Riguardo al discorso del "rodaggio" a cui fai riferimento, permettimi di dissentire... non esiste un rodaggio dei trasformatori o dei condensatori di filtro o delle resistenze, o almeno non può incidere sul suono nel senso di un miglioramento dello stesso negli anni!
Io ho avuto 1959HW, 1987x e jtm45, tutte reissue, e nonostante suonino tutte piuttosto bene (soprattutto la 1959HW), non c'è paragone con un originale!

E non c'è bisogno di scomodare i "mostri sacri" degli anni fino al '69, quelli che sono definiti "plexi" per via del pannello frontale in plexiglas; basta prendere una qualsiasi metal panel, anche non PTP, fino a fine anni '70 per rendersi conto di come alle reissue manchi la botta che negli originali c'è.
È chiaro che, rispetto a quasi tutti gli ampli multichannel moderni, anche una reissue Marshall suona più diretta, ma purtroppo la qualità dei trasformatori di oggi non è assolutamente paragonabile a quelli usati negli anni d'oro; per il resto, anche le reissue sono fatte decentemente, e infatti un semplice cambio di trasformatore d'uscita (quello che influisce di più sul risultato finale) con un Magnetic Component (fanno delle ottime repliche degli originali) porta dei benefici enormi.
Rispondi
Re: Un discorso un po' lungo
di il_bufo [user #36107]
commento del 19/12/2012 ore 09:40:50
Io il rodaggio, preparazione, messa in strada è un fattore che tengo in considerazione su tutti. Pensandoci, alla fine si tratta di componenti elettroniche in cui non scorre esattamente la tensione della pila di Volta, e sono sempre pezzi prodotti da terzi che devono arrivare in fabbrica e all'utente finale in stato perfetto, ergo qualcosa a livello di protezione viene fatto anche alla singola resistenza.
Il paragone che mi viene in mente e che calza è quello del sigaro: vai dal tabaccaio, compri un sigaro pregiato, fatto a mano e con tabacchi selezionatissimi. Quando arrivi a casa hai due strade: prendi lo Zippo e te lo accendi direttamente, come fosse una sigaretta, oppure lo "rolli", riscaldi e solo alla fine accendi. Chi fuma sigari ti impalerebbe se lo accendi direttamente, perchè ti perdi tutto il buono. O meglio, perdi gran parte del bouquet aromatico. Prova a vedere la preparazione di un sigaro esattamente come un rodaggio di un amplificatore appena uscito dalla scatola: piano piano le componenti arrivo al "giusto grado di usura" che spremono il tutto al suo potenziale 100%. D'altra parte nessuno si sognerebbe di accendere un ampli e di sparare immediatamente a palle, senza far scaldare le valvole (al di là che non suoni).
Invece concordo sul discorso dei trasformatori, soprattutto sui materiali. I tempi sono diversi, allora non c'erano leggi varie e si usava veramente il meglio....purtroppo!
Parentesi, in famiglia gira un amplificatore Hi-Fi originale degli anni '70. Non c'è paragone con uno moderno, anche rifatto con gli stessi progetti...ma credo sia più una questione di materiali che di altro!
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Re: Un discorso un po' lungo
di guitarlory [user #1166]
commento del 19/12/2012 ore 12:32:41
La mia risposta sul "rodaggio" era riferita a come era stato usato il termine in precedenza: si sosteneva che è il rodaggio, o meglio il "chilometraggio", fosse la reale differenza fra un ampli anni 60-70 e una reissue... come se il fatto di aver suonato di più possa migliorare il suono.

Tu invece lo intendi più come "riscaldamento", e in questo caso ti do pienamente ragione... ma non c'entra niente con la discussione sopra :-)
Rispondi
Re: Un discorso un po' lungo
di il_bufo [user #36107]
commento del 19/12/2012 ore 14:02:50
No alt, lo intendo anche io come chilometraggio, magari non mi sono spiegato bene, ma scrivo chairamente che secondo me qualsiasi componente (meccanica, elettronica che sia) quando arriva al giusto grado di usura (aka si fa "chilometri") comincia a rendere al 100%.
L'esempio del sigaro: scaldando prima il tabacco lo "usuri" e puoi gustartelo a fondo una volta che dai l'accensione definitiva, l'ampli, l'auto e qualsiasi altra cosa secondo me funzionano meglio dopo un certo periodo.
Certo è che 40 anni di "rodaggio" non sono veritieri, lì si va sul vissuto ed entrano in gioco anche fattori psicologici
Rispondi
Re: Un discorso un po' lungo
di guitarlory [user #1166]
commento del 19/12/2012 ore 14:19:26
Il discorso del sigaro è affascinante, ma più dal lato poetico ;-)
Quello dell'auto è un fatto meccanico, c'entra poco l'elettronica, il rodaggio si fa (o meglio, si faceva) per il motore, non per la centralina o per l'autoradio o i fari.

Se prendi una Marshall reissue nuova e gli cambi subito il trasformatore d'uscita con un Magnetic Component (nuovo anch'esso), una manciata di condensatori e qualche resistenza (con condensatori mustard e resistenze carbon film) suonerà istantaneamente come un originale d'epoca, a parità di layout del circuito (ovvero senza loop effetti, master volume ecc): prove effettuate sul campo, non semplici speculazioni, lo provano in maniera certa.

Poi è chiaro che le tolleranze nei valori di alcuni componenti, oggi come allora, fanno sì che anche gli originali possano suonare un po' diversi gli uni dagli altri, ma in quel caso veramente le differenze sono minime, la pasta e la "botta" di base c'è comunque (quella che manca alle reissue).
Rispondi
In buona sostanza, come mi ...
di diaul [user #33456]
commento del 18/12/2012 ore 21:37:17
In buona sostanza, come mi è stato spiegato a me da un tecnico e piccolo collezionista (pricipalmente Marshall e Fender), quello che cambia è la componentistica. Nel corso degli anni, per "n" motivi (normative sulla sicurezza, sul inquinamento, sulla reperibilità, sulla industrializzazione del prodotto, ecc ecc) son cambiati molti componenti (vedi per es. le sedi dove alloggiano le valvole - non mi ricordo il nome tecnico di questi componenti).
Resta però il fatto che (a mio avviso) anche le reissue suonano alla grande.
Ciao
Rispondi
grazie a tutti per le ...
di FILO89 [user #31184]
commento del 18/12/2012 ore 21:49:32
grazie a tutti per le risposte...pero volevo farvi un ultima domanda!...quando ho provato la plexi clone che dovrebbe essere una jtm45 modificata con el34(quindi una 1987) l'ho suonato ponticellando i canali ed entrando nell'high treble e usavo il canale normal per scurire il suono..suonando i canali singolarmente non mi dicevano un gran che perche o troppo brillante(treble) o troppo cupo(normal)...detto questo mi sorge un dubbio:non è che le jmp o le jcm ,che hanno soltanto due imput high e low mi suoneranno troppo taglienti e brillanti non avendo il canale normal da ponticellare??..ultima domanda ancora: una jcm suona proprio uguale ad una jmp??..perchè sentendo su youtube mi sembra che la jcm si un apo' piu acida...
Rispondi
Re: grazie a tutti per le ...
di Dodo87 [user #14799]
commento del 19/12/2012 ore 15:12:04
Jcm e jmp sono simili, ma ovviamente con delle differenze. Le jcm hanno più gain (un po' di più, non valanghe) e il master volume. Per quanto riguarda il discorso ingressi e acidità non saprei dirti con esattezza. Il top sarebbe provarli di persona, in genere su youtube va bene per farti un idea di massima, ma quando si comincia a parlare di sfumature (come in questo caso) allora non è più un buon mine di paragone data la compressione audio e gli altoparlanti da cui ascolti che, come tutto, influisce sul suono. Prova di persona e togliti il pensiero :)
Rispondi
Rilancio con una domanda più ...
di angeletto [user #21395]
commento del 19/12/2012 ore 09:19:48
Rilancio con una domanda più specifica: una "plexi" marshall con un wattaggio intorno ai 30W con send return (loop fx) esiste? Sul sito Marshall ho notato che solo la 1987X possiede il loop fx mentre il JMT45 (2245) che è da 30W non lo ha...
Ciao
Angelo
Rispondi
Re: Rilancio con una domanda più ...
di guitarlory [user #1166]
commento del 19/12/2012 ore 12:38:44
La JTM45 non la fanno con il loop effetti... e se devo dirla tutta, avrebbero fatto bene a non metterlo anche sulle altre reissue, perché ne peggiora il suono :-)

Per avere quello che cerchi, dovresti rivolgerti al mercato dei costruttori boutique, mi pare che Fargen faccia qualcosa del genere.
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