Ehhh si! Dopo ben più di vent'anni d'astinenza, ci sono ricascato. Il Re o per meglio dire il Grande Bastardo m'ha fregato dinuovo. Da certe droghe, quando ormai c'hai la scimmia sulla spalla sei segnato, due chiavi stampate in testa: chiave di SOL e di FA più 88 bastardissimi tasti da schiacciare. Il Pianoforte è maschile, ma si comporta come una grandissima puttana, si fa toccare dappertutto ma in fondo in fondo, completamente non si concede mai, tranne che a pochissimi, uno su tutti Bach, e poi Beethoven, Mozart, Chopin, Telonius Monk e, almeno per me, Sir Elton John.
Ci provai ma andò male, dopo anni di studio abbandonai sconfitto e umiliato da quel coso coi tasti bianchi e neri. Mi presi una pausa di riflessione, come si fa nei rapporti un po' logori, ripromettendomi di ricominciare con maggior convinzione. Non ricominciai più... Ora ripensandoci credo che pretendessi troppo da me, magari avrei dovuto rivedere i miei obiettivi al ribasso e tutto avrebbe funzionato meglio.
Ora dopo tutto questo tempo, ho deciso di riallacciare i rapporti, la decisione è scaturita dopo aver dovuto, per necessità, registrato un pezzo di Synt, e così ho preso la tastiera che regalai a mia figlia in 1° media, poco più che un Bontempi... ma tanto è bastato per fare in modo che non ne potessi più fare a meno. E' stato come il caso del fumatore incallito che dopo una durissima settimana di astinenza chiede all'amico: "Mi fai fare un tiro?" e ci ricasca...
Confesso ci son ricaduto come una pera, come l'innamorato deluso e abbandonato, e questa è una cosa che non c'entra con la GAS. Così ho venduto due chitarre che obiettivamente suonavo pochissimo o niente e col ricavato, più qualche altro eurino riecco in casa il Re, perchè il Pianoforte è il Re degli strumenti, perchè pochissimi sono quelli che possono dire di suonare ad "orecchio" se non studi il piano non ti accetta, nobilmente difficile e talmente altezzoso da rifiutare chi non conosce la sua lingua: la musica.
Kawai ES7 (piano digitale) è il nome del nuovo arrivato, certo in un sito di chitarristi questo nome non dirà gran che, ma è una macchina da guerra che non lascia scampo, come tutti i Pianoforte Kawai ha una botta micidiale, dei bassi da far tremare lo stomaco e gli acuti in puro cristallo di Boemia, una tastiera copiata in tutti i particolari dai pianoforte a coda da concerto, quindi parecchio pesante, tanto da risultare impossibile per chi fosse abituato ai tasti non pesati di un sintetizzatore. Costa un po' caruccio, ma alla mia età... Oltretutto l'allenamento sui tasti di un pianoforte è l'ideale per le mani di un chitarrista, specie per chi fa fingerpicking, io sono sicuro che un buon pianista è, per definizione, anche un buon chitarrista. Insomma la chitarra sarà sempre il mio strumento, ma ora gli ho trovato un degno compagno...
Ultima considerazione, il commento di mia moglie: "Ma alla tua età vuoi ricominciare col pianoforte? Oramai non sei un po' vecchio?" Appunto, quando riterrai di essere troppo vecchio per fare una cosa, vuol dire che vecchio lo sei diventato veramente...
Aldo