di FBASS [user #22255] - pubblicato il 19 aprile 2013 ore 14:29
Principale molla per spingere all'acquisto, da parte di un potenziale pubblico d'acquirenti, di questo 4° album dei Jethro Tull ( registrato negli Island Studios tra dicembre 1970 e febbraio 1971 ), fu l'immagine di copertina dello stesso, raffigurante un barbone molto somigliante al leader del gruppo, Ian Anderson, mentre per il titolo fu scelto un modello particolare di respiratore subacqueo, chiamato "Aqualung" che, come rumore, imitava il roco rantolo del vecchio barbone.Però io personalmente preferisco il 2° album del gruppo, "Stand Up" del 1969, che ho deciso d'inserire in un trittico di capolavori discografici a parte, comprendente anche il doppio album dei Beatles, "The Beatles/1962- 1966"e l'album postumo di Bob Marley "Legend" del 1984. Dell'album in esame, oltre ad essere particolarmente affezionato, essendo stato ferroviere per 36 anni, al brano "Locomotive Breath", suonata sempre per ultima nei loro concerti live ( ed anche quì è il penultimo brano di chiusura ), lo sono anche emotivamente a "My God", anche se di quest'ultimo brano preferisco la versione "Live" un po' più lunga, suonata a Tanglewood nel 1970, dove si assiste ad un vero e proprio dialogo/litigio tra Ian Anderson ed il suo flauto traverso, poi come non farvi ascoltare "la locomotiva" :
Formazione dei Jethro Tull all'epoca ( nell'anno 1971, i componenti del gruppo poi sono cambiati più volte nel tempo) : Ian Anderson ( voce, chitarra folk, flauto), Martin Barre (chitarra), Jeffrey Hammond ( basso), John Evan (pianoforte, organo, mellotron), Clive Bunker (batteria, percussioni). L'album in vinile, contenente 11 brani, è così articolato, Lato A : Aqualung, Cross-Eyed Mary, Cheap Day Return, Mother Goose, Wond'ring Aloud, Up To Me; tutte portano la notazione scritta , anche quelle del lato B (New Stereo Mix). Lato B: My God, Hymn 43, Slipstream, Locomotive Breath, Wind-Up. Più estesi, come numero di brani, sono le varie versione in CD succedutesi nel tempo ( io ho solo uno di questi CD poichè l'album in vinile, che prestai ad una mia amica molti anni fa, non ha fatto più ritorno, mentre di Stand Up ne ho entrambi le versioni ): Preciso inoltre che quello in mio possesso ha in più 6 brani, di cui il 17° è Bouree di Bach ( pezzo forte di Stand Up), mentre il 13° è di nuovo Wind Up, ma in versione "Quad". Eccolo in tutta la sua forza musicale, ma la rivista Rolling Stone l'ha inserito solo al 337º posto della sua lista dei 500 migliori album ( pura "eresia", pensate che io ho scelto di studiare il flauto traverso proprio per colpa di Ian Anderson, ed ho un Muramatsu in Argento, lui usava invece un Artley ):