VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Fender contro Gibson: guerra al ribasso
Fender contro Gibson: guerra al ribasso
di [user #36571] - pubblicato il

Grazie alle Modern Player e alla serie J, Fender e Gibson non sono più sogni proibiti. I due colossi dell'industria della chitarra hanno recentemente effettuato delle scelte commerciali che danno il La per alcune riflessioni.
Grazie alle Modern Player e alla serie J, Fender e Gibson non sono più sogni proibiti. I due colossi dell'industria della chitarra hanno recentemente effettuato delle scelte commerciali che danno il La per alcune riflessioni.

Quando cominciai a suonare la chitarra, vedere appesa al muro del mio negozio di fiducia una Fender o una Gibson era assolutamente una gioia per gli occhi. Guardando la mia fedele e "antica" Ibanez di media fascia sognavo un giorno di tenere in mano uno di quei leggendari strumenti con cui gli dei della chitarra scrissero i migliori riff della storia. Non avrei mai immaginato un giorno di osservare tali strumenti con una certa indifferenza.

Complice un amico malato come me di GAS, mi sono ritrovato a fare ricerche su chitarre del valore di 500 euro circa imbattendomi in due serie che mi hanno molto colpito: la serie Modern Player di Fender e le serie LPJ e SGJ di Gibson.
Dopo varie visite a diversi negozi di strumenti e una documentazione enciclopedica (su questi argomenti purtroppo sono un pignolo) sono riuscito a provare bene o male tutte le chitarre prodotte in queste due serie. Proverò ora a esprimervi i miei dubbi e le mie perplessità.

Fender contro Gibson: guerra al ribasso

Partiamo da mamma Gibson.
Le SGJ e le LPJ si rifanno rispettivamente ai design SG e Les Paul delle quali però non mantengono il nome. A prima vista sembrano in tutto e per tutto delle normalissime SG e LP, o poco ci manca, ma non è così.
Partiamo dalle finiture. La verniciatura è molto essenziale, giusto una spruzzata per coprire il legno del top, molto più scarna su lati e retro dando l'idea di un prodotto grezzo, ma non per questo mal rifinito. I copri pickup sono di plastica nera, rendendo il 490R e il 498T simili a degli EMG, scelta affatto spiacevole a mio parere. Le meccaniche Kluson sono rifinite in un gradevole nero opaco e la cover per il truss rod riporta le scritte SGJ o LPJ a seconda del modello. Sotto la vistosa firma Gibson, in cima alla paletta il nulla più assoluto, nessun fregio, nessuna scritta, nulla. Un look inusuale per chitarre nate come strumenti di classe.
Ecco invece una cosa che mi lascia un po' perplesso: mentre il sito riporta fieramente che la tastiera è in palissandro con intarsi a trapezio, il negoziante mi confessa invece che queste tastiere sono del moderno acero tostato. Non discuto sulla qualità del legno in sé, ma sul perché di questa contraddizione. Vogliamo intortare i meno esperti?
In generale, la chitarra che ho provato io (una LPJ) suona, parecchio bene anche. Ha in tutto e per tutto la timbrica di una qualsiasi Les Paul Gibson. Il manico è un rounded 50's, con l'acero tostato bisogna prenderci l'abitudine e non saprei descrivere la sensazione che si prova suonandoci, ma si nota la differenza col palissandro. Il setup di base è ok, i tasti sono precisi e non c'è sbavatura alcuna. I legni sono mogano per il body con top in acero e manico in acero. Pesa come un carrarmato. LPJ e SGJ sono prodotte in USA.

Fender contro Gibson: guerra al ribasso

Passiamo invece a Fender.
L'azienda propone, con la linea Modern Player, una serie di strumenti con caratteristiche davvero singolari e interessanti. Vi presento i più degni di nota.
Innanzitutto la Telecaster Plus, con un mini humbucker Telecaster al manico, un single coil al centro e un humbucker high output (un Fender Enforcer) al ponte con possibilità di split. Finiture Carchoal Burst o sunburst molto chiaro. Curata nei dettagli e molto valida.
Per quanto riguarda la Jaguar si rimane un po' perplessi. Via tutte le placche, ponte Adjust-o-matic fisso. Niente battipenna, switch sulla spalla superiore, attacco jack Strat stile, pickup P90. Ma così è una Jazzmaster o una Jaguar? O una jazz-guar... o una jag-ster? Mah!
Entrambe le finiture mostrano il legno del body e sono pressoché identiche a quelle della Tele Plus, ma opache. Può piacere o meno, molto particolare.
Passiamo poi per la Telecaster Thinline, simile alla Jim Adkins come filosofia. Su questa chitarra mi sono divertito ad ascoltare come diversi commercianti commentassero in maniera diametralmente opposta: "Fa schifo", "è geniale", "chi l'ha progettata era sbronzo", "ne comprerei una decina, un giorno varranno tantissimo", "con questa non ci combini un cazzo", "con questa ci fai di tutto". P90, estetica molto molto gradevole, piccola cassa acustica. Da provare. Un suono cristallino sui puliti che si sporca piacevolmente con un overdrive. Nulla di estremo, una fanciulla da generi quali blues e indie, diciamo.
Un'altra parentesi va alla Marauder, nata dalle ceneri del progetto Fender mai andato in realizzazione negli anni '60/'70. Bene, questa chitarra, della Marauder originale non ha assolutamente nulla. L'unica soluzione molto interessante è il pickup Triple Bucker al ponte, con possibilità di utilizzarlo a una, due o tre bobine. La più cattiva della serie diciamo. A me piace moltissimo sinceramente.
In generale le finiture sono buone, non eccelse, e a parte questa confusione di nomi che lascia perplessi i direttori di Fender stessa e fa rivoltare il povero Leo nella sua tomba, l'idea di innovare così tanto dei design classici, o addirittura ritoccare qualche forma per dare vita per esempio alla Marauder, non è per nulla malvagia, anzi. Peccato che tutto ciò sia costruito in Cina. Ci tengo a precisare che non ho nulla contro le produzioni cinesi, anzi, ma da Fender non ce lo si sarebbe mai aspettato. Ho notato infatti, con la prova di due Tele Thinline, come una fosse molto ben settata e risonante, mentre l'altra fosse un pezzo di asfalto con attaccate delle corde.

Fender contro Gibson: guerra al ribasso

Detto ciò e presentato un po' gli strumenti, perché due colossi come Fender e Gibson si mettono a produrre chitarre di media qualità pur avendo a disposizione delle "sottomarche" con la quali potrebbero sperimentare qualsiasi soluzione senza far storcere il naso a nessuno?
Gibson con Epiphone e Kramer, Fender con Squier e gli altri milioni di marchi da lei comprati.
Un'idea me la sono fatta, un'idea che sarebbe venuta anche a me in tenera età e col naso all'insù a vedere questi strumenti: perché nel mondo di oggi il brand vale tutto.
Quanti comprerebbero la LPJ se avesse sulla paletta la marca Kramer? Quanti comprerebbero la Marauder se fosse marchiata Squier? Ben poca gente credo.
Un aspetto positivo di tutto ciò, però, si può trovare. Avere tra le mani una Gibson o una Fender con le lettere maiuscole un certo effetto lo fa, non si può negare. E inoltre si può puntare sulla qualità con prezzi vantaggiosi. Ma parliamoci chiaro.
Gibson propone gli stessi progetti triti e ritriti da anni. Nulla di nuovo che non sia una finitura estetica o una cover per pickup. E fa lo stesso ahimè con Epiphone.
Fender invece sperimenta, eccome se sperimenta, sembra però a detta di tutti esser calata molto di qualità a vantaggio di repliche e copie di altri brand.
Voi comprereste una Gibson LPJ made in USA che, a conti fatti, di nuovo non ha assolutamente nulla se non una qualità leggermente inferiore alle normali Les Paul? O una super innovativa Fender Modern Player made in China col rischio di trovarsi in mano o uno strumento con gli attributi o una ciofeca cosmica?

Nel frattempo Fender ha annunciato che la nuova serie Modern Player ospiterà la Starcaster e la Coronado, questa volta sembrerebbe perfettamente identiche al passato. Staremo a vedere.

Fender contro Gibson: guerra al ribasso

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

Fender contro Gibson: guerra al ribasso
chitarre elettriche fender gibson
Nascondi commenti     58
Loggati per commentare

i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di dale [user #2255]
commento del 02/10/2013 ore 08:16:05
Oggi c'è sicuramente una maggior accessibilità a strumenti validi rispetto anche solo a 15 anni orsono; però queste sono operazioni di puro marketing; se i nomi, Fender&Gibson, che giustamente con la loro storia rappresentano un mito da tutti desiderato, mettono in campo delle economiche alla portata di tutti, c'è da dire che di Fender&Gibson alla fine hanno poco in comune.
Parlando della Modern, ne ho avuta una in prova a casa mia, l'ho anche portata fuori per un live e per suonare suonava, ma basta prenderla in mano per capire che di Fender ha solo il nome, cioè non c'entra niente con una Tele, nemmeno tele standard.
Allora ben venga una Tele Japan, oppure Mex.
Per quanto riguarda queste Gibson dell'articolo non so, a me non piacciono ma son gusti, però ho provato delle faded e anche quelle...meglio lasciar perdere.
In vece le "vecchie" LP Studio, quelle erano fatte bene, e non nascondo che non mi dispiacerebbe averne una, quelle davvero avevano pochi fronzoli e molto suono, anche se non suonavano come Standard o Custom, la differenza c'è e si paga, non solo in termini di orpelli sia chiaro.
basta mettere la mano sul manico per capirlo, chi non lo capisce....fa bene a prendere le faded che risparmia i $$$ ed è felice così.

Altrimenti è meglio andare sulle LTD, che offrono di più a parità di prezzo.


Purtroppo è inutile illudersi, tutto ha un prezzo e la qualità si paga...


ciao



Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di KJ Midway [user #10754]
commento del 02/10/2013 ore 09:26:42
Ti quoto!
Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di diaul [user #33456]
commento del 02/10/2013 ore 14:08:09
Ti quoto pure io, ma con un piccolo commento (soggettivo e sicuramente discutibile).
Io ho una LP studio del 94 e una STD del 91 e suonano identiche. Stessa prova comparativa fatta anche con un paio di miei amici (chitarristi) ed entrambi han fatto lo stesso commento.
Quindi, secondo la mia esperienza (limitata), ripeto quanto già detto/scritto svariate volte qui su Accordo:
LP STUDIO + rifiniture = LP STD
Nel dicembre del 95, quando acquistai la Studio la pagai 2.000.000 di lire, e ricordo bene che la standard costava 2.700.000 lire (stesso negozio); inoltre la Studio veniva fornita con la custodia morbida.
Ciao
Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di giambu [user #4070]
commento del 03/10/2013 ore 15:32:06
Io nel '93 la Studio la pagai 1.250.000 lire!
Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di diaul [user #33456]
commento del 03/10/2013 ore 16:22:53
Buon per te.
Quelli erano anni dove la Gibson ritoccava i listini praticamente ogni settimana.
Un mio amico, un paio di anni dopo (96 o 97) acquistò usata una LP STD del 91 per 1.800.000 lire, ed era praticamente nuova!
Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di giambu [user #4070]
commento del 03/10/2013 ore 17:37:12
Io comprai una delle prime uscite, con la tastiera in ebano, e ancora ce l'ho, anche se desidero sempre una Custom Shop...
Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di diaul [user #33456]
commento del 04/10/2013 ore 11:43:03
Beh, la CS sicuramente dovrebbe dare qualcosa in più, però già quella che hai è un gioiellino, se poi mi dici che ha anche la tastiera in ebano......Io ho quella più povera (la classica wine red, meccaniche dorate, tastiera in palissandro) e non la venderò mai!
Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di giambu [user #4070]
commento del 04/10/2013 ore 12:26:44
Io ho fatto un test comparativo con due CS.
Una suonava decisamente male, ma l'altra era decisamente meglio.
Era come se la mia fosse leggermente più "sporca".
Secondo me si trattava dei condensatori, che nelle CS dovrebbero essere migliori.
Per quella che suonava male, semplicemente...non tutte le ciambelle riescono col buco, e il venditore doveva avercela da parecchio tempo, visto il desiderio di liberarsene!
Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 05/10/2013 ore 19:04:49
Quoto, ho una les paul studio rossa corpo unico del 1998, l'ho pagata 1.600.000 lire(è l'unico scontrino che conservo, presa con i primi stipendi). Suona ancora benissimo: tastiera in ebano, monta le groove ed i pick-Up sono gli stessi della standard. Mancano solo le rifiniture a pennello, però quello mica ti fanno suonar meglio lo strumento:-)
Rispondi
Re: i nomi sono alla portata di tutti, le chitarre no.
di diaul [user #33456]
commento del 07/10/2013 ore 13:44:19
Purtroppo la Studio è una chitarra "sfortunata"; nella sostanza di fatto è una Standard, la trovi a prezzi accessibilissimi (sempre rispetto alla Standard), ma la gente (che non la conosce) non ne vuol sapere....Peccato per loro.
Quello che mi ride è che io l'ho pagata un sacco rispetto a te ed al altro accordiano (e chissà a quanti altri ancora....).
Ciao
Rispondi
Tutto normale....
di sundayplayer [user #13160]
commento del 02/10/2013 ore 08:17:05
...loro continuano a cercare di far cassa (seguendo strategie più o meno fantastiche), noi continuiamo a comprare strumenti usando le orecchie e badando al portafogli... è una partitona a scacchi che non finirà mai.... per fortuna.
Rispondi
Re: Tutto normale....
di FlyingSymon [user #36571]
commento del 02/10/2013 ore 11:27:16
Purtroppo non tutti comprano seguendo le loro orecchie e pensa, non badano neanche al portafoglio!
Rispondi
Forse per una LSJ costruita ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 02/10/2013 ore 08:17:46
Forse per una LSJ costruita in America ci farei un pensierino, invece una Fender Made in Cina mai!!
Bell'articolo, mi hai chiarito alcuni dubbi..
Rispondi
Re: Forse per una LSJ costruita ...
di Zado utente non più registrato
commento del 02/10/2013 ore 09:24:4
considerata la qualità di alcune (molte) gibson americane,io andrei più volentieri di fender cinese (e non lo dico assolutamente da fanatico fenderista,anzi)
Rispondi
Queste chitarre
di herrdoctor [user #18849]
commento del 02/10/2013 ore 08:30:03
sembrano il frutto di scelte di marketing simili a quelle prese dal mio capo.
Non ascolta evidentemente gli esperti di marketing e fa come cazzo gli pare senza rendersi conto che non avranno mercato.
(mia opinione).

Una Fender made in china? Meglio una Squier Made in Indonesia e a che prezzo!

Rispondi
Re: Queste chitarre
di FlyingSymon [user #36571]
commento del 02/10/2013 ore 11:30:25
Ecco purtroppo devo contraddirti. Un commesso di un noto negozio di strumenti musicali milanesi mi ha confessato di non riuscire a tenere le chitarre di queste serie per più di 4 giorni in negozio..evidentemente quindi la loro scelta di marketing funziona, e noi che la pensiamo differente siamo la minoranza!
Rispondi
Re: Queste chitarre
di herrdoctor [user #18849]
commento del 02/10/2013 ore 12:40:34
Si ok, ma il mio capo non ha ragione lo stesso!!!
M!
:D
Rispondi
Re: Queste chitarre
di FlyingSymon [user #36571]
commento del 02/10/2013 ore 13:49:45
e su questo non ci piove!
Rispondi
Bell'articolo!
di invioinvio [user #30752]
commento del 02/10/2013 ore 09:55:54
Grazie per averci "reso partecipi"...ma non comprerei mai una Gibson/Fender da 500euro...come non comprerei una Ferrari da 50.000euro...non sarebbe la stessa cosa...mi accontento delle mie Epiphone/Squier! Buona vita! PS.sul fatto di innovare poi...lasciamo perdere....parlano tutti di "innovazione" e poi ci si scanna per chitarre costruite 50anni fa....mah!?!?!
Rispondi
Re: Bell'articolo!
di tormaks [user #26740]
commento del 03/10/2013 ore 17:09:57
Finalmente uno che la pensa come me! Ancora fanno le chitarre col legno...... è quasi una battuta, ma veramente ci siamo fermati a 40 anni fa, al massimo si accordano da sole ed hanno qualche corda in più, ma materiali, ergonomia e o anche solo l'estetica, sono le stesse e vogliono sempre soldoni solo per il "cognome" (i nomi cambiano, ma la sostanza no).
Ti quoto! qui si usa così?
2 da next
maks
Rispondi
Re: Bell'articolo!
di invioinvio [user #30752]
commento del 04/10/2013 ore 14:37:17
yeaahhhh tormaks! alla prossima allora! passo e chiudo (per ora!)!
Rispondi
Probabilmente comprerei un Fender a 500 euro a patto che...
di Fabione72 [user #28527]
commento del 02/10/2013 ore 10:22:55
1- suoni bene, e qui grande fatica a trovarne una, ma quante ne devi testare per trovare quella OK? (indici di una qualita di liuteria non proprio ai massimi livelli...).

2-Non abbia quelli che sono , diciamolo, difetti strutturali (capotasto da cambiare ogni volta e via dicendo)

insomma troppo fatica.

PS

qui si va sui gusti personali: mi deve anche piacere e, esteticamente parlando, questi modelli non mi dicono nulla. anzi...
Rispondi
ma quanto costano queste Fender? ...
di Grix [user #36841]
commento del 02/10/2013 ore 10:52:32
ma quanto costano queste Fender? ho letto tra i 300/400 euro.. o sbaglio? sarebbe bello confrontarle con qualche squier.. ma alla fine a quel prezzo punto su una messicana classic player usata. oppure ci sono altri marchi interessanti che offrono ottime meccaniche e pickups decenti che alla fine più avanti posso sempre sostituire secondo i miei gusti.

Guardare di meno la paletta e usare di più le orecchie.
Rispondi
Re: ma quanto costano queste Fender? ...
di FlyingSymon [user #36571]
commento del 02/10/2013 ore 11:34:36
Costano dai 400 ai 500. A quel prezzo trovare una bella classic player è molto difficile. Inoltre il mio articolo non è a favore o sfavore di queste chitarre, ma una riflessione. La Marauder e la Tele plus a mio parere sono due strumenti validi se si vuole uscire dai soliti schemi. Però forse come dici tu prendendo una classic player si ha più sicurezza (conta che costano il doppio nuove, io ho una jaguar HH) :)
Rispondi
Re: ma quanto costano queste Fender? ...
di Zado utente non più registrato
commento del 02/10/2013 ore 13:57:00
per 400-500 euro prendo strasicuramente una LTD st o una schecter vs,non ci piove proprio :D
Rispondi
Ogni marchio cerca di conquistare ...
di davo [user #31664]
commento del 02/10/2013 ore 11:22:38
Ogni marchio cerca di conquistare nuove fette di mercato; in altri tempi il costo della manodopera, dei trasporti, dei materiali (in parte) non permetteva di arrivare a certi prezzi.
Se si acquista ad occhi e orecchie aperte, sapendo cosa si compra e magari non aspettandosi il paradiso, si possono fare ottime scelte.
Per chi voglia a tutti i costi crogiolarsi con "super chitarre" ci cono i modelli che costano (e valgono) quanto quelle di tanti anni fa.
Rispondi
Re: Ogni marchio cerca di conquistare ...
di FlyingSymon [user #36571]
commento del 02/10/2013 ore 11:37:10
A mio parere bisognerebbe non guardare la marca sulla paletta...ma neanche dietro vedendo dove sono state fabbricate. Se uno strumento suona bene, suona bene, non c'è molto da ragionare..unica cosa forse due marche del genere inducono a pensare che lo strumento suoni sicuramente bene.
Rispondi
Re: Ogni marchio cerca di conquistare ...
di scrapgtr [user #12444]
commento del 02/10/2013 ore 12:35:02
Badiamo a come viene fatta oggi una chitarra industriale (Gibson e Fender non sono altro che questo): corpo e manico vengono lavorati quasi interamente a macchina, da legni selezionati solo sulla base di criteri estetici direttamente dal fornitore (valutare altre caratteristiche rilevanti per la qualità dello strumento costerebbe troppo in termini di tempi di lavorazione e personale specializzato), verniciatura, assemblaggio e regolazioni avvengono in catena da parte di maestranze addestrate ad attenersi ad uno standard, di liutai nemmeno l'ombra. Ciò vale per le linee economiche cinesi come per le linee top di gamma americane (escludiamo i custom shop che non sono produzione industriale). In una fascia di prezzo che va grossomodo dai 400 ai 3000 euro troviamo dunque chitarre costruite allo stesso modo e che si differenziano per materiali (con variazioni che non possono essere eclatanti) e componenti (anche qui le differenze di costo per il produttore ci sono ma non sono rispettate nel prezzo finale). Per forza devono diversificare! Se Gibson, grazie alle macchine CNC, alla PLEK e a tutta una serie di innovazioni tecnologiche riesce a produrre una Les Paul credibile sotto i mille euro (come credibile intendo dire fatta con acero, mogano e palissandro nei posti giusti, con pickup e hardware di buona qualità, il prezzo a cui mi riferisco è quello della serie Tribute della quale possiedo un esemplare non scelto da me ma vinto con Accordo, dunque sul quale sono del tutto imparziale), deve necessariamente farla sembrare "diversa" e più spartana delle Standard che tutti conoscono e vogliono, e che in fondo si differenziano solo per una diversa verniciatura (questa sì rilevante sui costi di produzione, ma in proporzione notevolmente inferiore alla differenza di prezzo) e per dettagli di poco conto.
Lo stesso vale per Fender: chi mi sa dire qual è la differenza tra il lavoro di una macchina CNC in Cina, in Messico o negli USA? certo i legni bla bla bla, l'hardware bla bla bla, ma l'American standard (per fare un esempio di costo triplo rispetto ad una cinese) non usa legni tanto diversi dalle cinesi e dalle messicane (e quanto al numero di pezzi del corpo lasciamo perdere) e di certo usa dell'onesto hardware industriale che costerà in tutto alla casa madre un centinaio di dollari in più di quello usato sui modelli "poveri". Il resto è marketing.
Rispondi
Re: Ogni marchio cerca di conquistare ...
di davo [user #31664]
commento del 02/10/2013 ore 13:02:52
Innanzitutto una differenza può esserci nel controllo qualità, in parte nei materiali, in parte nella formazione degli operai.
In realtà la differenza di prezzo maggiore la fa il costo della manodopera, in parte per la sopracitata formazione professionale, in parte (notevole) per le contingenze economiche proprie di ogni paese.
Naturalmente esiste anche una necessità di differenziazione dettata dal marketing e mi pare del tutto naturale: il fatto che si paghi il marchio (e la provenienza "originale") andrebbe tenuto in conto.
Rispondi
Seguono semplicemente il mercato
di Sykk [user #21196]
commento del 02/10/2013 ore 11:54:52
Seguono semplicemente il mercato, così come Korg vende un sacco di tastiere sui 4-500 euro rispetto alla fascia alta.
Vuoi una Gibson spendendo poco? Eccola qui!
Vuoi gli abbellimenti e ti va bene la produzione orientale? Epiphone!
Vuoi tutto? Tira fuori i soldi!
Vuoi un'ottima chitarra spendendo il giusto? Non badare al marchio!
Di che ci lamentiamo ragazzi, abbiamo un sacco di scelte possibili ;)
Rispondi
Re: Seguono semplicemente il mercato
di prada [user #19807]
commento del 02/10/2013 ore 17:22:12
Totalmente d'accordo con te !!!
Rispondi
=== perché due colossi come ...
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 02/10/2013 ore 12:17:42
=== perché due colossi come Fender e Gibson si mettono a produrre chitarre di media qualità? ===

I motivi sono diversi. Vado random. Questioni di marketing (come evidenziato da altri commenti); il mercato delle cosiddette entry level richiede evidentemente di essere soddisfatto dall'originale e non dalla replica; la produzione orientale è qualitativamente cresciuta e alcuni marchi stanno diventando competitor di tutto rispetto; la fetta di acquirenti che bada alla sostanza è numericamente più corposa di quello che si può immaginare.
Personalmente, almeno rispetto a Gibson, non mi sento di definire la produzione che va dalle Studio in giù "di media qualità".
Vi racconto la mia esperienza, personalissima e che non intende essere paradigmatica. Dopo sudati anni a sbavare dietro modelli Les Paul, ho finalmente la possibilità nel 2006 di accaparrarmi una lussuosissima Custom Ebony. Giubilo! Tempo, però, tre anni e i circa 1000 euro che intercorrono tra la sudata ascia e una Standard modello 2008 mi lasciano quasi un senso di insoddisfazione. Avendo sempre avuto un debole per le Cherry decido di vendere la Custom e di portarmi a casa la Standard. Sul finire del 2012, accompagno un amico a valutare l'acquisto di una Telecaster, e finisco per imbracciare incuriosito una Studio Tribute 60's (Gold Top). Folgorato dai P-90 non faccio fatica alcuna, nemmeno per un attimo, a mettere in vendita la Standard per buttarmi sulla 'biondina'.
Mi è capitato di suonarne altre di Les Paul (anche SG), sia Gibson sia X altri marchi, e devo dire che ancora oggi non posso dirmi affatto pentito per aver operato questa sorta di "down-grade". Posto che la livrea lussuosa ha sicuramente il suo fascino, body e manico a seconda dei modelli sono costruiti in uno o tre pezzi, sicuramente mille-mila passate di nitro son più appaganti di una, le mie orecchie e il mio playing hanno scelto senza indugio la sorella povera.


Rispondi
Paletta, paletta...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 02/10/2013 ore 12:34:30
Il nome sulla paletta fa tanto, si sa... A quel prezzo c'è di meglio ma il logo...
A proposito di paletta, chi lo dice alla Fender che quella della Stratocaster sta da cani sulle hollow-body e sulle acustiche? Nu'sse po' guarda'...
Rispondi
Per quanto riguarda Gibson io ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 02/10/2013 ore 12:50:38
Per quanto riguarda Gibson io ho una Les Paul Studio faded che è diretta progenitrice della LPJ, beh secondo me è una grande chitarra, risuona alla grande ed è molto suonabile grazie alla finitura NO-gloss (la nitro ti si appiccica alle dita)...io la adoro.
Queste nuovo LPJ ed SGJ sono ancora più grezze e scarne, secondo me sono chitarre da suonare e non da lasciare in custodia o attaccate allo stand per bellezza.
Non faticherei a comprarne una....secondo me sono ottimi strumenti.
Rispondi
Re: Per quanto riguarda Gibson io ...
di FlyingSymon [user #36571]
commento del 02/10/2013 ore 13:55:35
Il mio amico alla fine ha comprato la LPJ, bianca..io lo prendo in giro, gli dico che l'ha colorata un imbianchino, ma non è per nulla male, anzi, suona molto bene!
Rispondi
non so le gibson
di francesco72 [user #31226]
commento del 02/10/2013 ore 13:03:53
ma sono felice possessore di una telecaster modern player plus acquistata a 400 euro (costava poco di più ma ho permutato un pedalino boss). Scrivo felice possessore perchè dopo due anni non ho rilevato alcun difetto: i legni sono ancora al loro posto, tiene l'accordatura ed i pick up fanno egregiamente il loro dovere. L'ho usata sia a casa che in sala prove e dal vivo (all'aperto ed al chiuso) senza problemi. Forse sono stato fortunato, però questa è la mia esperienza. Non sono, invece, d'accordo che si tratti di uno svilimento del marchio, piuttosto direi che è il resto del listino ad essere esagerato.
Una breve nota sulla gibson: sono (meno felice) possessore anche di una les paul studio che acquistai usata anni fa e prodotta negli anni '80. Ebbene, sarò sfortunato, ma la chitarra era ben lungi dall'aver caratteristiche elevate: i pick up non avevano un verso: con poco gain suonavano smorti e non definiti, con molto gain fischiavano. L'ho sverniciata ed ho rimosso uno strato di vernice che bastava per tre chitarre ben verniciate (con tutto danno della risonanza del legno). Insomma una chitarra a cui (come ho fatto) era meglio mettere mano, non certo uno strumento di alto profilo.
ciao
Rispondi
Scusate. Ma perchè Fender e ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 02/10/2013 ore 13:53:4
Scusate. Ma perchè Fender e Gibson dovrebbero produrre chitarre senza pensare a venderle? Hanno deciso che chi vuole una vera chitarra deve rivolgerai al custom shop... Chi vuole uno strumento accettabile ed affidabile deve rivolgersi alla produzione standard americana... Chi vuole una chitarra economica deve cercare nelle sottomarche cinesi e messicane... È tutto molto chiaro... Oggi una buona chitarra costa, indipendentemente dal marchio, intorno o poco più di 2000 euro... Se si vogliono legni buoni, buona liuteria, elettronica di qualità e ottimi controlli sul prodotto finale... Se andate su PRS, Suhr, Tom Anderson et al. I prezzi di una buona chitarra professionale sono questi ed anche più alti. L'equivalente dei prodotti di questi marchi citati sono quelli del custom shop Gibson e Fender... Questi ultimi colpiscono di più il grosso pubblico che cerca di avere una Strato o una Les Paul a tutti i costi... Pubblico accontentato... Ragazzini di tutto il mondo accontentati... Del resto chi comprerebbe mai una Stratocaster del Custom Shop senza aver saggiato per anni una Strato più economica ed averla eletta sua chitarra prediletta? Un ragazzino non prenderà mai una Suhr o una PRS come prima chitarra per suonare indie/punk/alternative nel garage sotto casa... Poi ste cosette economiche sono comode anche per i musicisti più esperti che possono prendersi delle chitarrette da trimpellare anche in viaggio o in vacanza senza troppi pensieri... Ben vengano quindi i prodotti di fascia bassa... Ma non illudiamoci... Poi c'è da dire che la differenza tra un Custom Shop ed un prodotto cinese in mano ad un buon chitarrista nel mix di un gruppo con due chitarre, basso, batteria, tastiere e fiati si fa poi fatica a capirla...
Rispondi
Re: Scusate. Ma perchè Fender e ...
di FlyingSymon [user #36571]
commento del 02/10/2013 ore 14:03:00
Comprendo il tuo ragionamento ed in parte lo condivido. Assumiamo che queste chitarre siano uscite con tali marchi per una questione di mercato. Assumiamo che suonino bene (a me son piaciute a dirla tutta). Sono ottime chitarre da live, da saletta, da strapazzare insomma, senza troppe remore mentali. Ma il vero discorso è questo: perchè due marchi che han fatto storia e scuola, che già possono ottenere tranquillamente i profitti che otterranno da queste chitarre dalle loro sottomarche, si abbassa a tale livello di prezzo? Come qualcuno diceva sopra, non esiste una ferrari da 50000 euro, esistono solo quelle che partono da 100000. Potrei capire abbassare il prezzo così poichè non si sa la reazione che il pubblico potrebbe avere, sarebbe molto molto logico e forse troppo bello. Ma oggettivamente le sottomarche ufficiali di questi colossi producono già strumenti della stessa fascia o addirittura superiore..si portano via lavoro da sole? con questo non voglio dire che debbano per forza costruire strumenti di fascia altissima o partendo dai 1000 euro, per carità ben vengano assolutamente (la marauder a me piace da morire), dico solo che secondo la logica dovrebbero iniziare dove la sottomarca raggiunge la massima qulità.
Rispondi
Re: Scusate. Ma perchè Fender e ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 02/10/2013 ore 14:27:52
Le marche si mescolano con le sottomarche... Già accadeva che la top di gamma messicana costasse più della più economica delle americane... Il punto è sapere dove vengono prodotte... Il catalogo Fender non è mai chiaro... Se leggi Squier sei certo che sia cinese ma se c'è scritto Fender non sapevi se era messicana o americana... Ora non sai più neanche se è cinese... Si dovrebbe paragonare a parità di prezzo un prodotto squier ed uno fender cinese e capire se c'è una diferenza almeno a livello di controllo di qualità... Poi squier spesso produce copie che non si discostano troppo dal prodotto base... Queste fender cinesi sono davvero delle diavolerie... Forse con il marchio squier non si sarebbero vendute... Con il marchio Fender forse si... Accomunare poi la strategia Gibson a quella Fender secondo me è un errore... Come già ho detto è più importante il dove si producano più che il marchio... Per me queste fender cinesi sone delle squier... Le Gibson LPJ e SGJ invece sono delle ottime occasioni per comprare un prodotto made in USA... Insomma... Una epiphone Les Paul adesso non la prenderei mai se posso con pochi euro in più prendere un prodotto made in USA anche se più spartano...
Rispondi
Re: Scusate. Ma perchè Fender e ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/10/2013 ore 20:41:18
ho l'impressione che mettere modelli "buoni" anche nelle sottomarche, serva per legittimarle... nel senso che se debbo spendere 1500 euro mi rivolgo piu' volentieri alla marca principale, ma se posso spendere solo 150 euro, le spendo piu' volentieri se so che la sottomarca ha in catalogo anche strumenti di un certo pregio mostrandomi, quindi, di saper comunque lavorare bene...

cacchiata delle 20.41?
Rispondi
Re: Scusate. Ma perchè Fender e ...
di sidale [user #29948]
commento del 03/10/2013 ore 01:30:44
"Poi c'è da dire che la differenza tra un Custom Shop ed un prodotto cinese in mano ad un buon chitarrista nel mix di un gruppo con due chitarre, basso, batteria, tastiere e fiati si fa poi fatica a capirla..."A mio avviso in queste parole è racchiusa l'unica verità,che poi in studio una custom shop faccia la differenza può anche darsi ma la maggior parte di noi accordiani,puri amatori, ci possiamo accontentare anche di strumenti meno costosi ma con un buon suono,il feeling con uno strumento è soggettivo.Meglio avere le mani di Quaini e una classic vibe che una custom shop con la quale si fatica a strimpellare "il gatto e la volpe"(giro di do) ;)
Rispondi
Re: Scusate. Ma perchè Fender e ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 03/10/2013 ore 10:52:30
Bisogna essere razionali in tutto oggi, dunque ci sta che nell'ambito di una passione si tenda a ciò che la maggior parte degli esperti ritiene superiore. D'altronde non è forse così in tutto? Quante persone comprano impianti hifi da decine di migliaia di euro senza poter mai alzare il volume a dovere o impianti stereo per auto spaziali (ma quanto tempo trascorri in auto?) o ancora una spider che se ti va bene la puoi usare scoperta per 3 mesi all'anno? Sono passioni e già in questo si percepisce l'irrazionalità. L'illusione sta tutta nel fatto che ci si autoconvince che con una chitarra più costosa, che effettivamente nelle mani giuste meglio di una economica nella maggior parte dei casi, suoneremo meglio anche noi. Ed in fin dei conti che male c'è!? Trovo molto più patologico fare collezioni inutili di strumenti, pedali e amplificatori, magari anche di reale scarsissima qualità, in quanto mi appare più che altro come una fissazione, una mania del tipo gioco alle macchinette, anche se rimane comunque nell'ambito delle scelte personali, ma in linea di massima regalarsi una bella chitarra una tantum nella vita mi sembra più ragionevole.
Rispondi
Sono completamente d'accordo a metà
di Loz [user #10863]
commento del 02/10/2013 ore 14:01:12
Fender negli utlimi anni ha tirato fuori le serie Squier Vintage Modified e soprattutto Classic Vibe, che zitte zitte si sono fatte apprezzare per la qualità, più che per le scritte sulla paletta. Questo perché noi chitarristi siamo invasati, ma non scemi.
Attualmente le Classic Vibe sono vendute talmente bene, che purtroppo ormai costano solo qualche decina di euro in meno rispetto alle mexico standard.

Le Modern Player sono stravolgimenti dei progetti originali, che possono essere interessenti per le innovazioni che portano (a me in certi modelli però sembrano decise coi dadi e poi buttate lì), ma alla fine rischiano di non essere né carne, né pesce e quando è questione di rivenderle si svalutano come una Fiat Duna.
Rispondi
boh .. non capisco ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/10/2013 ore 15:26:
boh .. non capisco quale sia il problema..
in definitiva chi scrive l'articolo (ottimo e completissimo.. grazie!) fa critiche solo estetiche e/o storico filologiche, ma se una chitarra suona bene ed e' maneggevole ed affidabile, chissenefrega?

sono marchi che hanno sempre avuto, in catalogo, strumenti di lusso (fender un po' meno) e strumenti economici e tutti hanno fatto storia..
Rispondi
Re: boh .. non capisco ...
di FlyingSymon [user #36571]
commento del 02/10/2013 ore 20:00:38
Innanzitutto grazie per i complimenti..seconda cosa, hai centrato pienamente il focus del mio articolo, quindi doppio chapeau..se suona bene chissenefrega, infatti ho tentato in tutti i modi di essere il più oggettivo possibile. La tele thinline messa bene l'avrei presa a occhi chiusi.
Rispondi
Io ho comprato una LPJ ...
di DarthFeder [user #33685]
commento del 02/10/2013 ore 19:24:38
Io ho comprato una LPJ bianca in maggio, mi son sbarazzato di una Epiphone LP Ultra che faceva a dir poco pena e con un centinaio di euro di differenza mi sono portato a casa questo gioiello.
Che dire: esteticamente mi fa impazzire, nella sua essenzialità la trovo veramente bellissima. Come si dice nel'articolo sono "scarne" ma non per questo mal costruite! Anzi, noto una precisione nelle finiture e nel setup che è decisamente degna del marchio che porta sulla paletta.
E il sound...appena attaccata all'ampli (un Orange, nel mio caso), ruggisce di gusto! Ha il timbro e il carattere di una vera Les Paul (beh...tolta la scritta sulla paletta e la mancanza del top fiammato di fatto questa è una vera Les Paul, prodotta in USA e tutto). Pesa veramente un tonnellata, da una sensazione di robustezza impressionante. È uno strumento massiccio, che passa senza problemi (come ogni Gibson che si rispetti) dal delicato arpeggio clean ad un cattivissimo distorto metal senza fare una piega.
Veramente uno strumento magnifico.
Rispondi
La qualità si paga. Ma è sempre qualità?
di Aynrand [user #35588]
commento del 03/10/2013 ore 02:25:26
E' giusto essere consapevoli del fatto che le cose fatte bene costano, dopdichè c'è da chiersi se il gap qualitativo sia direttamente proprorzionale a quello del prezzo... Guardando al mercato degli strumenti (come per tanti altri beni) a me pare più che chiaro che spesso sul conto vadano spesso a gravare aspetti come l'esclusività (spesso solo presunta), la domanda e il nome.

Ne ho avuto prova, dopo essermi felicemente portato a casa una PRS SE usata. Gran parte dei miei amici chitarrofili, la liquidarono con un "fa schifo". Portata successivamente in laboratorio per un cambio pickup, il liutaio (famoso e largamente apprezzato) mi disse che a livello costruttivo, valeva esattamente il doppio del suo prezzo (di listino).

Ovviamente le ciofeche ci sono, se non si ha un minimo di esperienza "tattile", sarebbe bene farsi aiutare a scegliere uno strumento, come è stato già detto nell'articolo, spesso basta poggiare le dita sul manico per capire il livello qualitativo dello strumento.
Rispondi
Re: La qualità si paga. Ma è sempre qualità?
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/10/2013 ore 08:27:31
==Ne ho avuto prova, dopo essermi felicemente portato a casa una PRS SE usata. Gran parte dei miei amici chitarrofili, la liquidarono con un "fa schifo". Portata successivamente in laboratorio per un cambio pickup, il liutaio (famoso e largamente apprezzato) mi disse che a livello costruttivo, valeva esattamente il doppio del suo prezzo (di listino).===

trovo il giudizio dei tuoi amici decisamente inclemente, ma uno strumento vale per come suona e per come si fa suonare, non per il livello costruttivo.. nel senso che se la tua chitarra facesse effettivamente "schifo", poco importa se un liutaio la riabilita perche' ben costruita...
Rispondi
Re: La qualità si paga. Ma è sempre qualità?
di Aynrand [user #35588]
commento del 03/10/2013 ore 11:37:12
Certo, ma in quel caso non l'avrei presa... Il discorso sulla qualità però dovrebbe prescindere dal gusto personale, che arriva in un secondo momento.
Una chitarra costruita male può incontrare i miei gusti, finchè qualche elemento non cede, come mi è succeso tanti anni fa con una washburn economica (comunque non ho pregiudizi sul marchio in questione).
Rispondi
Re: La qualità si paga. Ma è sempre qualità?
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/10/2013 ore 12:24:26
parlavo di suono.. non necessariamente di gusto personale...
Rispondi
di Blackmama [user #27591]
commento del 03/10/2013 ore 08:21:4
Rispondi
LPJ e SGJ Made in USA: attenzione
di maxventu [user #4785]
commento del 03/10/2013 ore 11:15:45
qualche tempo fa, parlavo con il titolare di un noto negozio di chitarre a Milano, si parlava delle (pur ottime) Gibson Les Paul Studio Model. Orbene, il dubbio è che la scritta MADE IN USA (o Made dove si preferisce) può essere applicata, in base alle leggi vigenti, dove il prodotto viene finito. Quindi: non dico che queste Gibson LPJ etc NON siano Made in USA, dico solo che, magari, il body potrebbe provenire da qualche altra parte nell'ambito della galassia produttiva Gibson, così pure il manico, etc etc...poi la chitarra viene assemblata o anche solo rifinita in USA e quindi ecco che ci mettono la magica scritta che ci rende tanto tranquilli. Poi magari, in un blind test, scopriamo che qualche Mexico o China o Est Europa suona meglio di altre USA.
La stessa cosa ad esempio avviene nell'automotive, una prestigiosissima SUV di marca tedesca...viene fabbricata per l'80% in Polonia, poi arriva in Germania dove montano i sedili e poco altro e... TAC! ecco la scritta MADE IN GERMANY che fa schizzare il listino
Rispondi
Re: LPJ e SGJ Made in USA: attenzione
di Skadex [user #27312]
commento del 03/10/2013 ore 12:52:57
purtroppo questo accade anche in Italia per prodotti alimentari addirittura, almeno fino a poco tempo fa se non sono cambiate le leggi. Un prodotto confezionato in Italia veniva indicato con made in Italy benchè di (dubbia) provenienza estera.
Rispondi
E' un discorso già fatto ...
di Skadex [user #27312]
commento del 03/10/2013 ore 12:48:37
E' un discorso già fatto in un altro post ma cade a fagiuolo: il perchè mi pare molto evidente (sopratutto per Gibson meno per Fender): non ho i dati di vendita delle chitarre per fasce di prezzo ma immagino che tra i 300 e 1000 euro ci sia il massimo numero generale di chitarre vendute e Gibson fino a poco tempo fa di Les Paul in questa fascia non aveva praticamente nulla, lasciando il campo ai suoi cloni più o meno riusiciti (vintage, epiphone, ecc...).Giustamente hanno pensato che se fossero riusciti a mettere ad un prezzo accessibile (e 500 euro lo sono) una Les Paul che sia realmente una les Paul con hw medio/buono e non scarto (come nei cloni in genere) sacrificando l'estetica solamente ci avrebbero guadagnato e sono convinto che sia stata una scelta saggia: chi prenderebbe un clone se con 100 o 200 euro in più prendo comunque una Gibson vera ?
Per Fender la cosa è più complicata perchè in questa fascia il mercato è più saturo e ci sono decisamente clienti scomodissimi con ottime chitarre (basti pensare solo alle innumerevoli superstrat ibanez) quindi la manovra ha meno appeal in teoria.
A me paiono scelte logiche, poi non saprei i risultati. Tanto per dire da tempo cercavo una Les Paul e la mancanza di fondi al momento mi faceva optare principalmente per una V100 che sembrava la chitarra meglio fatta, ma prima le studio faded ed adesso le Lpj mi hanno ovviamente spostato la prospettiva ed è molto probabile che la mia scelta ricada o su una studio usata o su una Lpj. Insomma me mi hanno accalappiato di sicuro....
Rispondi
Se voglio una chitarra cinese,compro ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 03/10/2013 ore 21:18:44
Se voglio una chitarra cinese,compro sicuramente altre cose,fatte anche meglio,e probabilmente più economiche,il fatto di avere un certo nome sulla paletta,mi fa solo sorridere,che poi queste "gibson" siano fatte in USA....mi viene da ridere,basta mettere due viti in USA, e sei autorizzato a scrivere "Made in USA"....con buona pace del "Gibson ad ogni costo".
Rispondi
vedendo le foto della gibson ...
di maupetrucci [user #16307]
commento del 04/10/2013 ore 01:09:40
vedendo le foto della gibson ,noto che il corpo e in due pezzi separati e ben incollati .se no nsbaglio invece il corpo di una studio e un unico pezzo! .

Poi non ho capito se il top in acero e presente oppure no , sempre dalle foto non sembra acero il top ma mogano !
Rispondi
se trovi una Gibson Les Paul Studio (originale) con body pezzo unico...
di maxventu [user #4785]
commento del 04/10/2013 ore 11:07:12
...dimmi dove ;-)
OK , è una battuta, però ci sono in giro foto di Gibson LP Studio (quelle con finitura tipo Cherry, venature a vista) con body giuntato in tre punti (ovvero quattro pezzi); poi comunque, come sempre, serve un po' di fortuna, io ho una Studio 2011 (tastiera ebano) il cui body (sotto la spessa vernice bianca) sembrerebbe giuntato in un punto solo (quindi body in due pezzi, almeno a me sembra). Anche qui molte scuole di pensiero: l'importante comunque è che suoni bene.
Rispondi
Chitarristi alle prime armi
di Claes [user #29011]
commento del 04/10/2013 ore 12:43:02
Avendo visto Gibson & Fender in foto, su YouTube e negozi, per chi vuole comprarsi una chitarra fantastica... con "quel magico logo" e look, le Gibson prevalgono. Mi piace il look grezzo della LPJ! Pick-up neri sono molto più belli rispetto ai soliti PAF. Il logo Gibson si vede a distanza - le Fender hanno un logo quasi invisibile. La Gibson non ha bisogno di una campagna di pubblicità - si vende da sola. Le nuove Fender non sono attraenti ma mi aspetterei che in qualche modo siano innovative. Sono dapprima da provare.

Se appunto alle prime armi con un budget limitatissimo, cosa vi farebbe andare in botta?
Rispondi
Altro da leggere
Perché la ASAT non è un semplice clone Telecaster
La Starcaster incontra il punk rock con Tom DeLonge
Il Restauro della Fender Stratocaster del... 1953! [IT-EN]
PRS mostra in video le S2 del 2024 con pickup Core americani
Chitarre appartenute ai grandi? Noel Gallagher ci sputa sopra, letteralmente
"La gente non capisce che le Strat fino al 1975 sono ottime": Malmsteen si schiera con CBS
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964