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In prima fila alla clinic di Luca
In prima fila alla clinic di Luca
di [user #116] - pubblicato il

Grazie alla disponibilità del Live Music Academy di Sarzana possiamo offrire a tutti gli Accordiani la possibilità di assistere in prima fila a una clinic di Luca Colombo. Ecco il resoconto dettagliato di una sua master class. Una lezione ricca di suggerimenti, spunti di studio e appunti tecnici.
Grazie alla disponibilità del Live Music Academy di Sarzana possiamo offrire a tutti gli Accordiani la possibilità di assistere in prima fila a una clinic di Luca Colombo. Ecco il resoconto dettagliato di una una  master class di  Colombo realizzata da Lisa Baruzzo, Luca Mucci e Donatello Viti, tre chitarristi iscritti all’ Extended diploma presso il Live Music Academy di Sarzana (SP), seguiti dal loro docente di chitarra Fabio Anicas.  Una lezione ricca di suggerimenti, spunti di studio e appunti tecnici.

Per chi ha intrapreso la strada degli studi musicali, gli insegnamenti di grandi professionisti come Luca Colombo sono fondamentali.
Le tematiche trattate durante il seminario hanno spaziato su diversi aspetti: da nozioni prettamente musicali fino all'utilizzo dell'effettistica; quindi riflessioni su com’è essere musicista in senso lavorativo e, per finire, l'esecuzione live di brani tratti dall' ultimo album solista di Luca Sunderland. "Tea in the Sahara", “Secret”, "Sottovento", "Rock 'n Boll", “Fuku” e "Sunderland" i pezzi eseguiti dal chitarrista.
Luca ha spiegato che per comporre la sua musica cerca sempre di descrivere con lo strumento immagini di un film che esiste nella sua mente, dimostrando così che la sua professionalità è supportata anche da una forte vena artistica.
Una panoramica sulla strumentazione che Colombo ha utilizzato per il seminario:
Chitarra Gibson Les Paul traditional 2014 con humbuckers splittabili (anche in controfase);
Amplificatore Vox Night Train NT50H G2;
Nella pedaliera un pedale volume Vertex, due overdrive Vemuram, Zoom multistomp MS50 CDR (per le unità di ritardo e modulazioni), looper TC Electronic Ditto. 

In prima fila alla clinic di Luca

Gli altri “attrezzi del mestiere” che un chitarrista turnista non può non avere sempre con sè: slide, capotasto ed E-bow!
Seppure quello utilizzato sia un setup minimale, il suono che ne è esce è sorprendente ed estremamente variegato.
Chi lavora come turnista deve andare oltre i propri generi e adattarsi alle esigenze mantenendo sempre e comunque un’identità personale. Ed ecco quindi i sei ambiti in cui un musicista può lavorare come organizzati da Luca:

- Live (concerti, tour)
- Studio di registrazione (dischi)
- Didattica (insegnamento)
- Televisione
- Arrangiamento (chi si occupa degli arrangiamenti è spesso un chitarrista o un tastierista)
- Carriera solistica (fondamentale per mettere in luce la propria identità)

Viceversa le sei caratteristiche che, a detta di Colombo, occorrono per poter svolgere questo lavoro:

- Creatività (derivante dal background delle proprie conoscenze)
- Lettura/scrittura della musica
- Improvvisazione
- Effettistica (conoscenza approfondita della strumentazione tra pedali, rack, amplificatori e chitarre).
- Affidabilità (essere sempre il più preparati possibile e fare il miglior lavoro possibile in qualunque situazione, per questo è necessario avere uno stile di vita sano).
- Capacità imprenditoriali (promuoversi avendo sempre la percezione di se stessi e del proprio ruolo). 
Di seguito invece i “compiti” per raggiungere gli obiettivi di cui sopra: 

- Studiare sempre 
- Essere umili
- Avere spirito di adattamento e una personalità musicale che non sovrasti gli altri musicisti

Abbiamo allora chiesto a Luca quanto sia plausibile pensare di fare i musicisti al giorno d'oggi, lui ha affermato che, in un periodo di crisi come questo in cui tutti tendono a investire sempre meno, per chi vuole cominciare potrebbe essere addirittura un buon momento. E’ indispensabile lo studio e metterci la passione (che non deve mai mancare), curare l'improvvisazione e frequentare gli ambienti dove è possibile suonare in jam session perchè è lì che emerge il vero talento di un musicista.


Quella dedicata all'improvvisazione è stata una delle parti più avvincenti della clinic. Luca considera importantissima l’improvvisazione in quanto è fondamentale per sviluppare la propria personalità musicale e far ascoltare agli altri il proprio stile. L’improvvisazione oggi è sempre più orientata verso il modale. Per riuscirci al meglio è bene partire dalla conoscenza ferrea degli intervalli in modo da avere immediatamente sotto controllo le relazioni scala/tonalità/accordi. Nella foto si vede Luca che sceglie a caso due note corrispondenti ad un intervallo.

In prima fila alla clinic di Luca

Ecco un esempio di progressione utilizzata da Luca 
In prima fila alla clinic di Luca

L’improvvisazione si è svolta inizialmente in modo misolidio (quinto modo della scala maggiore) per passare poi all’utilizzo di altre scale tra cui quelle riconducibili al modo lydian dominant (quarto modo della minore melodica). 

In prima fila alla clinic di Luca

In prima fila alla clinic di Luca

Come procedere. Per prima cosa fare sempre l’analisi armonica. Grazie a ciò sarà possibile ad esempio improvvisare utilizzando le note che cambiano da un modo all’altro per ascoltarne le differenze. Ricordiamo quindi ancora una volta l’importanza dello studio degli intervalli e l'ascolto di più generi musicali e chitarristi diversi. Ciò aiuta ad ampliare le proprie possibilità di scelta ed improvvisare con agilità su qualsiasi giro armonico. Luca suggerisce ad esempio di registrare su una loop station anche solo un pedale fisso, ad esempio la nota C (utilizzata come basso), ed esercitarsi a suonare per comprendere le varie sonorità modali utilizzando C ionico, C dorico, C frigio, C lidio, C misolidio, C eolio e C locrio. Molti chitarristi, nel percorso di studio restano bloccati dagli schemi di vario tipo. In questo caso Luca ha consigliato di dedicare solo la prima fase dello studio agli schemi e diteggiature per poi mettere in pratica ciò che si è appreso trasportandolo nelle varie tonalità (tutte e dodici!). Insomma uno splendido seminario ricco di centinaia di spunti, al quale i partecipanti sono stati davvero colpiti vista la quantità di domande che gli stessi hanno rivolto a Luca. 


Ringraziamo Sara Ciommei per le foto a corredo di questo articolo.
clinics lettori in cattedra lezioni luca colombo
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Luca Colombo e' una persona ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 19/04/2014 ore 14:01:3
Luca Colombo e' una persona alla mano e didatticamente preparato e lo vorrei tutti i giorni come insengnante ma quando suona non mi trasmette nulla i soli non mi emozionano sento le scale e non un discorso omogeneo e fluido .... Ciao
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Re: Luca Colombo e' una persona ...
di Pasciu [user #39804]
commento del 19/04/2014 ore 14:15:55
per carità i gusti son gusti.. a me ha invece colpito proprio l'intensità e il tocco che traspare magari in modo più evidente da brani come sunderland o sottovento, se non li conosci prova a sentirli :)
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Re: Luca Colombo e' una persona ...
di Carrera [user #31493]
commento del 19/04/2014 ore 16:34:11
Certo, sono gusti e non me ne volere, ma credo ke per non provare sensazioni con Colombo bisogna avere le orecchie un po' frigide!
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Re: Luca Colombo e' una persona ...
di Dr.69Tantra [user #5954]
commento del 19/04/2014 ore 18:46:49
a me sunderland e sottovento fanno venire i brividi
dire che i suoi soli non emozionano è sicuramente 1 diritto, così come lo è la sordità :)

non vedo l'ora che venga a catania....ho già prenotato 1 posto in prima fila :D
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Pero' niente male mi sono ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 19/04/2014 ore 20:30:29
Pero' niente male mi sono preso del sordo e del frigido ahahah vaaa bene ciao a tutti
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Re: Pero' niente male mi sono ...
di scottt [user #5541]
commento del 20/04/2014 ore 20:35:49
tranquillo,che per quello che vale la penso un po' come te..mi piace molto di più il suo compagno d'armi chicco gussoni e,nello specifico,un fraseggio un po' più "open"alla Carl Verheyen per intenderci o,senza scomodare i grandissimi,il buon Sam Vilo..non so chi sia ma sul tubo prova di tutto e di più con un suono ed un fraseggio invidiabili.
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Re: Pero' niente male mi sono ...
di roccog [user #30468]
commento del 23/04/2014 ore 11:39:29
Secondo me se ti ascolti tutto Sunderland cambi idea qualunquemente. Io credevo di trovarmi di fronte al classico lavoro patinato, da turnista...perfetto formalmente ma freddino.
Invece è proprio un gran disco. Con bei pezzi e suonato da panico. Con tecnica e feeling!
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Re: Pero' niente male mi sono ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 23/04/2014 ore 16:04:26
Concordo e l'ho scritto 100 volte, al limite dello stalking, Sunderland è bellissimo, emerge tutta l'esperienza accumulata da Luca, anche in studio. Le parti sono ricche, ariose, ben suonate, sempre con generosità e gran cuore. La chitarra vuol sempre fare discorsi di senso compiuto, mai virtuosa fine a se stessa. È un disco dal respiro internazionale e per quanto Luca sia bravo live e nelle clinic, nel disco ha davvero una marcia in più.
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Eddai, non litighiamo. Stiamo parlando ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 20/04/2014 ore 15:11:28
Eddai, non litighiamo. Stiamo parlando di chitarristi, mica di Lazio e Roma.
Poi lo sappiamo che Qualunquemente1967 è deliziosamente scassaminchia e si diverte a stuzzicarci.
Le sue provacazioni/riflessioni hanno però spesso innescato riflessioni e spunti interessanti.
E non parla a caso. Mai.
Su Colombo però non sono d'accordo. Il suo disco è eccezionale: per suoni, contenuti, espressività e freschezza tecnica.
Per chi ancora non l'ha sentito una recensione che spero possa stuzzicare la curiosità
vai al link


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Intervengo ma sottovoce..
di Luca Colombo [user #14280]
commento del 23/04/2014 ore 23:37:46
Ciao ragazzi, premetto che non intervengo (quasi) mai nelle discussioni che mi riguardano perché non si può piacere a tutti, però vorrei dirvi che se i miei dischi vengono paragonati a quelli di artisti internazionali e poi preferite i loro sono comunque lusingato, non ho un songwriter, non ho un produttore, non ho grandi budget di produzione, va già bene riuscire a far dei dischi che possano essere apprezzati in mezzo a quelli degli artisti stranieri.
Per quanto riguarda i commenti su questo articolo, siamo andati fuori topic, qui si tratta di didattica, riportata sapientemente dai ragazzi (Lisa Baruzzo, Luca Mucci e Donatello Viti) che hanno scritto il pezzo e che erano al seminario, un apprezzamento va principalmente a loro per come hanno riportato gli argomenti. Per quanto mi riguarda cerco di mettere a disposizione la mia cultura e la mia esperienza a pagamento durante i seminari e gratuitamente sui miei spazi rispondendo a domande di vario tipo, o postando lezioni su youtube, sarebbe maturo imparare ad apprezzare o criticare gli artisti fornendo dati certi e non facendo paragoni con questo o con quello. Sul trasmettere qualcosa, ci provo in tv leggendo una parte, ci provo nei tour mettendoci dell'emotività, ci provo nei miei dischi mettendoci tutta la mia arte chitarristica e compositiva.
E come sempre un ringraziamento a Gianni Rojatti, Luca Friso, e tutti gli amici di accordo, per lo spazio puntualmente dedicato alla mia attività.
W le 6 corde.
Ciao e buona serata.

LC
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Luca Colombo
di redice [user #21197]
commento del 25/04/2014 ore 16:05:32
a mio avviso non si paragona nulla, i musicisti non si paragonano, la creatività musicale non si paragona , ognuno offre la sua,il Sig . Luca Colombo è un Grande " musicista "e "artista" preparato tecnicamente e teoricamente , colto , intelligente , ed estremamente gentile , paragonabile a nessuno, secondo a nessuno, può piacere un suo lavoro o meno , ma quello che fà denota un contenuto mentale e artistico notevole.
ciao a tutti
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